VITA BREVIS ARS LONGA
di
Bruno Marini
Non solo nel mondo degli affari ma anche in quello delle idee, il nostro tempo sta attuando un ‘autentica liquidazione. Tutto si ottiene a un prezzo talmente vile, che vien da chiedersi se alla fine ci sarà ancora qualcuno disposto ad offrire. Kierkegaard
Prometeo si mise a gareggiare in furbizia con Giove; uccise un toro e ne fece due mucchi. Uno, formato con le carni migliori, lo inserì nella pelle dell’animale appena ucciso, l’altro, composto solo dalle ossa, lo ricoprì di grasso e mise in bella evidenza il fegato, la parte migliore in assoluto. Giove, ingordo, scelse il secondo mucchio… Accortosi della beffa, arrabbiato, tolse agli uomini il fuoco ma Prometeo, con fare astuto, riuscì a riprenderlo e a riportarlo agli uomini nascosto in una canna.
In passato avveniva che illuminati come Buddha, Zoroastro, Ram, Socrate, Eraclito, Platone, Gesù, Apollonio, con il loro esempio di vita e il loro insegnamento scuotevano gli animi così profondamente da provocare dei veri e propri terremoti spirituali, dando origine a culti che in alcuni casi sono ancora vitali e non danno segno di logoramento.
Oggi si parla di marasma spirituale, morale, politico… In effetti viviamo un tempo eccezionale: mai tante persone sono state baciate dalla “Pura Rivelazione”. Miriadi di nuovi messia sorgono in questa nostra “Nuova Era”: sono il frutto della mancanza di valori sicuri, il prodotto di una società consumistica esasperata dalle regole del mercato, sospinta da una forza centrifuga che non consente alcuna possibilità di ritorno.
Uscire dal gioco imposto dalle forze del mercato globale e dal bombardamento delle sterili promesse fatte dalla classe politica che si alterna al potere, supportate dai grandi e potenti gruppi economici che sfruttano la credulità della gente semplice, usando la tecnica delle proiezioni e dei sondaggi falsi, frutto di mediocrità intellettuale, per ottenere vantaggi e profitti a scapito dei tapini che devono venire a patti con gli stessi gruppi di potere, economici, nel tentativo di mantenere il loro mediocre status sociale, per tramite i paladini sindacali che tutto fanno all’ infuori dell ‘ interesse di chi rappresentano.
Guai a chi perde il passo “significa regredire di secoli”, vien suggerito dai governanti deboli che non sanno quello che fanno! In questo clima di desolazione sociale nasce il bisogno, in coloro che a fatica sopravvivono privati dei valori fondamentali come la morale, la giustizia, I ‘equità, la solidarietà, di ricercare un rifugio sicuro, una protezione che si discosti dal concetto consumistico. Questo rifugio fino a non molto tempo addietro veniva identificato esclusivamente nei vari credi o culti fideistici. Oggigiorno quei rifugi non dispensano più tanta sicurezza ed ecco, sentiti i malesseri che aleggiano nell’ aria, in questa fase d’incertezza e di debolezza morale, venire in soccorso all ‘essere umano, che ha innato il bisogno di capire e di capirsi per vincere il terrore della propria precarietà, i dispensatori di sicurezza, di salute, di benessere economico, di felicità, ecc… Assistiamo al proliferare di tutte le deviazioni, di tutte le prevaricazioni, di tutte le aberrazioni che affiorano, con fasi sotterranee, nella nostra società in profonda crisi d’ identità. Abbiamo a portata di portafoglio la chiromante, l’astrologo, il veggente, la fattucchiera, l’esorcista, il guaritore, il dispensatore di prana e chi più ne ha più ne metta! Anche queste bestialità non a tutti bastano, si allarga il campo operavo, nascono e prolificano sette sataniche o similari, con a capo santoni, orientali e locali, che garantiscono a tutti il paradiso: sufficiente è la quota associativa mensile…
Mi è pervenuta una lettera, da parte di un gruppo culturale, contenente l’informativa della realizzazione di un limitato numero di libri molto particolari a contenuto magico, rituale, ecc.. Scopo del centro, tengono a precisare nella lettera, è quello di non lasciare in mano a pochi individui il patrimonio Iniziatico Tradizionale. Tutta l’umanità, a loro giudizio, ha il diritto di conoscere le risposte alle domande che da sempre la tormenta; risposte finalmente rivelatrici su chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo. In fondo all ‘opuscolo c’è un ‘ aggiunta: “N. B. Il tutto sarà tuo prenotando in anticipo i testi, con la modica cifra di €…
Basta inviare soldi ed avere fede per veder risolti tutti i nostri problemi. Chi ci casca deve solo subire, e così sia!
