DIRITTI E DISCRIMANAZIONE
Carissimi Fratelli
E’ motivo di particolare giubilo e di grande soddisfazione per noi tutti la decisione presa dalla Corte Europea di Strasburgo che ha Nato ragione al Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani in merito ad una discriminazione operata dal tribunale di Prato diversi anni fa ed ora finalmente risolta.
ln quella circostanza era stato pubblicato dall’organo giurisdizionale del capoluogo toscano un documento nel quale “per l’iscrizione al registro dei periti” era richiesto ai candidati di dichiarare esplicitamente la loro eventuale affiliazione a logge massoniche. Di fronte a questa ennesima pregiudizievole discriminazione il Grande Oriente presentò un immediato ricorso alla Corte Europea adducendo in particolare la violazione dell’articolo 11 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo che fornisce garanzie ad ogni individuo de’ diritto alla libertà di associazione ad eccezione di particolari motivi tra i quali non rientra l’appartenenza alla massoneria„
Il ricorso è andato avanti fino a quando lo Stato Italiano ha informato la Corte di Strasburgo della rimozione del documento prodotto dal tribunale di Prato. Il Grande Oriente d’Italia interpellato, a questo punto, ha dato il proprio assenso all’archiviazione della causa avendo lo Stato Italiano nel frattempo provveduto al ritiro delle violazioni contestate dal nostro Ordine.
Si può ben dire che “Giustizia è stata fatta” e
che, per fortuna, c’è sempre
un giudice a Berlino, anzi in questo caso a Strasburgo, pronto a prendere una decisione giusta nei confronti ed a tutela dei diritti di tanti uomini, cittadini e massoni che non possono essere estromessi da qualsiasi ruolo e attività per la libera scelta di aver intrapreso la via iniziatica.
Ciò naturalmente non rimuove totalmente la discriminazione e il malevolo pregiudizio di chi continua a fomentare la caccia alle streghe mettendo la Massoneria ingiustamente nel mirino e calpestando i leciti diritti dei suoi iscritti. Lo hanno fatto negli anni scorsi anche la Commissione Parlamentare Antimafia allora presieduta da Rosy Bindi che fece sequestrare al Vascello dai finanzieri del Gico gli elenchi degli iscritti di Sicilia e Calabria. E lo ha fatto pure nel 2018 la Commissione regionale Antimafia della Sicilia guidata da Claudio Fava, portando all’approvazione dell’Ars la legge che prevedeva l’obbligo di dichiarare l’appartenenza dei politici alle logge massoniche. Anche in questo caso il Grande Oriente ha presentato ricorso alla Corte Europea.
Una vicenda analoga a quella di Prato per la quale restiamo in fiduciosa attesa, cosi come per la vicenda degli elenchi.
Non ci possono e non ci debbono essere liste di proscrizione e di proibizione, Nessuno ha il diritto di vietare qualcosa sol perché Libero Muratore. Discriminazione e Pregiudizio sono due brutte bestie che noi massoni non abbiamo nel nostro Dna e che non trovano spazio nel nostro lavoro, nei templi e nella vita civile, Sin dai primi momenti, durante la cerimonia d’ingresso, ad ogni iniziando viene ricordato il valore della Tolleranza anche di fronte all’eventuale presenza fra le colonne di una persona prima considerata nemica .
Ecco perché ci fanno sorridere coloro che parlano male di noi senza sapere nulla e senza conoscere i nostri alti e sublimi valori, le nostre azioni volte alia difesa del Libero Pensiero e dei diritti dell’uomo, la nostra discreta e silenziosa opera di Solidarietà. Parlino pure Inaler noi abbiamo fatto, facciamo e continueremo a fare del Bene nei confronti di tutti. Lo faremo a testa alta, fieri della nostra appartenenza e della nostra lealtà alla Costituzione e alle Istituzioni della nostra amata Repubblica che abbiamo contribuito a far nascere.
Lo faremo contro le ingiustizie e le violazioni esercitate contro di noi ad ogni livello. Liberi nella mente, nel cuore e nell’anima, di essere Massoni. Per Amore della Verità,
Stefano Bisi
Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia
Palazzo Giustiniani