INCONTRO CON VITTORIO GNOCCHINI :DIRETTORE DELL’ARCHIVIO STRIDCO

 

INCONTRO CON VITTORIO GNOCCHINI NEO DIRETTORE DELL’ARCHIVIO STORICO DEL GRANDE ORIENTE D’ITALIA

Note biografiche

Vittorio Gnocchini è nato a Terni il 28 luglio 1942; sposato con tre figli, risiede da 25 anni in provincia di Arezzo. Dirigente di aziende industriali, attualmente è uno degli amministratori e direttore di una società commerciale.

Da circa trent’anni studia il Risorgimento del nostro Paese. Passando attraverso la storia militare e delle armi dell’ottocento italiano, Garibaldi e le formazioni garibaldine, su cui ha scritto dei brevi saggi, si è avvicinato, dopo la sua Iniziazione Massonica, fatalmente allo studio della storia della Massoneria.

Iniziato Libero Muratore il 5 maggio 1969, nel 1971 risolleva le Colonne della Massoneria Ternana, fondando la Loggia Tacito no 740, all’Oriente di Terni.

Nel 1994 da alle stampe “Almanacco Massonico – Fatti di cronaca italiana – 1725/1994” con la presentazione del Ven.•.mo Gran Maestro, avv. Virgilio Gaito, nei tipi dell’Editore Pontecorboli di Firenze. Ha scritto, in collaborazione con il prof. Telesforo Nanni, la storia della Massoneria a Terni. A breve è prevista la pubblicazione della prima delle tre parti.

Di prossima pubblicazione sarà “11 Grande Atlante delle Logge Italiane dal 1731 al 1931 un’opera poderosa alla quale sta lavorando da oltre dieci anni.

Collabora alle Riviste “Agorà”, a cura del Collegio Circoscrizionale dei MM.•. VV.’. della Puglia, e “11 Laboratorio” a cura del Collegio Circoscrizionale dei MM.•. VV.•. della Toscana.

Organizza e presenta i convegni di studio di Sansepolcro, che si tengono ogni anno presso la Sala Consiliare del Comune, sotto gli auspici della R.•.L.•. Alberto Mario no 121, alla quale appartiene come membro effettivo.

Ha tenuto conferenze a studenti e docenti di liceo su Risorgimento e Massoneria.

A quale esigenza risponde l’istituzione di un archivio?

Un archivio raccoglie, per definizione, atti e documenti pubblici o privati di un ente amministrativo, un’azienda, un istituto culturale o di singole famiglie. Deve quindi assolvere l’esigenza della consultazione a storici e studiosi.

Puoi descriverci la consistenza attuale dell’Archivio?

L’Archivio Storico del Grande Oriente d’Italia ospita i documenti ufficiali dai primi anni del 1800 al 1925, ovvero dalla massoneria napoleonica all ‘autoscioglimento delle Logge del Gran Maestro Domizio Torrigiani. Custodisce inoltre una serie di fondi che, oltre ad aver aumentato quantitativamente la portata dell’Archivio, in parte riescono a sopperire i vuoti causati dalle vicissitudini nel tempo subite nel nostro

Paese dal Grande Oriente d’Italia. Tali fondi provengono da donazioni e acquisizione effettuate dal G. • in tempi diversi. A tutto ciò si aggiunga una consistente raccolta di giornali dal 1864 al 1925.

Ho ritenuto opportuno far richiesta al Ven. •.mo Gran Maestro di spostare il termine ultimo di competenza dell’Archivio dal 1925 al 1960, in quanto nel periodo del dopoguerra, che va dal 1944 al 1960, la Massoneria Italiana ritrova una sua pressoché definitiva stabilità. Inoltre , in tal modo, sarà possibile inserire nell’Archivio anche il Fondo Piazza del Gesù, che contiene documenti dal 1944 al 1973, anno in cui venne firmato il Protocollo di Riunificazione Salvini – Bellantonio.

Hai seguito un tuo programma di riorganizzazione o hai continuato a seguire le precedenti impostazioni?

Era stato iniziato dai miei Predecessori un primo riordino dei documenti e in parte l’inventario. Se avessi dovuto iniziare “ex novo”, probabilmente avrei dato un’impostazione diversa. Allo stato attuale sarebbe stato ingiusto e fuori luogo vanificare gli sforzi e l’impegno profuso da .chi, prima di me, si è occupato dell’Archivio. Pur continuando, in linea di massima, su quella falsariga, ho voluto però sfruttare i mezzi che la tecnologia oggi ci mette a disposizione: abbiamo approntato infatti un programma di database per la registrazione computerizzata di tutti i documenti, al fine di reperire con immediatezza I ‘ubicazione di tutte le “carte” relative ad ogni ricerca. Inoltre stiamo valutando l’opportunità di affidare ad istituti specializzati il restauro di molti documenti, prima ancora di essere catalogati e ubicati, per salvarli dall’incuria del tempo e degli uomini.