Esistono anche le scuole definite Iniziatiche e Tradizionali. Ma quante sono oggi le scuole iniziatiche? Impossibile definirne la quantità, ogni giorno assistiamo a qualche nuova nascita, a qualche nuova scissione, anche in questo mondo esistono degenerazioni, e aberrazioni. Questo mondo però ha da sempre avuto la capacità di ribellarsi, come del resto fa madre natura per difendersi dallo scempio prodotto dai suoi figli prediletti. La forza esistente nel tessuto iniziatico ha la capacità di rigenerare costantemente il proprio manto protettivo, scrostandosi di dosso tutta la sporcizia. Il segreto consiste nella saggezza o chiave arcana posseduta dai membri che compongono la cerchia interna. Un tempo anche le religioni avevano una cerchia interna che possedeva la chiave.
In cosa consiste questa difesa così sicura? Per soddisfare quest’esigenza sono, fin dai tempi più remoti, state create tante scuole esterne, tanti vivai, sono sempre esistiti movimenti legati a piccoli misteri e cerchie interne legate a grandi misteri. La strada Iniziatica consente tante vie dove camminare, tante combinazioni, non si torna indietro, e quelli che non riescono a procedere nel cammino, per I ‘impossibilità di comprendere la giusta combinazione, si fermano, e tentano di formare dei gruppi, dei cenacoli o delle logge, insegnando quanto da loro appreso. Sono questi i così detti o ordini essoterici o pseudoiniziatici: esempio lampante è la grande quantità di ordini Massonici oggi esistenti ed operanti. ln questi Ordini non viene mai svelato nessun segreto, perché non ne conoscono alcuno. Offrono però, l’opportunità ad altre persone di inserirsi nell’ingranaggio e se qualcuno di quest’ultimi riesce a realizzare qualcosa automaticamente si stacca, abbandona il gruppo nel quale non si sente più a proprio agio. Chi trova una delle tante chiavi di accesso esperimenta una realtà inspiegabile a tutti gli altri. Se decide di rimanere, in detti contesti, lo fa esclusivamente per lanciare dei messaggi.
Pensiamo un attimo agli enormi progressi fatti nel campo della ricerca scientifica: attualmente risulta possibile realizzare il primo cervello artificiale; non è assurdo, in fondo si tratta di realizzare un elaboratore capace di sintetizzare, di elaborare autonomamente, in rapporto a determinati stimoli, le informazioni che gli sono state inserite nella sua memoria di massa. L’essere umano vive, pensa, sogna, elabora, adoperando solo una piccola parte del suo cervello, non è capace di accedere alle altre parti: ha perduto le chiavi. Non serve portare esempi di tempi lontani a suffragio di questa tesi; nel 1992 una ragazza napoletana, lo riportavano tutti i quotidiani questo fenomeno inspiegabile, una bella mattina nel dialogare con i suoi familiari ha iniziato ad esprimersi in un idioma sconosciuto, dopo lo sconcerto, in quanto la ragazza si esprimeva esclusivamente in quella lingua, sono stati chiamati a consulto esperti in linguistica che hanno riconosciuto nel greco antico (lingua morta) l’idioma nel quale la fanciulla si esprimeva. Dopo qualche tempo, alcuni mesi, la ragazza ha ripreso a parlare nel suo dialetto senza più ricordare o compren dere una parola dell’ antica lingua.
Come spiegare questo caso particolare? Non altrimenti che nell’ ammettere la capacità del nostro cervello di mantenere intatte, nell’ arco dell’evoluzione individuale, tutte le informazioni del nostro passato. Per accedere a questa magnifica banca dati bisogna essere in possesso delle varie chiavi di accesso. Le grandi invenzioni, dovute ai grandi ingegni, probabilmente sono i prodotti di aperture con chiavi di accesso casuali e temporanee, di angoli oscuri, di spazi contenenti informazioni nel loro cervello.
