ANALISI E INTESI

Analisi e Sintesi

Tenteremo questa sera di riscoprire e riproporre all’attenzione di noi tutti, alcune considerazioni fondamentali che da sempre formano la base per una esatta comprensione di ciò che in effetti è la Massoneria e degli speciali vincoli che uniscono noi ad Essa.

La loro presente trattazione non dovrà mai essere intesa come una divulgazione di idee proprie dell’autore, o quale descrizione di esperienze personali, né quale frutto di sue impressioni o congetture varie, in quanto, tali nozioni sono costituite essenzialmente da dati tradizionali che per tale loro caratteristica assumono perciò un valore universale.

Ai nostri giorni, un inquadramento in precisi concetti di base, risulterà certamente poco simpatico a molti, abituati come siamo, in campo profano, ad applicare costantemente quella deplorevole tendenza, classica dell’Occidente, di porre l’AnaIisi in primo piano, e misconoscere la supremazia della Sintesi su questa. Ciò porta fatalmente alla cosciente ed incosciente eliminaione del legame affettivo con i Principi, eliminazione che, se in campo profano è la principale fautrice di quel marasma politico, economico ed ideologico, oggi particolarmente sentito, tanto più sarà apportatrice di confusione in campo iniziatico, ove può sicuramente costituire un elemento squalificante per l’iniziazione effettiva.

Io voglio credere che tutti noi abbiamo chiesto di far parte della Massoneria in quanto spinti da un impulso interiore che reclamava “più spiritualità”. Una certa insoddisfazione, prima solo accennata, poi sempre più impetuosa, costringeva il nostro Essere a volare più in altro, a ricercare qualcosa al di fuori della solita materialità, dei soliti sospiri sentimentalistici, del solito senso morale e della stessa solita cultura.

Pur ignorando l’esistenza ed il giusto peso di tutto ciò, qualcosa richiedeva a noi stessi di superarlo. E con il FIAT LUX, con la caduta cioè della benda nera dagli occhi, abbiamo scoperto tale possibilità, ovvero, tale possibilità ci è stata fomita proprio nell’attimo della nostra Iniziazione Massonica. Ed ora ne comprenderemo anche il perché.

Proprio in quanto si cercava “più spiritualità”, ci siamo diretti verso la Massoneria.

E perché non verso una Chiesa, verso cioè una Religione, che il senso comune addita come unica depositaria della Spiritualità?

Pur riconoscendo nella Religione un punto fondamentale nella sfera che gli compete, è pur doveroso affermare che in Massoneria vi è un qualcosa di più, in quanto, con Essa ci si porta ad un livello superiore, in Essa ci si trova, cioè, nel bel memo dell’unica Tradizione esistente oggi in Occidente.

La Massoneria, quindi, si definisce quale un’ Associazione Iniziatica Tradizionale Regolare.

Tali attributi Le sono propri anche se di essi oggi appare ben poco; ciò è dimostrato dal fatto che per molti Essa è oggi pensabile molto più quale semplice agglomerato di uomini con scopi eminentemente politici e sociali, ciò che avvalora maggiormente la tesi dell’esistenza in Occidente di una vera degenerazione nei confronti delle così dette “Scienze Tradizionali”

Cercheremo ora di spiegarci brevemente questi termini molte volte usati, ma altrettanto mal compresi.

Perché “Tradizionale”? Il termine “Tradizione” ha propriamente il significato di “Trasmissione”. Nel caso di una Associazione Iniziatica, si tratta di “Trasmissione di una Influenza Spirituale”, in virtù della quale le possibilità spirituali del neofita diventano, all’atto dell’lniziazione, delle virtualità pronte a svilupparsi nei diversi stadi della realizzazione iniziatica

Quale la provenienza di tale Influenza Spirituale? Essa proviene dal sovrumano ed è diretta all ‘umano, mediante ciò che viene definito simbolicamente una “Trasmissione Verticale”, costituendo quindi un legame affettivo che l’umanità possiede con i Principi, ovvero con ciò che le è superiore.

Sebbene a proposito di tale “Trasmissione Verticale” si dovrebbero spendere alcune parole in più anche nei riguardi della stessa, ma intesa in senso orizzontale, per ora non sembra il caso di andare oltre, in quanto l’argomento ci porterebbe troppo lontano e quindi oltrepasserebbe i limiti imposti dal carattere di questa Tavola.

Accennerò solo brevemente che la “Tradizione Orizzontale” è quella che è cronologicamente percepibile risalendo il corso dei tempi, nei quali ad un certo punto sfuma e scompare quale dato storico, per assumere le caratteristiche del Mito e della Leggenda; è appunto ciò che conferma I ‘origine “non umana” della stessa.

Il mantenimento della continuità della “Catena Iniziatica” e l’esistenza in essa dell’elemento “non umano” costituisce quella Regolarità riscontrabile in ogni organizzazione iniziatica e della Massoneria in particolare.

Va da sé, ora, che, dato il carattere metafisico dell ‘Influenza Spirituale di cui si parla, Essa si trasmette a quelle individualità che posseggano delle caratteristiche idonee a riceverla, ovverosia a coloro in cui si possa riscontrare ciò che, nel linguaggio iniziatico, si riassume sotto il termine di “Qualificazione”.

A seguito di ciò resta inteso che l’entrata di un profano in Massoneria non potrà mai essere determinata semplicemente dalla necessità di ripopolare le zone limitrofe alle Colonne, necessità che nasce spesse volte a causa di una certa mania al proselitismo e ad una vera superstizione democratica per il “gran numero”; né dalla presa in considerazione dei soli termini di “cultura”, “posizione sociale” e

“moralità”, che non possono costituire elementi fondamentali per l’appartenenza a

s

quella “Élite” per la quale il versetto evangelico molti son chiamati, ma pochi gli eletti” (a questo proposito sarà bene leggere e meditare il significato della parabola delle Nozze dal Vangelo di San Matteo).

La descrizione specifica delle caratteristiche che concorrono alla qualificazione sarebbe una di quelle ricerche fondamentali che contribuirebbero enormemente al riallacciamento effettivo alla Tradizione. Si è usato il termine “Ricerca” in quanto oggi pare non più sussistere regola alcuna in proposito.

Le poche e sintetiche considerazioni fin qui svolte, devono ritenersi essenzialmente dei punti di partenza, sono cioè semplici accenni suscettibili di essere maggiormente ampliati ed approfonditi, cosa che non è stata fatta in quanto è mancato il tempo e lo spazio.

Per altro penso che alcuni termini quali “Iniziazione” e “Organizzazione Iniziatica” siano stati sufficientemente chiariti, mentre altri quali “Tradizione”, “Influenza Spirituale” e “Qualificazione” si spera vengano in seguito ritrattati più espressamente.

G. C. Rlnd,

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