L’Enneagramma
.. concedimi la Serenità di accettare le cose che non posso cambiare; … il Coraggio di cambiare quelle che posso; … la Saggezza di conoscere la differenza.
Quando il profano entra nel Gabinetto di Riflessione ad una delle pareti, quella Nord, legge l’iscrizione “V.I.T.R.I.O.L.”, abbreviazione della frase latina “visita interiora terrae, rectificando invenies occultum lapidem”, che tradotta recita testualmente: visita l ‘interno della terra e, rettificandolo, troverai la pietra occulta.
Nel Tempio l’Apprendista sentirà il Maestro Venerabile domandare al Primo Sorvegliante per quale scopo i “Liberi Muratori” si riuniscono. E sentirà rispondere: “per edificare Templi alla Virtù, scavare oscure profonde prigioni al vizio e lavorare al bene ed al progresso dell’Umanità”.
In questa frase vi è l’indicazione pratica dell’unico metodo di realizzazione che la Massoneria insegna, e che molto spesso non viene applicato nella vita quotidiana.
Terra e pietra occulta, vizio e virtù, bene e progresso, peccato e malattia, carattere e nevrosi, sono tutti termini che ancora una volta pongono, forse, il primo quesito essenziale dell’uomo, scolpito sul frontone del Tempio di Delfi: “conosci te stesso”. L’arcano significato di questa epigrafe, da sempre appartenuto alle religioni ed alla filosofia, da circa un secolo, con l’avvento della psicanalisi, è oggi presente nella medicina.
L’enneagramma è un metodo per la conoscenza di se stessi.
Elaborato, pare, nella notte dei tempi, forse già prima della nascita di Gesù Cristo, nella zona dell’attuale Afganistan, ritroviamo questo modello geometrico di indagine introspettiva in Persia, diffuso da appartenenti a sette mussulmane. A noi, invece, è giunto grazia all’insegnamento dei Maestri Sufi che erano soliti insegnare ai discepoli l’indagine introspettiva psicologica per vincere la “forza del vizio” mediante la “forza della virtù”, per il bene ed il progresso dell’Umanità, promuovendo così, di riflesso, in un’armonica realizzazione interpersonale, la fratellanza tra gli uomini.
In Occidente, l’enneagramma, è giunto grazie alle ricerche presso i Dervisci dell’armeno George Ivanovic Gurdjieff, fondatore dell’Istituto per lo Sviluppo Armonico dell’uomo; personaggio molto noto e discusso (1880 – 1949). In America, divulgatore fu il cileno Oscar Ichazo che diede vita all’Aricia Institute. Un suo allievo, Claudio Naranjo, divenne la massima fonte di riferimento del metodo dell’enneagramma.
L’enneagramma, al contrario di tanti altri sistemi filosofici, religiosi e, non ultimo, di analisi psicologica, non indugia su teorie e non insegna astratte riflessioni. Si dirige direttamente al cuore dei nostri problemi più concreti ripetendo: “visita interiora terrae, rectificando invenies occultum lapidem”.
L’enneagramma, in pratica, ci mostra come alcuni tipici nostri comportamenti sono riconducibili alle caratteristiche di una delle nove personalità psicologiche fondamentali che lo costituiscono e che sono disposte graficamente in forma circolare, leggibili in senso orario: il tipo corrispondente al numero nove è posto a mezzogiorno.
La disposizione circolare, muratoriamente sintetica, pur essendo in apparenza riduttiva, consente all’essere lapideo, l’uomo, di ottenere innumerevoli intersecazioni e di identificarsi con una delle nove personalità-tipo più rispondente al suo carattere. La fase della “rettificazione”, che avviene nel “Gabinetto di Riflessione”, s’identifica con la fase di ‘Yedenzione” per la religione, ovvero di “integrazione”, come comunemente viene detto in psicanalisi, segna l’inizio di sgrossamento della pietra grezza che diventerà levigata con il lavoro massonico e con il conseguimento della maestria.
Questi nove tipi di comportamento non sono legati alla civiltà, ma sono una caratteristica comportamentale che appartiene a tutti gli uomini, siano essi padani, aborigeni, orientali o indios, e così via.
L’errata visione della vita: “la Luce era nel mondo, ma le tenebre non I ‘hanno compresa …”, causata da un falso uso della realtà, porta coloro che si identificano in una delle personalità dell’enneagramma a considerare in modo decisamente diverso quali sono le vere corrispondenti del “vizio” e della “virtù”, tanto da poter affermare che la virtù è la forza che spinge una persona a realizzarsi, mentre il vizio è la forza che si oppone a tale realizzazione.
L’avere un senso falsato della realtà, cioè una visione distorta della vita, porta anche ad acquisire “un falso senso della virtù e del vizio”. Ciò impedisce all’uomo di rettificare il proprio comportamento e di realizzarsi, quindi, come sarebbe necessario. Potrebbe, considerato quanto sopra detto, considerare virtù ciò che nella realtà è difetto predominante non provando, conseguentemente, alcun rimorso.
Questa falsa interpretazione della virtù e del vizio varia a seconda della “lente” che la personalità utilizza nell’osservare la realtà.
Da una attenta analisi dei caratteri degli individui, le nove caratteristiche psicologiche che consentono l’identificazione delle personalità-tipo dell’enneagramma sono le seguenti:
- ira e perfezionismo
- orgoglio e personalità istrionica
- vanità, falsità e interesse
- invidia e carattere depressivo-masochista
- avarizia e distacco patologico
- paura, vigliaccheria e accusa
- gola, fraudolenza e narcisismo
- lussuria e carattere sadico
- pigrizia e inerzia psicospirituale
Dividendo la circonferenza in tre settori uguali, si ha modo di notare che i tipi 8, 9 e I si trovano graficamente nella triade dell’istinto (settore centrale alto), i tipi 2, 3, e 4 nella triade emotiva (settore di destra), mentre i rimanenti tipi 5, 6 e 7 nella triade mentale (settore di sinistra).
Scopo dell’iniziato è quello di tornare alle Origini, ma per compiere questo viaggio a ritroso è necessario conseguire la vera purificazione che si ottiene solo e mediante il compimento dei viaggi rituali.
Nel linguaggio cabalistico la “purificazione” corrisponde alla dissoluzione dei diversi strati; in quello alchimistico, all’eliminazione delle scorie; in quello massonico, poi, all’abbandono dei metalli e delle scorie metalliche che rappresentano i residui psichici degli stati anteriori che bisogna superare.
È l’ignoranza antica che ha permesso l’insediamento delle passioni che ostacolano il cammino nella via iniziatica, tanto da inchiodarci all’inizio.
Il concetto di “libertà”, sia esso inteso in senso psicologico che iniziatico, non può prescindere, comunque, dal meraviglioso e profondo messaggio contenuto nel Flauto Magico di Mozart. Tamino, il personaggio chiave dell’opera, conoscerà la verità soltanto quando avrà dato prova di pazientare, osservare, valutare il vero significato delle cose, esercitare, in altri termini, su se stesso la volontà di capire, tacere ed attendere. Tutto ciò gli consentirà di liberarsi dal pregiudizio dell ‘ira e dalla facile condanna, e lo aiuterà a giungere al cuore delle cose, attraverso la propria coscienza.
L’enneagramma è un modello geometrico che affonda le sue radici in molte di quelle tradizioni, soprattutto orientali, che hanno coltivato più la conoscenza della mente che quella del mondo
Claudio Naranjo
TAVOLA DEL FR .’. S. Frrnd