E’ possibile un raccordo sinergico con gli archivi di altre Famiglie massoniche italiane e di altre Potenze Estere per scambi documentali, o più in generale, per scambi culturali?

Innanzi tutto dobbiamo renderci conto che quello del Grande Oriente d’Italia è I ‘Archivio Storico della Massoneria Italiana. In esso troviamo testimonianze, più o meno rilevanti, anche di altre Obbedienze che in due secoli si sono affacciate sul territorio nazionale. Tuttavia, ciò non significa che dobbiamo chiuderci in una torre d’avorio. Al contrario, ritengo importante tenere contatti sempre più stretti con altre Famiglie massoniche. Personalmente da anni, ormai, ho rapporti con eminenti studiosi della Serenissima Gran Loggia, meglio conosciuta come Piazza del Gesù, con i quali esiste un serio e sincero rapporto di scambio di informazioni e documentazioni. Spesso siamo citati nella loro bella Rivista “Officinae”. Per quanto riguarda i rapporti con Potenze Massoniche Estere, li ritengo egualmente importanti. Ricordiamoci che molto della nostra storia settecentesca è depositata negli archivi massonici europei: in Francia, Olanda, Belgio, ecc. Dovremmo iniziare, quanto prima, una collaborazione di interscambio con tali Comunioni, tenuto anche conto che già alcuni nostri Fratelli hanno iniziato a prendere contatti con i responsabili degli Archivi di quei Paesi.

Esiste una sensibilità da parte del Governo dell’Ordine per la soluzione dei problemi che potresti incontrare nello svolgimento del tuo lavoro e per il recupero di  carteggj  presso qualche erede di Massoni?

Devo affermare che da parte del Ven. •.mo Gran Maestro e del Suo Delegato per la Cultura il Ven. •.mo Gran Maestro Aggiunto, Fr.•. Mario Rigato, ho trovato la massima disponibilità e collaborazione nel risolvere i problemi più urgenti e far si che I ‘Archivio non diventi un ammasso di carte, ma uno strumento vivo e vitale, utile a studiosi e ricercatori di due secoli di storia italiana, perché di questo si tratta; la storia della Massoneria corre sulla stessa strada della storia d’Italia e di essa è parte integrante e imprescindibile.

Per quanto riguarda la seconda parte della domanda, posso affermare che sono stati presi già contatti con gli eredi e attuali proprietari perché vengano acquisiti Archivi privati e carteggi di Massoni illustri purtroppo passati all’Oriente Eterno. Pur non potendo ancora rendere noti i nomi, per ovvii motivi di opportunità e riservatezza, ritengo che a breve possa essere data per certa la conclusione in modo positivo.

Quanto e come I ‘Archivio Storico può essere un mezzo per far conoscere nel mondo profano la nostra Istituzione?

Purtroppo una irresponsabile informazione dei mass-media ha determinato nell ‘ opinione pubblica considerazioni che poco hanno a che fare con la nostra Istituzione. Ritengo che la Massoneria possa e debba uscire allo scoperto con programmi sempre più intensi, rivolti a manifestazioni culturali e I ‘Archivio Storico, anche in tal senso, può essere un valido aiuto. Da tempo registriamo che non solo il Grande Oriente d’Italia, ma anche Collegi Circoscrizionali dei Maestri Venerabili, e singole Logge, organizzano sempre con maggior frequenza e incisività, convegni di studio di eccellente livello culturale, i cui i relatori, massoni e profani, si rivolgono a platee sempre più vaste, allo scopo di far cadere una volta per tutte preconcetti e preclusioni di ordine ideologico, politico e religioso sulla nostra Istituzione.

La tua opinione sulla storiografia massonica attuale. E’ più affidabile, sotto il profilo dell’obiettività e della completezza una ricerca di uno storico-profano ovvero di un massone appassionato di storia delle radici della propria identità?

E’ un falso problema. Cominciamo col dare una definizione, la mia definizione: lo storico ha la funzione di riferirci, documentandoli, i fatti supportato dalla propria “scienza e coscienza”, ma descrive uno scenario dal suo punto di vista, frutto di considerazioni personali che non sempre possono collimare con altri, ugualmente coscienziosi. Su questa base l’affidabilità è sicuramente totale, sia che venga data un’aggettivazione che l’altra al sostantivo “storico”. Altra cosa è invece parlare di conoscenza della Massoneria, nella sua essenza, nei suoi canoni mai scritti ma osservati e tramandati fino a noi; allora per comprenderla è necessario farne parte e apprendere con un lungo lavoro di ricerca introspettiva quei “segreti” che nessuno mai ha potuto rivelare, anche volendolo. • effegi

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