LETTERA Dl UN LIBERO MURATORE A PADRE ESPOSITO

LETTERA Dl UN LIBERO MURATORE A PADRE ESPOSITO

Reverendo Padre,

da tempo memorabile non ci siamo più incontrati (20 anni?), ma penso si ricordi di me.

Mi permetto di scriverLe in relazione ad un passo della sua “La Massoneria e l’Italia. Dal 1800 ai nostri giorni”, Ed. Paoline, Roma 1979, 5 Ed. aggiornata. A pag. 530 scrive: Ma non siamo disponibili per ritenere contrafTazioni della massoneria le altre comunioni: quella milanese di Goffredo Sollazzo, quella di Piazza del Gesù risalente a Giovanni Ghinazzi e le altre due che si richiamano alla stessa denominazione, vale a dire quella attualmente presieduta dal gran maestro Casimiro Dolza e quella presieduta dal gran maestro Giuseppe Bellantonio, figlio di Francesco che gli è succeduto… “. Ella avrà avuto, all’epoca, buone ragioni per questa affermazione sulla quale discordo in parte.

Approvo il discorso su PdG retta da Giovanni Ghinazzi, la Gran Loggia d’Italia; non esprimo opinioni sulla gran loggia fondata da Goffredo Sollazzo, i cui affigliati sono confluiti nel 1967 nel GOI; dissento sulle altre due. Casimiro Dolza fu una meteora inventata da Luigi Savona di cui dirò; Giuseppe Bellantonio: mai il padre, Francesco; con il quale ho avuto un buon rapporto per anni — pur discordando al punto da non accettare l’ufficio di gran segretario, lui gran maestro fece il minimo accenno alla affigliazione del figlio ed al suo iter liberomuratorio): il maglietto non è trasmissibile per ‘eredità’, sia pure attraverso una ‘chiamata’ di una gran loggia quale poteva essere quella che lo designò, dibattuta dagli antagonismi Savona/Dolza e Savona/Spinello. Per la conoscenza diretta di alcuni personaggi e per colloqui avuti con Luigi Savona, ritengo che gli eredi di Francesco Bellantonio Savona/Dolza, Savona/Spinello e Savona/G. Bellantonio — siano stati frutto di personalismi

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e di lotte intestine… Non sono poi dimentico che Pino Mandalari (aggiunto di F. Bellantonio) si proclamò gran maestro a Palermo.

Mi permetta di mettere a fuoco figure comparse d’improvviso a confondere situazioni già non ben chiare, nell ‘epoca dell ‘affaire Gelli/P2.

Martino Giuffrida, il 5.2.1982, in audizione alla Commissione Parlamentare sulla P2, dichiara: … vantava [Carmelo Spagnuolo] un’iscrizione che era stata fatta dalle truppe di occupazione, qua in Italia, a quanto mi ricordo, perchè lui aveva rapporti o diceva di avere rapporti, tanto che gli giungevano rapporti sulla situazione italiana massonica dall’America. non [mi dissero] perchè non ha un ‘iscrizione regolare… non poteva fare il Gran Maestro…

Per certi documenti a mie mani ipotizzo che Spagnuolo possa essere stato iscritto ad una famiglia della ‘fungaia’, alla stessa, forse, in cui fu accolto Luigi Savona, figura controversa nella Torino degli anni ’60. Nel 1970/71, non (ri)accolto al 320 grado (brevetto 24.3.1947 a firma Corselli, “Massoneria storica italiana”, menzionato da S. Spadaro, Massoneria Scozzese Italiana, pref. di Aldo A. Mola, Bastogi Editrice, Foggia 1983, 1 0 Ed. Milano 1947) nella famiglia Ceccherini —, diede vita a

“Logge segrete” autorizzato, sembra, da un

‘pezzo di carta’ dattiloscritto, firmato ‘Ceccherini’ con .timbri mai apposti dal Gran Segretario e non noto ai più vicini collaboratori di Ceccherini; esibito soltanto in fotocopia dopo il 29.2.1972 ad Italo Letizia ed a tre Fratelli, al momento viventi; quasi sicuramente un fotomontaggio. Non molto tempo dopo, Savona riattivava il “Rito Filosofico Italiano” con patenti discutibili. 1973: Savona non accetta I ‘ unica condizione posta per regolarizzare quel gruppo, interviene F. Bellantonio, Gran Maestro; alla vigilia della (ri)unificazione del 1973, regolarizzò nell’Ordine (decreto 1442/27.6.1973) per il solo vantaggio di ‘incassare’ milioni di capitazioni versate dall ‘astuto Savona e di poter contare qualche loggia in più.

