ANCORA INTOLLERANZA

ANCORA INTOLLERANZA

Non sono rari gli episodi di intolleranza che ancor troppo spesso rallentano nel nostro Paese il cammino verso la realizzazione di una democrazia che, non diversamente dalle altre democrazie occidentali, si impegni, di fatto e non solo nelle intenzioni, a garantire a tutti i cittadini dello Stato senza eccezione alcuna e senza discriminazioni di sorta, il pieno godimento dei fondamentali diritti civili previsti e sanciti dalla Costituzione.

Si tratta di quei diritti che debbono costituire patrimonio di tutti i paesi civili e che di proposito l’O.N.U. ha voluto avallare a suo tempo con una DICHIARAZIONE ufficiale, di portata ormai storica. Di essa ricorre quest’anno il cinquantenario che, per quanto concerne il nostro Ordine Massonico, verrà celebrato e commentato a Torino, nel mese di marzo, in un convegno di livello internazionale, quasi a testimonianza che tra i tanti diritti dell’ uomo non certo ultimo è il diritto alla libertà di espressione, di comunicazione e di associazione.

Va riconosciuto che per alcune categorie di cittadini, fino a qualche tempo fa soggetti a libertà. per così dire, condizionata, a pesanti discriminazioni e talora anche a gravi penaliu.azioni (basti pensare al comportamento spesso intollerante della società nei confronti degli omosessuali, alle limitazioni dei diritti sociali delle prostitute, all’istituzione, in un non lontano passato di leggi così dette razziali, che già di per sè sanciscono l’esistenza di una diversità tra cittadini e cittadini) si assiste oggi. sia da parte dello Stato che della Chiesa ad una vera c propria corsa al recupero del tempo perduto, non disgiunta talora da pubbliche confessioni di pentimento, ai fini di una più che giusta seppure tardiva riqualificazione umana, morale e sociale delle categorie discriminate.

Nei confronti della Massoneria, invece, persiste e spesso viene tenacemente alimentato un malanimo pregiudiziale particolarmente astioso che con ricorrente frequenza sfocia in veri e propri episodi di antimassonismo, alcuni dei

di Arnaldo Francia

quali ai limiti del delirio. Ispirato non si sa bene da quali fonti, tale malanimo trova in genere ampia e disponibile diffusione attraverso la stampa e i media in genere, riuscendo così a coinvolgere in un giudizio negativo ampiamente generalizzato una disinformata opinione pubblica. Abitualmente ciò avviene in occasione di qualunque azione criminosa e di qualsiasi avvenimento che sappia anche poco di mistero quando. risultando ignoti i promotori e gli esecutori, possa •tornare comodo presumere la colpevolezza della Massoneria ipotizzandone le finalità più diaboliche se non addirittura anticipandone condanne pregiudiziali, almeno Sino ad oggi sempre regolarmente smentite a distanza, seppure con risalto certamente assai meno eclatante di quello che aveva accompagnato l’ipotesi accusatoria.

Ma tale malanimo pregiudiziale finisce per investire quasi costantemente anche il singolo cittadino di cui sia stata pubblicizzata l’appartenenza alla Libera Muratoria: nei suoi confronti si anticipano spesso giudizi negativi. si avanzano riserve in merito alle motivazioni e alle finalità della sua scelta iniziatica e persino si discutono, sc pure non vengano da taluni negati. i suoi diritti a rivestire cariche pubbliche. Una recente testimonianza del persistente atteggiamento antimassonico e della sua diffusione, ci viene offerta da due episodi avvenuti nel nostro Paese nel corso di questi ultimi due mesi, il Pimo dei quali verso la fine dello scorso anno. il secondo all’inizio del corrente anno: entrambi espressione di grave intolleranza e frutto di grossolana ignoranza, spesso anche tra persone acculturate, dei contenuti spirituali della Libera Muratoria e delle sue finalità umanitarie.

Il primo di essi, per l’appunto, trac la sua matrice dalla pubblicazione di una legge della Regione Marche che praticamente impedisce agli iscritti alla Massoneria di occupare cariche pubbliche.

