UNA PIETRA MILIARE PER LA COSTRUZIONE STORIOGRAFICA DELLA MASSONERIA ITALIANA

UNA PIETRA MILIARE PER LA COSTRUZIONE STORIOGRAFICA DELLA MASSONERIA ITALIANA

Mancava finora nel panorama storiografico massonico un’opera esaustiva che trattasse compiutamente il periodo del primo decennio post-unitario 1859-1869. Le scarse pubblicazioni risultano frammentarie, incomplete, costituite per lo più di collages ed elaborazioni personali di scritti altrui. Oggi è stata colmata la lacuna attraverso il lavoro certosino, pignolo e pertinacemente obbiettivo di Luigi Polo Friz: “La Massoneria Italiana nel decennio post-unitario. Lodovico Frapolli”, pubblicato in questi giorni per i tipi della Franco Angeli editore

Luigi Polo Friz è nato ad Aviano (Pordenone) l’ 8 Dicembre 1930. Laureato in Chimica Industriale, si è occupato di ricerca fino al 1970. In questo periodo ha dato alle stampe 40 fra pubblicazioni e brevetti. Successivamente è stato direttore tecnico e consigliere di amministrazione di società farmaceutiche. Vissuto per due anni in America Latina, ha redatto su quei Paesi scritti di carattere macro-economico per la rivista Mondo Economico. Giornalista pubblicista, ha collaborato alle pagine culturali, economiche e scientifiche di Corriere di Novara, Giornale Nuovo, Il Timone, Sole 24 Ore, Spazio, Stampa, Sapere, ecc..

Cultore da un trentennio di studi sul Risorgimento Italiano, negli ultimi dodici anni si è dedicato a questa attività a tempo pieno. Si occupa in particolare di Lodovico Frapolli, Gran Maestro della prima Massoneria italiana, un personaggio del secolo passato che sta rendendo noto al mondo storico-scientifico sia con saggi pubblicati in riviste di storia, sia partecipando con i suoi contributi a Convegni nazionali ed internazionali. Ha tenuto lezioni all’Università Statale di Milano sugli argomenti oggetto dei suoi studi. Ha collaborato a molti periodici, redigendo articoli divulgativi. E’ Presidente da vent’anni del Comitato di Novara dell’Istituto per la storia del Risorgimento Italiano. In questo ruolo ha organizzato una serie di Convegni e ne ha curato la stampa degli Atti.

Alcuni scritti di Luigi Polo Friz: Lodovico Frapolli e Giuseppe Mazzini, Bollettino Domus Mazziniana, 1979; L’ingresso in Loggia di Lodovico Frapolli, Hiram, 1980; Garibaldi e l’armata fantasma, Esopo, 1982; I primi vent’ anni di Giuseppe Garibaldi in Massoneria ( 1844-1864), Nuova Antologia, 1982; Ausonio Franchi e la Massoneria: Il Rito Simbolico di Milano, Il Risorgimento, 1984; Michele Bakunin e la Massoneria italiana, Rassegna Storica del Risorgimento, 1989; Lodovico Frapolli: un Gran Maestro nei rapporti con esuli ungheresi e polacchi, in La liberazione d’Italia nell ‘opera della Massoneria, Foggia, Bastogi, 1990; Albert A. Goodall: un enviado especial del Supremo Consejo de Boston al Mundo masònico sudamericano y europeo en la segunda mitad del siglo XIX, in Mas6neria Espafiola y America, Zaragoza, Centro de Estudios Historicos de la Mas6neria Espafiola, 1993; Lodovico Frapolli, Dizionario Biografico degli Italiani, in corso di pubblicazione.

Secondo l’Autore “quanto si è scritto fino ad oggi su questo periodo è incompleto ed approssimato per carenza di fonti originali; è oltretutto frutto di una letteratura di parte, massonica ed antimassonica.

Qual è, pertanto, il pregio di quest’opera che si distingue tra le altre? La copiosità delle fonti documentali, derivata innanzitutto dall’Archivio Frapolli, e quindi dalle varie peregrinazioni in archivi italiani e stranieri.

L’opera si compone di XXI capitoli per un totale di 300 pagine. Vengono ampiamente trattati argomenti quali le granmaestranze di Costantino Nigra, di Filippo Cordova, di Francesco de Luca, di Ludovico Frapolli, logge quali l’Ausonia, la Dante Alighieri, personaggi quali Livio Zambeccari, Felice Govean, Carlo Michele Buscalioni, G. Garibaldi, Ausonio Franchi, Domenico Angherà, Albert Goodall, analisi sull’Assemblea di Torino del 1863, l’Assemblea Costituente del 1864, il Supremo Consiglio di Torino, per citare i maggiori.

Una ricerca bibliografica di ben 10 pagine fornisce un’ idea della ricchezza delle fonti di questo lavoro. •

effegi

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