MASSONERIA E SUFISMO OGGI:
TRADIZIONI A CONFRONTO
Franco Rasi
E’ in corso nella Comunione Massonica italiana un dibattito, che si sta facendo vivace, sui rapporti fra Massoneria e Società. L’argomento, tema di punta della nuova Giunta, uscita dalle elezioni del marzo del ’99, è stato illustrato con dovizia dal Gran Maestro Raffi con interviste a quotidiani e periodici nazionali e ribadito ai fratelli della Comunione con l’ampio risalto dato alle allocuzioni ed agli interventi nei Convegni, nelle visite ai Collegi o alle singole Logge.
Questa singolare volontà “aperturista” merita di essere attentamente analizzata, considerato che nel Grande Oriente d’Italia convivono due anime ben distinte. Esse altro non sono che lo specchio nazionale dell’attuale situazione massonica europea. Un’anima, legata alla tradizione massonica francese, figlia delle idee rivoluzionarie del 1789, è più attenta all’evoluzione della società e più sensibile ad una presenza “esterna” della massoneria. L’altra, più vicina alla concezione massonica anglosassone, identifica nella pratica della ritualità tradizionale, rispettata in ogni sua forma con puntigliosa continuità, lo scopo finale della Libera Muratoria, nell’assunto che il Massone, così preparato in Loggia, porterà nel mondo degli uomini che lavorano, che producono, che soffrono e che combattono contro le difficoltà della vita i valori universali della Massoneria.
Queste due posizioni così diverse devono necessariamente confrontarsi con una realtà in rapida evoluzione e che impone un adeguamento dei principi andersoniani all’oggi. Entrambe, non solo in Italia, ma in tutta Europa, cercano di dare risposte alla domanda che tanti massoni, e non solo massoni, si pongono: “dove va la Massoneria?
La soluzione alla domanda posta non è vicina. Ed è auspicabile un dibattito il più coinvolgente possibile, con convegni, momenti di studio e confronto, non solo nella Comunione italiana, ma anche in tutte le Comunioni europee.
Per portare un contributo all’attuale dibattito, proviamo a fare un confronto con una tradizione culturale diversa dalla nostra. Potremmo ricavarne utili insegnamenti. Nel mondo islamico, pur con la prudenza necessaria quando si affronta questo argomento, esiste qualcosa che possiamo generalmente assimilare alla tradizione esoterica occidentale Sono le scuole sufiche che – come scrive Sevvd Hossein Nasr – “essendo corporazioni ben organizzate entro la più ampia mastrice della società islamica, esercitarono influsso durevole e profondo su tutta la struttura sociale, anche se la loro funzione di base era quella di custodire attraverso i tempi i valori dello spirito Massoneria e Sufismo hanno molti punti di contatto. Le iniziazioni sufiche per esempio prevedono che l’iniziando venga introdotto in una stanzetta tanto piccola da non poter neppure sdraiarsi, per meglio favorirne la meditazione. Successivamente viene condotto in loggia, ove il maestro gli comunica le parole segrete. La formula del giuramento prevede la congiunzione della mano del maestro sufi con la mano dell’iniziando, la gamba destra contro la gamba destra, il ginocchio contro il ginocchio. che nell’iniziazione sufica è previsto il rito della bevanda dolce che poi diventa salata, a monito della fedeltà. All’iniziato viene donata una fascia o un grembiale, oltra al mantello di lana grezza bianca, e gli viene ingiunto di conservare il segreto sui lavori di loggia. Altre analogie sono riscontrabili nel concetto esaltatore della Luce, evidenziato nel rituale massonico dalla catartica affermazione del Maestro Venerabile ‘ …e la Luce sia…”. Tavole sono quelle lette dai fratelli in loggia e tavole si chiamano gli scritti dei Sufi. Le analogie continuano, la (love il pavimento a scacchi bianchi e neri si confonde nelle logge sufiche con “drappi bianchi e neri che simbolizzano la Luce e l’Ombra, la Sapienza e l’Ignoranza”. Comune ad entrambe le comunioni la presenza della corda intrecciata con i nodi d’amore. Come fondamentale per entrambe è il concetto della morte nella rinascita dello spirito. Questi sono solamente alcuni e i più evidenti punti di collegamento fra Massoneria e Sufismo. L’interpretazione sufico-esoterica dell’Islam è stata compiutamente analizzata, per la prima volta con taglio moderno, dallo storico francese Renè Guénon nel suo libro Apercus sur l’lnitiation.
Egli suggerisce che l’esperienza secolare sufica, con l’amore per la ricerca diretta al perfezionamento dell’uomo, indica la via maestra per un ordine iniziatico qual è la Massoneria. Essa è la fedeltà alla Tradizione. Attraverso questa scelta, ai Sufi è stato possibile custodire nel tempo i valori dello spirito, trasmettendoli da una generazione all’altra. Questo metodo, fondamentale nel sufismo, sembra invitare il massone d’oggi, confuso e frastornato, a ritornare a studiare le Antiche Costituzioni (Old Charges, meglio conosciute collie Antichi Doveri), tutte – giova rimarcarlo – di matrice inglese. Esse, legate ad un periodo di circa quattro secoli di storia europea, hanno inizio col famoso Poema Regius. Attraverso i Manoscritti Cooke, Beswicke-Royds, Roberts giungono via via ai rifacimenti costituzionali Andersoniani della prima metà del Settecento. Lo studio della tradizione, dei testi sacri, delle regole tramandate nei secoli, consentono al massone quella libertà di visione atta ad aiutarlo nei momenti di svolta come quelli che oggi la massoneria sta attraversando. Il metodo sufico insegna inoltre la tolleranza e I ‘approfondimento conoscitivo di tutto ciò che è diverso come punto di partenza per una reciproca comprensione. Ammonisce che tutto riconduce al dominio dell’Essere Supremo e suggerisce alla Massoneria la via della continuità, quando si occupa soprattutto della costruzione dell’Uomo Vero. Solo lavorando con gli attrezzi dell’Arte Reale all’interno del Tempio si realizza compiutamente la missione della Libera Muratoria. Così preparato e formato, il massone, uti singuli, contribuirà alla costruzione del Tempio Universale.
E’ questa la soluzione alle tante problematiche che la Massoneria, europea e non, oggi deve affrontare? Od è più vantaggioso che la Massoneria si apra alla Società, usando gli strumenti propri del mondo della comunicazione, giudicati da molti massoni strumenti profani? Massoneria protesa all’interno della Loggia a formare l’Uomo, così come le altre scuole iniziatiche sembrano insegnarci o Massoneria allo scoperto per incidere sulla società, quasi partito o movimento d’opinione? O una terza Sia che medi fra le due posizioni’? Magari proposta dalla Comunione Massonica Italiana?
Domande che intrigano, ma che appaiono in tutta la loro
drammatica attualità. per un Massone, uomo libero
cd individualista.