Forse è questo l’iter di Spagnuolo: è sintomatico un carteggio tra Spagnuolo e Savona, Gran Maestro Aggiunto Decano della ‘famiglia’ di F. Bellantonio: Spagnuolo a Savona: 9.11.1977 e 21.1.1978, Savona a Spagnuolo

13.2.1978. Indagato dal Csm per la vicenda Sindona, “Spagnuolo espulso dalla magistratura perché bloccò l’estradizione di Sindona”, G. Guidi, Il Giornale, 8.9.1979; era stato sospeso il 28. I. 1977 dal Csm e privato di funziom e stipendio Bonsanti, M. De Luca, “Finalmente”, Panorama, 8.2.1977).

Giuseppe (Pino) Mandalari, inquisito e ristretto per appartenenza a cosca mafiosa già nel 1974 – G. Lo Monaco, L’Ora, “Commercialista implicato nell’anonima sequestri. Il clamoroso arresto di Mandalari. Si scoprono le fila dell’ Anonima sequestri’ ” “Chi c’è dietro l’anonima sequestri. Strane società dietro l’Anonima Sequestri. La Finanza indagherà sulle ‘immobiliari’ “, “Mandalari scarcerato ma restano le accuse. Libertà provvisoria… Ma le accuse di favoreggiamento nei riguardi di Riina e Bagarella restano” —. Si deve dire che Mandalari fu iscritto alla Famiglia di F. Bellantonio; seguì F. Bellantonio nello scisma di F. Bellantonio che scrive il 24. IO. 1977:

. .ho deciso che durante la mia assenza si affianchino al Fratello Mandalari con la medeSima qualifica di Gran Maestro Aggiungo i Fr. Savona Luigi… “. 11 12.9.1978 F. Nicastro su L’Ora annuncia: “A Palermo lo zenith della scissione massonica”. Si apprende che Pino Mandalari è Gran Maestro. Sulla vicenda Mandalari: La Repubblica il 6, 7, 8.1. 1995;

Avvenimenti supplemento 1.2.1995: “Dossier Mandalari”. Mafia, politica, massoneria. I testi integrali delle intercettazioni”; Narcomafie, febbraio 1995: S. Bonsanti, M. De Luca e C. Stajano: “Una faccenda italiana. Mafia e massoneria: la rivoluzione in Sicilia. Il caso Mandalari “(25 pagine). Non erano vicende nuove: si sapeva pressoché tutto da 2() anni. Ma ora incombevano le elezioni.

Nell’ambito della vicenda Sindona i media hanno dato grande spazio al personaggio Miceli Crimi, medico italo americano che creò un alibi ‘sanitario’ a Sindona. Fu da tante (tutte, forse) parti definito ‘massone’. E ora possibile affermare che Miceli Crimi appartenne ad un gruppo comunque in quei giorni noto: lettera 22.6.1976 di Pietro Muscolo, Gran Maestro del grande oriente italiano’ che ebbe il ‘geniaccio’ di procurarsi una sede nello stabile di Piazza del Gesù 47: hai dato recentemente disposizioni al nostro Luogotenente Miceli Crimi…

Ed a questo gruppo risulta aver appartenuto anche Giuseppe Dionigi, forse, in copertura alle ‘logge segrete’ del Savona, ma gratuitamente assegnato dai media a logge del GOI in una sede delle quali — già loggia segreta fu poi ‘scritto’ nel piedilista.

Credo fosse doveroso chiarire la posizione di questi personaggi a Lei, ma anche e soprattutto ai tanti italiani, e non, impediti a leggere le precisazioni e le smentite mai pubblicate dai media sulla collocazione, fuori delle componenti ‘storiche’ della Libera Muratoria italiana di uomini ‘sbattuti e dibattuti’ per mesi sulle prime pagine.

Furono, queste formazioni spurie utili soltanto al loro Inventore. .. come giustamente Lei scnve in nota 8 a piè di pagina 544.

A sua disposizione, quando crede. Con viva cordialità.

Donatello Viglongo.

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