SIAMO UNO

SIAMO UNO

(21/03/2019)

Microcosmo in Macrocosmo

“Siamo Uno”, frase ricorrente in ambienti esoterici. Così molti ricercatori degli Arcani Misteri dell’uomo affermano con convinzione di essere “Uno con il Tutto”.

E apertamente, senza peli sulla lingua dicono: ”Siamo Uno!”.

Disgraziatamente non siamo Uno.

Al contrario, siamo legioni di “IO” che si alternano nelle nostre coscienze, con caratteristiche e gusti diversi.

Se non ci credete vi farò degli esempi, che è una maniera facile per comprendere.

Quante volte vi è capitato di comprare un vestito, un paio di scarpe o qualunque altro oggetto, perché vi piaceva e ne eravate attratti, ma, arrivando a casa, non vi è più piaciuto?!

Allora sorge una domanda: “Chi era colui che ha comprato?”.

Nel frattempo l’Io è cambiato e con lui pure i gusti e colui che gli è subentrato la pensa diversamente, così le cose comprate non vi piacciono più.

Capita pure che due persone si attraggono e si innamorano, perché quegli Io entrano i sintonia , ma quel rapporto dura poco tempo.

Perché? Semplicemente perché l’IO di turno ha finito il suo tempo e quello che gli subentra non riconosce più la persona che gli sta accanto.

Capita pure che il cambio di IO lo subisce soltanto uno dei due innamorati, mentre l’altro, sorpreso, si chiede il perché.

Capita  spesso di coppie che se non arrivano ad uccidersi, litigano, si separano e divorziano.

Oppure non riconoscono più i figli fino al punto di non ritenerli propri e vedendoli come estranei li eliminano.

Gli “agenti” Smith in “Matrix”

L’uomo che non ha coscienza di se stesso è in balia dei centinaia, se non migliaia, di “Smith”, come nel film “Matrix”, che vogliono eliminare l’Avatar, vero IO.

Moltissime volte quando un individuo è indeciso, i responsabili sono proprio quegli IO che non si mettono d’accordo.

Alcuni dicono di si, altri di no. Altri amano, altri odiano e, a volte, diventa una grande fatica metterli d’accordo su un argomento o su una decisione, cercando di trovare un vero equilibrio.

Molte persone che si trovano in galera, sono innocenti, e affermano che non comprendono che diavolo è successo.

Infatti non è stato il vero Io a commettere il crimine, ma un IO che in quel momento ha preso il sopravvento, un IO di tendenza assassina.

Essere Uno con se stesso è un lavoro personale che può durare anni di profonda osservazione e comprensione e comporta l’essere presenti a se stessi.

Allora quando si raggiunge il traguardo dell’Uno si potrà dire: “Sono Uno con me stesso!”.

Ma attenzione! Alcuni di questi IO ti faranno credere che sei arrivato, che sei unico, che sei un essere speciale in missione sulla Terra, che sei un politico, un prete, un re o un papa, invece non è così, tutto dipende dall’IO di turno che vi governa e nessuno potrà essere uguale e presente a se stesso per più di venti minuti consecutivi.

Molte volte alcuni di questi IO che abitano in noi hanno un ego così gonfio che ti fanno credere quello che non sei, arrivando a farti innamorare di te stesso.

Altri sono spiritosi e prendono in giro e per i fondelli gli incauti facendogli vivere una vita irreale e falsa, e così via.

Krishna combatte contro legioni di “IO” (Bhagavad gita)

Alcune persone sono vere moltitudini di questi IO.

La cosa importante è saperli riconoscere e tenerli sotto controllo.

Comunque, a mio avviso, è conveniente stare attenti e non abbassare mai la guardia.

Questi tempi sono duri e una marea di questi Io che non hanno avuto la fortuna di possedere un proprio corpo fisico tenta in ogni maniera di possedere il vostro, per sentirsi vivi su questo piano.

In ogni caso prestate attenzione ogni volta che dite “IO”. Perché dire “IO” equivale a dire il nome di Dio invano, tanto da togliergli valore e forza e il vostro “IO” non varrà nulla.

Al contrario, se lo risparmiate, lo potenzierete e quando con coscienza direte “Io voglio” vi sorprenderete della rapidità di realizzazione del vostro volere, perché quello sarà vero! “Io Sono!”.

di Alfredo Di Prinzio

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