Se tale legge dovesse estendersi a tutto il nostro Paese dovremmo prendere atto che mentre nella meno provveduta America un massone potrebbe tutt’oggi diventare Presidente degli Stati Uniti, così come ripetutamente è avvenuto in passato. in Italia, invece, un massone non potrebbe neanche aspirare alla carica di messo comunale.

Il secondo episodio, invece, prende corpo dalla pubblicazione del cosiddetto “Dossier Achille”, secondo cui nella schedatura dei vari cittadini, a suo tempo messa in atto dai Servizi Segreti, l’appartenenza alla Massoneria costituiva elemento di valutazione estremamente negativo, conferendo quasi automaticamente al cittadino catalogato tra i Massoni la qualifica di indesiderabile, se non di indiziato, in quanto a priori sospetto di possibili losche manovre e orditore di trame di coloritura non definita, ma comunque potenzialmente criminose. Si aggiunga che, giustamente o erroneamente, in quegli elenchi venivano anche inclusi alcuni personaggi di rilievo nazionale, tra i quali uno certamente al di sopra di ogni sospetto di contaminazione, e persino alcuni alti prelati, anch ‘essi, secondo logica, da considerarsi assolutamente indenni da connivenze massoniche. All’avvilimento dei Massoni la cui schedatura con quella qualificazione veniva presentata, come si è già detto non certo quale elemento di valutazione favorevole, si accompagnò l’immediata, risentita protesta da parte di chi confutava quale menzognera e ingiuriosa una qualificazione massonica. Costoro presero infatti immediatamente le debite distanze da una collocazione non gratificante, non solo nello spirito di chi aveva compilato gli elenchi e di tutta l’opinione pubblica, ma ritenuta addirittura lesiva della loro stessa dignità e sensibilità personale.

Il primo di questi episodi ha indotto il Gran Maestro dell’Obbedienza di Piazza del Gesù Palazzo Vitelleschi, Franco Franchi, a predisporre un comunicato stampa, inviato al Capo dello Stato, al Presidente del Consiglio, ai Presidenti del Senato e della Camera e alle specifiche Commissioni, che doverosamente merita  pubblicazione su queste pagine non solo per consentire un’attenta rilettura da parte di tutti i Massoni. ma anche per doverosa conoscenza dell’opinione pubblica. Il secondo episodio è stato invece commentato mediante un articolo comparso su “il Giornale” del 12 gennaio u.s. dal Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Virgilio Gaito, che parimenti sembra meritare riproposizione in questa sede.

Sia il comunicato del nostro Gran Maestro che l’articolo del Gran Maestro del Grande Oriente, così in sintonia nella loro decisa presa di posizione nei’ confronti di una intolleranza antimassonica ingiustificata e anacronistica c nell’accorta difesa dei principi muratori. ispirati a una concezione umanistica ed umanitaria di cui essere orgogliosi, non necessitano di ulteriore commento.

Credo sia sufficiente concludere, per quanto riguarda la nostra Comunione, con le stesse parole utilizzate a chiusura di un precedente articolo, pubblicato sul n c‘ 36 di “Delta” (1994) tuttora valide e attuali: “Il Governo dell’Obbedienza di Piazza del Gesù-Palazzo Vitelleshi ha dichiarato l’impegno di perseverare in tutte quelle azioni, molte delle quali già coraggiosamente intraprese, atte a restituire alla Massoneria I ‘immagine che essa merita, per rimuovere se possibile l’ignoranza purtroppo grossolana del volgo, per contestare le calunnie rivolte in malafede, per rendere giustizia a tutti i massoni degni di questo nome. Solo se si saprà, come singoli e come Organizzazione, portare avanti questi impegnativi mandati, verrà finalmente meno il delirio antimassonico che caratterizza questi nostri tempi. Quel giorno il nostro Paese avrà fatto un decisivo passo avanti sulla via del progresso civile e della democrazia.

