ANNO 2000: APPUNTAMENTO CON L’ANTICRISTO…?
di
Silvio Nascimben
“…l’Anticristo è già nato. Lo avrebbe partorito una ragazza madre, in una notte di tempesta. Caino ucciderà nuovamente Abele. Pietro Il concluderà la successione papale. L’Anticristo verrà crocefisso in piazza S. Pietro e l ‘ Umanità si avvierà verso la fine dei Tempi. Cristo ritornerà.
Dietro I’ apparente semplicità dei racconti dei profeti si nascondono, quasi sempre, messaggi occulti di eventi che riusciamo a cogliere dopo il loro verificarsi, col “senno del poi”.
Cosa si nasconde allora dietro I ‘ espressione ”fine del mondo”, al di là del significato letterario delle pamle?
Secondo i teosofi orientali, negli ultimi 25 anni di questo secolo gli uomini si sono avvalsi dell’ aiuto di Grandi Esseri Spirituali, i Superiori Sconosciuti, che da sempre seguono il processo evolutivo del mondo, e solo grazie al loro intervento l’ Umanità riuscirà a superare il più critico appuntamento della sua storia: quello con l ‘ Anticristo.
Il dilagante progressivo deterioramento dei vaIori spirituali e morali ci vede oggigiorno fatalmente
stranamente accondiscendenti, malgrado la diffusa sensazione del progressivo avanzare del Male Assoluto: premessa di uno sconvolgimento generazionale, di portata epica, ahimè, che nessuno potrà più arrestare. La catastrofe rigeneratrice dovrebbe, secondo le profezie, porre definitivamente fine a tutte le tragedie che da sempre affliggono l’umanità, come le guerre fratricide, la violenza, la crudeltà e le prevaricazioni di ogni sorta.
L’ eterno e ciclopico scontro tra le forze del Bene e del Male — come si rileva dai profetici messaggi – non poteva non contrapporre al Cristo, riferimento spirituale di pace e amore dell’umanità, l’immagine speculare contraria, l’Anticristo, ovverosia il maligno dispensatore di inganni, di odio e morte: l’immonda bestia del Male. LI primo, venuto dalla casa di Davide, dalla terra dei figli di Abramo, mentre il secondo, come precisa il libro di Daniele, I ‘esatto opposto del Cristo: una bestia dalle forme mostruose e ripugnanti, proveniente da una misteriosa “casa gialla”, che alcuni studiosi delle scritture identificano col Sole. Nell’ Apocalisse di San Giovanni è spesso presente, infatti, quest’essere mostruoso e disumano, mentre risuona l’inquietante profetico sermone: “…falsi cristi e falsi profeti sorgeranno e faranno grandi segni e miracoli… “.
L’ Antimessia — dicono – è nato da una ragazza ingenua, violentata da un uomo di nobile e potente famiglia: è il figlio naturale di un padre violento e malvagio. Per le Profezie del Ragno Nero, la data di nascita di questo oscuro personaggio è l’ anno 1967 perché “la soglia dei tempi della grande mietitura” è il 2000 e l ‘ Anticristo concluderà il suo percorso terreno, come il Cristo, a trentatré anni.
Santa Ildegarda, nelle sue “Memorie”, scrive “…renderà a volontà gli uomini sani e malati, esorcizzerà i demoni e farà rivivere i morti. Egli comparirà… . Il Beato Beda, di contro, a proposito dell’Anticristo preannuncia. • ‘ …apparirà con il manto del vero Cristo per ingannare le genti e alla soglia dei tempi (l’anno 2000) verrà bruciato nella sua perfidia mentre la chiesa brillerà di grande splendore ‘ .
Emblematico appare il collegamento dell’Anticristo al “sole”. Ubertino da Casale, in una ballata, dice.• “…il disprezzo de la legge scenderà dal sole… e aggiunge, riferendosi agli ultimi papi, che dal sole pioverà una non specificata gialla “. Nelle profezie di Malachia, poi, il terzultimo papa viene definito “De Labore Solis ” (dal lavoro o, per alcuni, dal travaglio del sole). L’ Anticristo, sotto il pontificato di questo papa, inizierà a far parlare di sé. Le profezie, molto ermetiche in verità e spesso discordanti, sono tutte concordi nell’affermare che il Figlio del Male si macchierà del delitto dell ‘uccisione del padre adottivo: la lunga parentesi dedicata allo studio, terminerà al trentesimo anno, il 1997. Apparirà un gran segno nel cielo, una aurora boreale, o forse un segno di morte provocato dall’uomo: l’inquinamento atmosferico, potrebbe essere una plausibile interpretazione.
Da eloquente oratore, l’ Anticristo impronterà la sua dottrina parlando di fratellanza e di amore, ed ogni sua parola conterrà veleno e seminerà violenza e morte. Il figlio colpirà a morte il proprio padre, la violenza si abbatterà sugli innocenti e sulle terre incolte, macchiate di sangue, crescerà solo la gramigna. Il malefico Maestro, dice Santa Ildegarda, farà tanti miracoli.• “…sembrerà muoversi nell’aria, farà venire giù fuoco dal cielo, produrrà lampi, tuoni e grandine. Toglierà il verde degli alberi e poi lo ridarà… Ventuno apostoli si raccoglieranno intorno al Figlio del Male ed uno di questi sarà un prelato cattolico che abbandonerà la legge di Cristo.
Per le profezie del Ragno Nero, questo emblematico personaggio di nome Tipore – anagramma di Pietro – sarà l’ombra, il consigliere fidato dell’ Anticristo e, nello stesso tempo, il Giuda. L’ Anticristo verrà crocifisso “sulla piazza della pietra millenaria, dove vigila il Faraone “. La piazza potrebbe essere San Pietro, al cui centro è collocato I ‘obelisco egiziano.
Con la morte di questo oscuro ed inquietante personaggio, non morirà il suo messaggio malefico, di veleno e di morte, che qualcuno continuerà a divulgare, infiltrandosi, in ogni strato sociale dell ‘Umanità.
Solo allora “i cieli crolleranno e lingue di fuoco “, dicono tutte le profezie e Nostradamus aggiunge: “e spazzeranno la terra fino a ridurla in frammenti”.
Avvicinare questa angosciante profezia alla devastante potenza disintegratrice dell ‘ energia atomica non è cosa difficile, anche perché il termine “disintegram” altro non vuol dire che “spezzare l’integrità di un corpo”. Il segnale della “fine dei tempi” verrà da Oriente e tutto l’Occidente lo vedrà chiaramente.
“La grande morte verrà da Oriente ” – annuncia santa Ildegarda – “preceduta da un lampo e la terra diventerà una sterminata pianura di cenere e di morte. L’umanità non finirà”.
Potrebbe darsi, chissà, che quell ‘ enorme cimitero di cenere – a duemila anni di distanza dalla venuta del Cristo — induca finalmente gli uomini, i pochi scampati alla morte, a riscoprirsi fratelli. Solo allora, stretti in un abbraccio disperato, s’impegneranno al vicendevole rispetto di quella universale ed eterna massima, sempre disattesa: “non fare agli altri ciò che non vorresti fatto a te…