IL SEGRETO CARBONARO

: Il Segreto Carbonaro)

Queste pagine rispecchiano un lavoro in divenire di Liberi Muratori sulla Carboneria. Nell’immaginario collettivo italiano, la Carboneria è sinonimo di segretezza, di cospirazione, di fumosità ideologica usata a copertura di finalità inconfessabili. Capita anche che i riti Carbonari siano considerati nell’ ipotesi migliore ridicoli, in quella più malevola satanisti.

È un’immagine che viene da lontano: nella condanna della Carboneria si associarono un po’ tutti.  La perseguitarono i governi napoleonici prima, della Retaurazione poi, che da una associazione fuori dal loro controllo si sentivano minacciati.

Ma la ripudiarono anche i rivoluzionari, che non riuscirono a farne lo strumento “puro e duro” che avrebbero desiderato al servizio dell’insurrezione (…liberale,nazionale, comunista…). E quando, con la conquista delle civiche libertà, anche la Massoneria ritrovò diritto di cittadinanza in Italia, la Carboneria sembrò aver perduto definitivamente la ragione di esistere. In ogni modo, della Carboneria è stato studiato principalmente l’aspetto “politico”, come se questo fosse l’ unico interessante.

Ben poco in Italia si è letto sulle origini, sullo spirito del rituale, sulle affinità e i rapporti fra Carboneria italiana e Società dello stesso tipo in Europa… La concezione prevalente nella storiografia “seria” è che la Carboneria sia stata il braccio “politico” e “di massa” (…magari!…) della Libera Muratoria nel periodo in cui quest’ultima – che per “dogma” è leale verso le Istituzioni e non sussiste senza il loro assenso – era proibita.  Un approccio unilaterale che, con l’ affievolirsi dell’interesse per la storia del risorgimento, sembrava definitivamente cristallizzato.

Il risveglio dei Riti Forestali in Francia ha introdotto in questo quadro un inaspettato elemento di novità. Riti Forestali, dicevo, e non Carboneria in senso stretto, anche se la Carboneria Italiana rimane il momento di massima visibilità di queste forme associative. La “résurgence” infatti non è avvenuta ad opera di persone che hanno nella politica, nell’ impegno per la cité l’interesse prevalente.

Sono stati invece i cultori del celtismo a ricercare in essi la tradizione nella modernità di costumi e valori antichi che la Foresta ha conservato nei suoi mestieri: il taglio della legna, la fabbricazione del carbone, la raffinazione del metallo. L’interesse dei Buoni Cugini francesi è focalizzato sulle origini più che sugli ultimi giorni, e sul patrimonio simbolico più che sull’azione politica.

Inoltre, il loro studio non prescinde dalla cultura materiale dei luoghi e delle genti dai quali i Riti Forestali trassero alimento. Il fatto che lo stesso simbolismo, la stessa ritualità si sia diffusa in contesti tanto diversi quanto il Delfinato, il Salento o il Gran Sasso costituisce un ulteriore motivo di ricerca. Una pluralità di nuovi stimoli, come si vede, ai quali si aggiungono quelli “locali”, che nell’ultimo decennio hanno indotto molti Massoni a ripensare criticamente la loro esperienza nella Libera Muratoria.

Lo scopo di queste pagine è di raccogliere materiali, studi, ricerche, ma anche domande, osservazioni, valutazioni, per far sì che un patrimonio di grande valore ritorni fruibile per coloro che lo vorranno. Con la speranza che altri imparino ad amare la Foresta, e il suo lavoro.

All’avvantaggio!

Salute e Fratellanza!

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