io 1783 nasceva a Caracas, in Venezuela, una delle figure più influenti nella storia dell’America Latina: Simon Bolivar, il Libertador, l’uomo che nel XIX secolo guidó la lotta per l’indipendenza dei paesi sudamericani contro il dominio coloniale spagnolo nel XIX secolo. Aveva 20 anni quando nel 1803 venne iniziato alla Massoneria, nella loggia Lautaro a Cadice, in Spagna, dove conobbe due protagonisti della Rivoluzione bolivariana, José de San Martín e Mariano Moreno, anche loro liberi muratori. Nel maggio 1806, a Parigi divenne anche Gran Maestro della Loggia Madre di San Alessandro di Scozia. Bolivar proveniva da una famiglia benestante e aristocratica che lo mandó a studiare in Europa, dove ebbe l’opportunità di entrare in contatto con la cultura e la filosofia illuminista che alimentavano il fuoco della ribellione che bruciava dentro di lui, fuoco che una volta tornato in patria lo trasformò in un vero eroe della storia. La morsa del dominio coloniale spagnolo stringeva la regione e fu Bolivar a guidare la rivoluzione venezuelana, lottando per liberare il suo paese dall’oppressione straniera. La sua abilità militare si manifestò nella famosa “Campagna Admirable” (1813) una serie di audaci manovre militari che resero indipendente gran parte del Venezuela e gli fecero guadagnare il titolo di El Libertador. Il 6 agosto 1825 l’Alto Perù divenne un nuovo Stato con il nome di “Repubblica di Bolívar”, successivamente cambiato in Bolivia; il progetto d’indipendenza del Sudamerica dalla Spagna, a cui Bolívar aveva dedicato la sua intera vita, era finalmente completo. Ma il suo spirito appassionato lo portó oltre i confini del Venezuela. Bolivar attraversó le frontiere per liberare i paesi vicini dall’oppressione spagnola. Combatté in Colombia, Ecuador, Perù e Bolivia, cercando di creare un’unione di nazioni libere e sovrane che chiamò la “Grande Colombia”. La sua aspirazione era quella di creare una federazione di stati sudamericani, uniti dai valori di libertà, indipendenza, uguaglianza e fratellanza. Un sogno improntato ai principi della Libera Muratoria che grande influenza esercitarono su di lui, sulla sua visione del futuro, durante tutto il corso della sua vita.
30 Luglio 2023 – (dal sito web del GOI)
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EQUINOZIO D’AUTUNNO – XX SETTEMBRE. APPUNTAMENTO AL VASCELLO IL 23 SETTEMBRE 2023
26 Luglio 2023 Dario Seglie
EQUINOZIO D’AUTUNNO
XX SETTEMBRE
APPUNTAMENTO AL VASCELLO
IL 23 SETTEMBRE 2023
Appuntamento al Vascello per le tradizionali celebrazioni del XX Settembre e dell’Equinozio d’Autunno. Sono in agenda invece per mercoledí 20 le cerimonie al Gianicolo davanti al monumento di Garibaldi e di Anita e a Porta Pia.
Nel pomeriggio seguiranno le presentazioni di due volumi: “Il fuoriuscito. Storia di Formiggini, l’editore suicida contro le leggi razziali di Mussolini” di Marco Ventura, edito da Piemme; “Garibaldi ‘el libertador”. Vita e leggenda di un italiano che ha fatto la storia. I suoi sette anni in Uruguay (1841 1848)” di Federico Guiglia (Parco Esposizioni Novegro). Sabato 23 avranno luogo le premiazioni dei vincitori delle Borse di studio Treves e Mondina.
22 Luglio 2023 (dal sito web del GOI)
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IL 20 LUGLIO 2023 A LIVORNO LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “DALL’OBLIO ALLA MEMORIA”, L’ULTIMO SAGGIO DI MASSIMO BIANCHI, GMO
18 Luglio 2023 Dario Seglie
Il 20 Luglio 2023 a Livorno la presentazione del libro “Dall’oblio alla memoria”, l’ultimo saggio di Massimo Bianchi, GMO
Il 20 luglio alle 18 alla Bcc di Castagneto Carducci (via Rossini 2 A) a Livorno sará presentato l’ultimo saggio del Gran Maestro Onorario Massimo Bianchi “Dall’oblio alla memoria” edito da Angelo Pontecorboli, con la prefazione di Paolo Giustini, la presentazione dell’assessore alle culture del Comune di Livorno Simone Lenzi e l’introduzione del Gran Maestro Stefano Bisi, che parteciperá all’evento, organizzato dalla loggia Adriano
Lemmi n.704, e di cui riportiamo l’introduzione al volume.
“La storia è testimone dei tempi,luce della verità,vita della memoria,maestra della vita,nunzia dell’antichità”scrisse Marco Tullio Cicerone. E mai definizione a distanza di secoli risulta più azzeccata di questa. Grazie ad essa si tramandano fatti,avvenimenti ,pensieri,azioni e opere di personaggi che hanno contributo a farla,a scriverla .A livello nazionale e locale. Storie di uomini e uomini con tante storie alle spalle. Storie di cittadini e nel caso di questa pregevole pubblicazione soprattutto di massoni del Grande Oriente d’Italia.
L’infaticabile Massimo Bianchi, nell’ultima sua fatica letteraria ,ci delizia con questo ennesimo libro che rende omaggio ai tantissimi liberi muratori livornesi.Si tratta di personaggi che hanno fortemente inciso nel corso della loro esistenza sulla vita del territorio e della città labronica dando luogo a tutta una serie di iniziative e di associazioni che hanno fortemente contribuito al miglioramento e allo sviluppo della Società proiettandosi sino ai giorni nostri grazie ai forti principi di Libertà,Uguaglianza ,Fratellanza,Solidarietà e mutuo soccorso di cui sono stati e sono fecondi diffusori di luce.
E’ giusto ricordare questi fratelli fra fratelli che hanno fondato mattone su mattone e retto con passione,coraggio e saggezza le officine livornesi permettendo di tramandarne ai posteri tradizione e valori. Massimo ha raccolto con pazienza e cura i nomi dei liberi muratori del passato setacciandone la vita e l’impegno civico e massonico per poi vergare con il cuore queste pagine e unirle con la malta fraterna dell’amore.
Così adesso tutti,non solo i continuatori ed eredi spirituali di oggi,ma anche chi dell’istituzione non fa parte ma ne studia i principi e capisce l’enorme valenza della Massoneria,potrà ricordare con l’orgoglio della memoria e la giusta riconoscenza i tanti massoni che fecero Livorno ed hanno partecipato a renderla grande. Tirati fuori dall’oblio del tempo per sempre”.
14 Luglio 2023 (dal sito web del GOI)