LA CERTEZZA DEL DUBBI

La certezza del Dubbio

Carissimi Fratelli,

           i Fratelli Francini e Terzi hanno sviluppato l’argomento parlando soprattutto del “Dubbio dei Dubbi», come lo chiamano loro, cioè sulla domanda se esista o meno un Aldilà, una vita dopo la morte.

           E direi che hanno già risposto da soli a questo inquietante interrogativo dato che, come dicono loro stessi, nessuno può darsi una risposta certa, ma è pur necessario, anzi doveroso, accettare la sfida del dubbio, perché solo in questo modo potremo continuare a sentirci veramente liberi.

           C’è quindi poco da aggiungere a quanto detto: la risposta alle domande, o se preferiamo ai dubbi, circa l’esistenza di Dio e di un Aldilà, è lasciata ai singoli, i quali, riflettendo, elaborando dentro di loro le tante informazioni che la vita – ma soprattutto la Massoneria – mette a disposizione, possono farsi un’idea che, in questo caso, assomiglierà ad un Dogma, visto che quanto asserito non potrà comunque essere dimostrato.

           Ma parlando più in generale, vorrei estendere il concetto del dubbio. Io credo che oggi sia ancor più ragionevole per tutti avere dei dubbi: serva di lezione quanto è accaduto per le grandi ideologie politiche che sembravano pilastri granitici, come sia cambiata per molti l’opinione verso la Giustizia di Stato e perfino il tramonto di certe scoperte scientifiche precedentemente ritenute degli assiomi. Credo che il dubbio, soprattutto per noi che ci dichiariamo tolleranti, sia invece necessario.

           Intendiamoci, l’uomo-massone deve avere dei punti fermi durante la sua vita iniziatica di perfezionamento alla ricerca della Virtù e della Verità, tuttavia deve anche tenere un atteggiamento critico di dubbio verso il quotidiano.

           Se così non fosse, il Massone si trasformerebbe in un uomo tendente a non mettere minimamente in discussione le proprie scelte di vita e le proprie esperienze, così da diventare pian piano intollerante.

           Occorre naturalmente distinguere tra dubbio sistematico ed il dubbio ragionevole. Tra il dubbio sempre e comunque ed il dubbio motivato. Tra il dubbio che cerca in tutti i modi di smontare ogni certezza propria o altrui ed il dubbio che si contrappone alla sicurezza arrogante. Il dubbio diviene legittimo soprattutto quando si pone quale critica nei confronti di un’idea o di una nostra azione.

           Il dubbio quindi non deve essere una ragione di vita, anche se spesso il dubitare può aiutare a vivere, specie se, dubitando ulteriormente, ci accorgeremo che il vero, il bene, il giusto non siano stati ancora trovati e che si possano invece trovare ricercando ulteriormente.

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