Anche Giove, come accennavo all ‘inizio, portò via il fuoco agli uomini, Prometeo lo riportò nascosto… Egli nascose dunque il fuoco e lo divise in tante parti, come a formare un labirinto… , lo stratagemma ha consentito agli esseri umani l’evoluzione e agli Dei l’impossibilità di fermarla (Prometeo significa ‘rifletto prima ” e rappresenta, nella mitologia, la potenza del pensiero umano che insorge audacemente contro la forza divina. Le tante forme del labirinto, a noi pervenute dall’antichità, hanno tutte la forma dei due emisferi del cervello umano).
Esiste per il ricercatore un tipo di labirinto, quello formato dalle tante espressioni religiose, sette, ordini occulti, nel quale si trova sperduto; sarebbe troppo semplicistica l’indicazione che ogni religione ha la sua parte di verità, che non esiste la via umida o la via secca, ma esiste solo la via, che non esiste magia bianca o magia nera, ma sempre e solo la via…, ecco il ruolo del Maestro: di colui che ha già superato questo primo stadio di sbigottimento. Se esiste un pericolo questo si può identificare con la parola controiniziazione, forma negativa, ritardante, che interessa esclusivamente coloro che già in partenza si avvicinano alle scuole essoteriche per poter poi sfruttare certi titoli a loro esclusivo uso e consumo. Come esistono i malfattori e gli imbroglioni, questi infiltrati intendono usare una pseudo conoscenza allo scopo di spillar quattrini ai deboli, agli indifesi, e a tutti i cretini. Realtà umana che mai cambia e mai cambierà: l’ emanazione del Tutto tutto deve comprendere.
Nella letteratura esoterica non ci sono in commercio testi migliori o testi peggiori, quasi tutti si rifanno a scritti del passato, mal compresi e mal tradotti, oppure ripropongono come attuali testi rabberciati, spezzoni messi assieme senza alcun senso logico, raccattati forse in certi circoli, riproposti con nomi di autori mai esistiti; altri, più modesti, disquisiscono su scritti di qualche contenuto esoterico, con risultati quanto mai esilaranti. Vita brevis, Ars longa, questo primo aforisma di Ippocrate, mi viene in mente mentre sfoglio una rivista specializzata nella ricerca esoterica, il solito illuminato di turno spiega con parole semplici come è giusto intendere il Sefer Yetzirà. In circa 32 righe trovo scritte le seguenti parole: trono, creazione, quabbalismo, misdraim, sekhinah, galut ha sekhinah, esilio della scehinà, Israele, Templi, numinosità, talmudici, midrasica, Adamo, Eva, Babele, Sodoma, Egitto, mar Rosso, tabernacolo, Beresit, sabba, midrasima, mitema, quabalah, sophia, gnostica, pleromica. Garantisco che chi riesce a capire qualcosa è già un grande Iniziato! Socrate, che non ha mai scritto niente, dice per tramite la penna di Platone: “erano davvero grandi quelli che per noi istituirono i misteri, realmente sin dà più antichi tempi abbiano voluto lasciarceli intendere in maniera enigmatica: perché dicono gli interpreti dei misteri, molti sono i portatori di tirso ma pochi gli invasati dal Nume”. Questo discorso di Socrate è stato poi ripreso da Gesù con parole del suo tempo: “molto sono i chiamati pochi gli eletti”. Niente cambia, sia Socrate che Gesù avevano trovato la stessa chiave!
Quanto è stato esposto può far pensare che chi scrive ha compreso, ha trovato una chiave, oppure ha qualche gradino sulla famosa scala, niente di tutto questo chi scrive non è proprio nessuno sulla via Iniziatica, ha fatta qualche esperienza in alcuni gruppi essoterici; attratto da alcuni scritti li ha comparati e il risultato lo ha fermato nella carta. Si è ritrovato, questi sì, nel pensiero di Socrate quando nel Teeteto afferma: “per conto mio io non sono punto sapiente, né di mio c’è nemmeno alcuna cosiffatta scoperta che sia generazione della mia anima; di quelli però che praticano con me, da principio alcuni appaiono anche affatto ignoranti, ma tutti poi, continuando a frequentare la mia compagnia, ne traggono – quelli a cui Dio lo concede – un profitto straordinario. Ed è evidente che ciò avviene senza che abbiano imparato mai nulla da me, bensì perché da se medesimi hanno trovato e partorito molte cose e belle; ma l’averli aiutati a partorire di questo certo il merito risale al Dio e a me”.