Ecco il comunicato stampa della Gran Loggia d’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori Obbedienza di Piazza del Gesù – Palazzo Vitelleschi.

Alle soglie del 50 0 anniversario della Dichiarazione dell’ONU sui Diritti dell’Uomo,

assistiamo da parte del Governo italiano ad una delle più negative pagine che si potessero scrivere proprio sul problema dell’eguaglianza, della libertà di pensiero e del diritto di associazione. L’occasione è stata fornita da una legge, la N. 34, della Regione Marche secondo cui gli aspiranti a nomine in organi regionali devono dichiarare di non far parte della Massoneria. La nostra amarezza è profonda nel constatare la superficialità con cui il sottosegretario alla Funzione Pubblica c Affari Regionali, Sergio Zoppi, ha risposto alle interpellanze presentate al riguardo da alcuni deputati.

L’ignoranza che sta alla base di queste posizioni è volutamente mantenuta senza cercare di conoscere cos’è la Massoneria, la sua impostazione dottrinale e filosofica, i suoi aspetti statutari mai al di fuori del codice civile e penale, i suoi rituali, le sue regole amministrative trasparenti, lineari, improntate alla massima serietà verso le leggi dello Stato, i fratelli, le sorelle.

E grave che in Italia si consideri i massoni nemmeno cittadini di serie B, ma al di sotto; perché tutto questo? La P2 è molto lontana e soprattutto non ci appartiene. Eppure è da questa vicenda che si è esaltata, ingigantita la caccia alla Massoneria e ai suoi adepti.

Vogliamo entrare in Europa’? Allora sappiate che in Europa i massoni sono rispettati, ascoltati, ed esprimono ottimi governanti, alti funzionari. e primeggiano nella legge. nelle attività industriali, nell’università, nella scuola… in somma in tutti i campi della vita quotidiana il massone è alla pari degli altri e la sua preparazione nei templi lo rende anche più attento a tollerare, salvaguardare la libertà e sentirsi uguale agli altri.

Cosa dobbiamo fare? Sciogliere la nostra istituzione? Chiedere pietà per reati mai commessi? Andare al confino come siamo stati o alle Fosse Ardeatine dovc giacciono nostri fratelli’? Ditelo voi che con parole spicce avete cercato di chiudere un argomento di fondamentale importanza per i diritti di libertà. Non ci resta, quindi, che rivolgerci alla Commissione per i Diritti dell’ Uon10 di Strasburgo c al Parlamento Europeo dove saremo senz’altro ascoltati e compresi.

Da molti, nel nostro Paese, non avremo risposta ma anche questo comportamento sarà come sempre da noi sopportato con dignità e fermezza.

E questo è l’articolo di Virgilio Gaito Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia da “Il Giornale” del 12 gennaio

Terminato SI spera il gran polverone sollevato nei giorni scorsi dalla pubblicazione del dossier Achille (a proposito, si saprà mai quanto è costato ai contribuenti’?). credo si possano trarre da questa vicenda alcune considerazioni di metodo c di merito.

Non spetta certamente a me stabilire se gli appartenenti ai servizi di sicurezza italiani hanno fatto bene o male il loro mestiere. Spetta però a me denunciare ancora una volta con forza come  l’ignoranza e il conformismo di questi ‘”agenti” li abbiano portati a usare sia il termine “massoneria” che l’appartenenza vera o presunta alla massoneria. quale elemento di valutazione estremamente negativo.

E denunciare come venga considerata “scandalosa” una eventuale appartenenza del cardinale Martini, del dottor Di Pietro, del vescovo Nonis alla massoneria, o il sostegno del presidente Clinton a questa istituzione.

Lo voglio dire a chiare lettere: non vi sarebbe assolutamente nulla di scandaloso in tutto questo se solo si pensasse con cognizione di causa, senza pregiudizi e con onestà intellettuale a quello che è il vero significato della Massoneria.

