Il Rito Scozzese Antico ed Accettato – sorge in Francia nella prima meta del Settecento per iniziativa dello scozzese Ramsay, quasi a compensare l’eccessivo appiattimento della Libera Muratoria d’origine protestante e puritana inglese e troverà in de Grasse-Tilly il suo più convinto animatore.
Ma chi era Grasse Tilly?
Grasse Tilly era un
bonapartista denominato Conte Alessandre Auguste de Grasse-Tilly nato a
Versailles nel 1765, figlio dell’ammiraglio comandante della flotta durante la
guerra d’indipendenza americana, che ereditò dal padre vasti possedimenti nelle
Isole Francesi d’America (le odierne Antille). Ufficiale anche lui, fu iniziato
giovanissimo alla Massoneria nella loggia Madre scozzese del Contratto
Sociale ed a ventitre anni lasciò la
Francia per andare a prendere possesso dei suoi beni nell’ isola di
San Domingo.
Si trovò subito coinvolto nell’insurrezione dei negri, per cui, dopo aver
combattuto in un corpo volontario e poi nelle forze regolari col grado di
capitano, dovette cercare scampo ed asilo a Charleston, nella Carolina del Sud.
Era il 1796.
Washington lo nominò ingegnere delle due Caroline e membro dell’ Ordine di Cincinnato.
Fra il 1797 e il 1801 de Grasse-Tilly partecipò attivamente alla vita massonica degli alti gradi scozzesi, e fu tra i Gentlemen of Charleston che il 31 maggio 1801 costituirono il primo Supremo Consiglio del mondo e proclamarono John Mitchell Sovrano Gran Commendatore Fondatore.
Con una patente rilasciatagli dal Supremo Consiglio che lo autorizzava a costituire il Supremo Consiglio del 33° ed ultimo grado “nei due emisferi “, de Grasse-Tilly costitui, nel 1802, il Supremo Consiglio delle Isole Francesi d’America diventandone Sovrano Gr. Comm. ad vitam; quindi, alla morte del gen. Leclerc, marito di Paolina Bonaparte, e dopo la sconfitta delle forze francesi sopraffatte dai ribelli, torna esule in Francia, dove, nel 1804, promuove la costituzione di un Supremo Consiglio del R.S.A.A. con la collaborazione del suo amico Pyron.
Nel 1804 – scrive P. Naudon – le sventure della guerra costrinsero i membri del
S. C. del 33° grado costituito nell’isola di San Domingo a separarsi. Molti di
loro ripararono a Parigi; avevano a capo il Fr. de Grasse-Tilly, Pot.mo Sovrano
Gr. Comm. di quel S. C. e investito, a norma delle Costituzioni del 1786, del
potere di organizzare Supremi Consigli in tutti gli Stati e Imperi dove non
esistessero ancora.
Nel 1805 giunge a Milano per costituirvi il primo Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico ed Accettato.
Le ragioni di quell’iniziativa, come si legge nella dichiarazione iniziale dell’atto costitutivo, furono:
– la mancanza di unità fra le logge, che stavano appunto ridestandosi da un
forzato letargo;
– l’irregolarità dei loro lavori;
– la necessita di far conoscere e approfondire le “Alte Scienze
mistiche” a cui i Massoni “aspirano ardentemente”.
Da una attenta rilettura della storia della Massoneria è facile intuire la diversità originale tra massoneria inglese, tradizionale, credente, rispettosa dell’ordine costituito con cui dialoga e da cui non teme sorprese, e quella invece americana del Rito Scozzese Antico ed Accettato che si autoproclama discendente da Ramsey e ne recepisce senza più abbandonarlo l’esoterismo.
Va altresì detto che quel tipo di architettura massonica, con la sua “gerarchia esoterica” offre all’America l’introduzione, dal quarto grado in su, di una “gerarchia reale” elemento indispensabile di coesione della molteplicità degli Stati.
Il R.S.A.A. – secondo Pyron, eletto primo Gran Segretario del S. C. di Francia – conteneva il simbolico e il mistico di tutti i Riti, le scienze filosofiche, ermetiche e cabalistiche insomma, tutto ciò che viene designato come Massoneria Antica, Moderna e Rettificata.
Il 4 aprile 1805, con la sottoscrizione a Milano dell’Atto Costitutivo del R.S.A.A. d’Italia, scomparso il S. C. delle Isole Francesi diventa, per anzianità, il terzo del mondo, dopo quello “Madre” del 1801 e quello di Francia del 1804.
