La Carità
Maestro Venerabile, Fratelli carissimi,
scrisse Oswald Wirth che il Pellicano è l’emblema di quella carità “in mancanza della quale, nell ‘iniziazione, tutto resta irrimediabilmente vano ‘ .
Simbolo cristiano dei primissimi secoli, il Pellicano entrò a far parte della iconografia massonica e oggi ci ricorda che esiste per noi Massoni un retaggio cristiano non meno importante dell’egizio, dell’ebraico, del pitagorico.
La leggenda del pellicano è ben nota, ma il significato simbolico non è forse tanto chiaro. È simbolo della carità, il pellicano, perché secondo la leggenda tale uccello sarebbe capace di dilaniarsi il petto per nutrire i piccoli quando necessario. Esso infatti è invariabilmente rappresentato nell’atto di compiere tale gesto eroico, nella iconografia cristiana come nella massonica. E per la presenza di questo elemento di nutrimento che nel mondo cristiano il pellicano è spesso inteso a simbolizzare la Eucarestia. In questa forma la leggenda discende da una più antica, egizia, nella quale non è il pellicano, bensì l’avvoltoio che offre ai piccoli il nutrimento del suo sangue.
Esplorando le forme medievali più antiche, e quindi più genuine, la leggenda che vi compare è diversa. Il pellicano non nutre, bensì fa rivivere i suoi pulcini, che erano stati uccisi dal nemico (il serpente), oppure dal padre stesso.
Questo ultimo è l’aspetto più peculiare. Il pellicano punisce con la morte i figli i quali, dopo essere stati nutriti, avevano cominciato a mostrare ingratitudine, disprezzare il cibo, ribellarsi. Dopo di che, il terzo giorno, si pente e, apertosi il petto, li bagna e purifica con il suo sangue: i pulcini rivivranno così come l’uomo rivisse, purificato dal sangue di Cristo che lo tolse alla morte spirituale.
Ecco che il sangue del pellicano non è più il nutrimento, bensì l’elemento di purificazione totale. Con questo significato lo si ritrova anche in alchimia dove “Sangue di Pellicano ” è il materiale destinato alla Grande Opera dopo una prima purificazione.
Qualcuno ha notato il legame con una profezia di Ezechiele (47, 1-2) nella quale il profeta vede acqua purificatrice sgorgare dal alto destro del tempio. Ha notato altresì che in tutta la iconografia medievale cristiana il pellicano si ferisce il petto invariabilmente sulla destra (quando non in mezzo).
E curioso come i Massoni abbiano invece adottato l’immagine del pellicano che si fcrisce a sinistra. Tale immagine massonica si trova oggi anche in chiese moderne e loro arredi, essendosi perduta completamente la nozione della originale differenza.
A proposito di carità, speranza e umiltà.
La leggenda del Pellicano.
Simbolismo cristiano e massonico.
Nutrimento verso rigenerazione.
Significato alchemico.
La profezia di Ezechiele.
Il lato sinistro è quello massonico.
Wirth: “… tutto resta irrimediabilmente vano”.
Carità: è più importante della conoscenza?
Unde charitas?
Figlia della fede? (San Francesco)
Fede: intima certezza di possedere una certa verità soprarazionale.
Chi ha fede è dogmatico per definizione.
Fede di per sé: né buona, né cattiva.
Cfr. Torquemada; cfr. il Massone che deride il Fratello meno sapiente.
Torniamo alla carità: cosa è e donde.
Carità del mistico: amore di Dio; Dio sentito così importante che nulla altro conta.
Carità in ambito religioso: Padre Kogbe; i Bodhisattva.
Carità innata (la madre, Salvo D’ Acquisto)
N.B.: I A non ha limiti;
2A pericolo di autogratificazione.
Che cosa è carità in ambito massonico?
Tolleranza non basta: è dovuta anche al profano.
Fratellanza è di più.
Forse la carità massonica è figlia della fede in quel valore che è la fratellanza iniziatica.
La fede preferisco chiamarla speranza.
Carità figlia di speranza?
Torniamo all’esempio “Massone che deride ecc.”
Umiltà
= consapevolezza della nostra pochezza di fronte al sacro;
= atteggiamento di reverenza di fronte al mistero avvolto dal mistero.
Forse quello che derido è più vicino di me alla verità.
Ananda.
La parabola del fariseo e del pubblicano.
Il mio sacrificio è perfetto.
E perfetto anche il nostro sacrificio?
R. scch,