Dov’è il Paradiso di Pinocchio
(Renzo Lucchesi)
Pinocchio è il simbolo dell’uomo; egli nasce da un pezzo di legno rozzamente tagliato, ed è la materia, l’ignoranza, l’intelligenza; come un neonato, andrà incontro ad esperienze, vicissitudini, traversie e guai, che sono quelli della vita umana, che lo plasmano e lo modificano, i furbi ne abusano, i malvagi lo tartassano, un grosso animale lo ingoia come ha già fatto col babbo, ne escono, una fata l’aiuta ed infine diviene ragazzo, non più legno ma essere umano; è un mutamento dovuto a innumerevoli colpi del male, e nella sua nuova veste dovrà ancora misurarsi con esso, che è comune a tutti gli uomini, procederà fra disavventure e difficoltà, aspirando alla felicità, come tutti…
Pinocchio: da legno (materia, inerzia, ignoranza) a uomo (spirito, volontà, sapienza). Dov’è il suo Paradiso Perduto? Potremmo localizzarlo per lui, ma sarebbe ben triste, nell’essere burattino, legno, ignorante, inetto, senza costruttiva esperienza del passato e senza consapevoli previsioni del futuro. E d’altronde, dopo la fortunata (o sventurata?) trasformazione andrà trovando conoscenza, esperienza, forza potere, emozioni e sentimenti, navigherà fra i marosi d’una perenne tempesta, dovrà eliminare tutto il male possibile e solo allora, se avrà successo, potrà trovare il suo Paradiso Cercato.