Nel 1808 l’infaticabile de
Grasse-Tilly promosse e costitui ad Aranjuez il primo Supremo Consiglio di
Spagna; nel 1817, a
Bruxelles, fece altrettanto nella complessa struttura delle logge militari dei
Paesi Bassi. Morì a Parigi nel 1845.
Il RSAA è la ritualità
che caratterizza un particolare Corpo Massonico che la adotta e la fa propria.
Tale Corpo Massonico si chiama “Supremo Consiglio dei Sovrani Grandi
Ispettori Generali del 33° ed ultimo Grado del Rito Scozzese Antico ed
Accettato”. Il primo Supremo Consiglio (S.C.), detto Madre del Mondo, fu,
appunto, fondato a Charleston, Carolina
USA, il 31 maggio 1801 ed attualmente ha sede a Washington, USA. Nel volgere di qualche diecina d’anni il
RSAA, sotto l’impulso del Supremo Consiglio di Charleston, si è diffuso praticamente
in tutto il mondo attraverso ulteriori Supremi Consigli, organizzati in
Giurisdizioni territoriali nazionali, ciascuno autonomo ed indipendente, geloso
della propria sovranità.
Il Rito Scozzese in Italia
Il Supremo Consiglio d’Italia, che oggi assume la denominazione di “Supremo Consiglio dei SS.GG.II.GG. del 33° ed Ultimo Grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato della Libera Muratoria per la Giurisdizione Italiana — Grande Oriente d’Italia — Palazzo Giustiniani”, come si rileva da un documento manoscritto, tramandato come “Verbale della Fondazione”, detto anche “Bolla di Fondazione”, fu fondato ed installato ritualmente e fu, appunto, una diretta emanazione di detto Corpo Rituale.
Nello stesso atto costitutivo del S.C. d’Italia è formalmente dichiarato che esso “crea e costituisce di sua sovrana autorità una Gran Loggia Generale in Italia sotto la denominazione di G. O. del Rito Scozzese Antico ed Accettato”. Il Grande Oriente d’Italia, così fondato, venne, quindi, installato ritualmente il 20 giugno 1805 dagli stessi fondatori del S.C. del RSAA.
Il S.C. d’Italia, sedente a Milano, aveva Giurisdizione soltanto sui territori del Regno Italico e ne era Sovrano Gran Commendatore lo stesso Viceré, Eugenio Beauharnais.
Successivamente, sul territorio italiano non ancora unificato, videro la luce anche altri SS.CC. tra cui, (a Napoli), un S.C., detto delle Due Sicilie (1809), un S.C. di Palermo (1860) e un S.C. di Napoli (1860). Dopo l’unificazione, dapprima si costituì, per fusione con quello di Milano, un S.C. di Torino (1862) e, più tardi, col trasferimento della Capitale a Firenze, se ne costituì ancora un altro in quella città (1864). Un ulteriore S.C. si stabilì, nel 1870, a Roma, definitiva Capitale del Regno. A seguito di numerose convenzioni, si conseguì, infine, non senza travagli, l’unificazione tra i diversi SS.CC. in un unico S.C. d’Italia, che fu quello sedente in Roma.
Da uno scisma verificatosi nel 1908, nacque un secondo S.C., detto di “Piazza del Gesù”, che dal 1912 fu riconosciuto da molti SS.CC. del mondo in contrapposizione con quello detto di “Palazzo Giustiniani”. Il ventennio fascista, durante il quale ogni attività massonica in Italia fu proibita, eliminò di fatto il problema di quella atipica duplicazione tra la continuità storica e il possesso di riconoscimenti di varie Giurisdizioni. La separazione tra le Giurisdizioni del Grande Oriente d’Italia e del S.C. fu sancita nel 1922. La Conferenza di Parigi dei SS.CC. del mondo, tenutasi nel 1929, sancì questo principio per tutti i SS. CC.
Alla ripresa delle attività massoniche, nel 1943, dopo il fallimento dei tentativi di riunificazione, coloro che possedevano il supremo Grado del RSAA, ricostituirono i due SS.CC. di “Palazzo Giustiniani” e di “Piazza del Gesù”.
Tra il 1960 e il 1973, le residue incomprensioni tra i due tronconi storici della Massoneria Italiana, si ricomposero e da allora, nonostante altri conati scismatici, risalenti in particolare al 1977, falliti grazie alla lealtà dei Fratelli Scozzesi d’Italia il S.C. di “Palazzo Giustiniani” rappresenta la regolarità per 54 Supremi Consigli nel mondo.