Che va ben oltre il contingente, perché ha alle spalle quasi tre secoli di storia nel corso della quale ha dimostrato — come Istituzione a carattere iniziatico che ammette  uomini liberi e di buoni costumi che credono in un Essere supremo — di non essere una religione né di volerne sostituire alcuna ma di operare per l’elevazione morale dell’uomo c dell’umana famiglia in una visione universalistica fondata sui valori della Libertà, dell’Uguaglianza, della Fratellanza, della Tolleranza, finora fieramente avversati dalla Chiesa cattolica ma ormai accettati e infuocati in particolare dall’attuale pontefice.

Che a certi 007 nostrani piaccia o no, alla Massoneria hanno appartenuto molti tra i passati presidenti degli Usa; Clinton fu riconosciuto meritevole ( . . . ) di sostegno dall’Ordine para-massonico di De Mollay che forma i giovani agli ideali massonici. Rabin e Re Husein hanno, per anni, lavorato insieme, come Fratelli, per far decollare il processo di pace in Medio Oriente. Le Nazioni Unite e la Croce Rossa sono anch’ esse espressioni della Massoneria Internazionale. Fu il massone Sabin a debellare il flagello della poliomielite; fu il massone Aldrin a sbarcare sulla Luna lasciandovi il Vessillo deHa Massoneria.

Per restare alle più recenti vicende di casa nostra, ricordo che 18 dei 336 Martiri delle Fosse Ardeatine erano Massoni; che la Costituzione della Repubblica italiana è stata fisicamente scritta anche da Meuccio Ruini, Massone, presidente della Commissione costituente; che le Brigate rosse hanno assassinato il Massone Lando Conti, il sindaco più amato dai fiorentini.

Ma davvero c’è qualcuno che può pensare di cancellare — in Italia — tutto il significato universale di questo pensiero di amore e di libertà per la riprovevole vicenda P2, condannata dal Grande Oriente d’ Italia di Palazzo Giustiniani prima ancora che dalla Commissione Anselmi’?

Certo, io capisco benissimo l’imbarazzo del presidente Scalfaro, che si compiace portare all’occhiello il distintivo dell’Azione cattolica, nel proclamare il diritto di tutti alle libertà fondamentali eccetto che per i Massoni che pure ripetutamente lo hanno inviato a uscire da un inammissibile agnosticismo.

Certo, come capisco quanti non battono ciglio se un Tribunale civile (la notizia — Ansa — viene da Perugia ed è dello scorso 30 dicembre) considera corretto che l’Ordine dei giornalisti “chieda a un giornalista di dichiarare la sua eventuale appartenenza alla Massoneria” non ritenendo ciò “in contrasto con i diritti costituzionali di libertà di associazione e di manifestazione del pensiero c delle leggi sulla riservatezza”.

Sono i corsi c i ricorsi della Storia: l ‘ Inquisizione, Girolamo Savonarola, Giordano Bruno. I negri, gli ebrei. Oggi — in Italia — i Massoni. Non importa: ma attenzione a certi attentati alla libertà e alla dignità dell’uomo perché l’ombra sanguinaria della dittatura è alle porte.

Per quello che mi riguarda ho cercato di impostare la mia Gran Maestranza ponendo la cultura, la solidarietà, la tolleranza al centro di tutta l’attività del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani. (A proposito, lo sanno i lettori del Giornale che la presidenza del Senato della Repubblica, sedente in Palazzo Giustiniani per l’appunto. non ha ancora adempiuto all’impegno del presidente Spadolini di restituirci, dopo la confisca del fascismo, una parte di quel palazzo che sarà destinato a Museo storico della Massoneria’?).

E, nella logica della tolleranza, plaudo alle aperture di Papa Wojtyla che con grande sofferenza, in età avanzata, trova ancora la forza c il coraggio di spezzare in nome della Libertà quelle catene che gli lacerano la carne. A Cuba. dunque. E Dio solo sa quante volte egli avrà, dalla sua finestra, rivolto lo sguardo verso Villa Il Vascello dalla quale gli abbiamo lanciato continui messaggi di amore e di riconciliazione. Ma forse per le sue forze, questa. è una catena troppo pesante da spezzare.

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