SCIENZA E CONOSCENZA

SCIENZA E CONOSCENZA

Maestro Venerabile e carissimi Fratelli,

si tratta di un argomento estremamente vasto, non ho pertanto la pretesa di essere esauriente, cercherò di proporre spunti e di esporre dubbi personali.

Possono le scoperte scientifiche aiutare la ricerca di un individuo verso la Conoscenza?

La Ricerca esoterica e la ricerca scientifica procedono su due piani paralleli che non si incontrano mai?

Qualora dati scientifici siano in netto contrasto con conoscenze tradizionali dobbiamo rifiutarli a priori?

Vorrei parlare di quella fisica che, negli ultimi 70 anni, ha elaborato una visione della “realtà” estremamente affascinante. E un nuovo mondo dove si entra solo se si è disposti ad abbandonare concetti, schemi mentali che hanno costituito la base di molti nostri ragionamenti. Idee come spazio, tempo, materia, causa ed effetto, leggi universali sono state così radicalmente rivoluzionate da giungere ad affermazioni apparentemente assurde tuttavia sperimentalmente ineccepibili.

E oramai completamente scomparsa la visione perfetta e meccanicistica della fisica di Newton basata su particelle solide ed indistruttibili che si muovono nel vuoto.

Secondo la fisica attuale, quando scendiamo a livello subatomico le cose non sono ben distinguibili: le particelle non sono più considerate come i più piccoli componenti della materia, immutabili, legate alle altre particelle da leggi universali e come tali dal comportamento prevedibile.

Tali particelle sono rappresentate come una forma particolare di energia; ovvero, suddividendo la materia in elementi sempre più piccoli, non si giunge, come pensava Newton, a corpuscoli simili a palle di biliardo o a granellini di sabbia. In realtà, si ottengono particelle in grado di trasformarsi in un “miliardesimo” di secondo in energia (quindi a massa zero ) e di ritrasformarsi in massa in un secondo tempo.

Questi processi di “creazione” e di annichilazione della materia furono previsti da Dirac negli anni 30 e, da allora, sono stati osservati migliaia di volte.

Il cambiamento non riguarda soltanto il concetto di particella e quindi di materia, ma anche e forse soprattutto il concetto di vuoto.

Il vuoto non esiste, al concetto di vuoto si è sostituito quello di campo energetico; ovvero, quello spazio apparentemente privo di materia e quindi “vuoto” è in grado di generare materia “dal nulla” per diffusione di energia sia elettromagnetica o gravitazionale.

Attualmente è possibile considerare la materia come regione dello spazio nelle quali il campo energetico è particolarmente intenso.

Dunque i concetti classici di vuoto, materia, energia non esistono, non sono mai esistiti dipendono esclusivamente dalla illusione dei nostri sensi. In pratica si tratta di mera apparenza e non realtà.

Molto bene si potrebbe obbiettare ma cosa ci interessa?

A me questi dati, sebbene così mal espressi, hanno dato molto da meditare. Risulta evidente la dinamicità della realtà.

Tutta la materia è in continua costante modificazione. Le separazioni nette e definite tra materia, vuoto ed energia sono schematismi utili a spiegare gli avvenimenti semplici, ma non sono la realtà.

Il concetto che l’universo è una unità inseparabile tanto che, l’energia presente in ogni “campo” è direttamente legata all ‘energia presente ovunque, rende la “materia” assai meno arida e dotata di un interesse del tutto particolare.

Queste idee presentano elementi che prevaricano  la semplice scoperta scientifica, ma a mio parere rivestono importanza anche per un iniziato.

È ovvio che si tratta di piani differenti. Ma siamo proprio sicuri che tali piani non si incontrino mai?

“Alla Forza dell’Intelletto dovrete aggiungere la Bellezza dell’Immaginazione perché possa suscitarsi in voi l’intuizione che trascendc il Raziocinio …”.

“Le arti liberali di cui avete letto i nomi suggeriscono che la mente deve indagare liberamente in ogni campo della conoscenza, evitando qualsiasi dogmatismo limitatore …”.

Perché dunque ho trovato utili tali argomentazioni: in primis perché annullano qualsiasi tipo di preconcetto e presunzione di “conoscere” la realtà da parte della scienza.

Tale conoscenza come è noto non può essere né sensoriale né strumentale poiché la realtà finale è indescrivibile ed inconoscibile per via razionale ma, eventualmente, solo per via intuitiva.

La sostanziale interconnessione dell ‘universo. Tutto ciò che si è potuto studiare come materia (atomi, pietre, uomini, stelle) appare composto di pochissime particelle essenziali. Tuttavia tali particelle ed i fenomeni fondamentali ai quali prendono parte sono tutti in rapporto reciproco, interconnessi ed interdipendenti. Essi non possono essere compresi come entità isolate ma solo come parti integranti del tutto.

La possibilità di trasformazione materia/energia rende la realtà materiale assai effimera, illusoria ed inafferrabile. Soprattutto tenendo conto che tali aspetti vanno interpretati in modo dinamico: materia ed energia si mutano incessantemente uno nell’altro.

Trovo inoltre molto interessante la descrizione apparentemente caotica delle interazioni tra particelle, priva di quelle leggi fisse ed immutabili come piacevano ai positivisti dell’800. Il risultato finale di tale caos è in realtà una natura molto ordinata con stagioni che si susseguono, semi che macerano e germogliano, ghiacciai che si formano e si sciolgono …

“Ed Elohim vide tutto ciò che egli aveva fatto. Ed ecco che era molto buono”.

Seguendo le precedenti descrizioni, sembra difficile riconoscere in essa, quella materia bruta e malvagia che “imprigiona” lo spirito.

La riconosco più simile a quella materia che creata sostanzialmente buona compone la Natura. Lo studio di tale Natura, effettuato con scienza e coscienza senza dogmatismi limitatori, potrebbe permettere allo studioso di giungere ad una conoscenza più alta: quella del suo Creatore.

In questo ambito mi sembra ragionevole porsi una serie di domande. Ma noi esseri viventi e pensanti di cosa siamo fatti?

La separazione che noi tendiamo ad accettare tra corpo, mente e spirito è una separazione reale ed assoluta, o è una suddivisione di funzioni che definiamo così per migliore comprensione.

Cos’è l’Energia? Anche la fisica moderna a questo proposito è piuttosto vaga.

Come agisce sulla nostra mente, sui nostri pensieri, sulle nostre intuizioni?

Non voglio, ovviamente, introdurre il metodo scientifico in Massoneria, né affermare che l’unicità dell ‘universo è reale perché dimostrato dalla meccanica quantistica.

Al contrario sono d’accordo con chi constata che la descrizione della realtà, evidenziata dalla fisica di questo secolo, rassomiglia molto a quella descritta dalla mistica orientale.

“11 compasso, con la sua apertura variabile, esprime la possibilità di accrescere l’apertura della propria mente nella conoscenza di se stesso e dell’Universo

In questo ambito credo che conoscenze di questo tipo non vadano accantonate come false o inutili.

TAVOLA  DEL FR.’. S. Clnn ,  

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