UN “OMPHALOS” DA SALVARE E DA USARE

UN “OMPHALOS” DA SALVARE E DA USARE di

Francesco De Nicolo

Dalle favole egizie e greche ai miti d tOriente ed Occidente, dalle Sacre Scritture ai racconti nordici, s’è conservata, come in uno scrigno, quel che rimaneva d’una Saggezza e d’una Conoscenza non di questo mondo, di questo “Eone”.

Questo scrigno è un piccolo luogo, a nord di Bari, e può raccontare storie molto antiche. E’ uno di quei rari punti geografici in cui forze telluriche, magnetiche, geoelettriche, lasciano nella loro maglia un’anomalia: anomalia individuata e scelta già dal paleolitico inferiore quale ” luogo per l’incontro” tra Uomo, Madre-Terra e Padre-Cosmo.

Il neolitico vide questo sito meta di “sacerdoti” che, da un villaggio oggi chiamato Pulo (Molfetta) sito vicino al mare, risalendo un fiume sacro nato da polle sorgive, si dirigevano dalla foce verso l’ansa più calma -ad Oriente – per raggiungere un luogo di culto, il “Luogo Sacro” dove la polla formava un lago d’acqua fresca e dolce.

Nel 111 0 e 11 0 millennio a.C., popoli venuti da molto lontano – dalle isole Cicladi, Cipro, Creta – cercarono ” il Posto”, che forse conquistarono dopo aspre battaglie e che abitarono per un certo periodo di tempo.

Ogni opera costruita andò perduta, tranne le tombe, come il grande agglomerato di Dolmen, formato da una trentina di camere – anche se in parte distrutte dai contadini del luogo – che rappresentano la testimonianza più evidente risalente all’età del Bronzo (18 0 – 12 0 sec. a. C).

Poi, un periodo di abbandono, dalla nascita della vicina Ruvo (Magna-Grecia) al crollo dell’impero romano.

Una leggenda narra che per un certo periodo in questo luogo venne tenuto nascosto il Santo Graal, a lungo cercato invano dai Bizantini, e ritrovato ed “usato” dai Templari, stabilitisi quì per “caricarsi di energie”.

Il luogo, utilizzato nel periodo Angioino come zona di riferimento di scambi commerciali di Puglia e Lucania, di per se insignificante agli occhi del visitatore distratto e poco competente, si trova a Km.3 circa a sud-est di Terlizzi (Bari). La stratificazione inclinata del suolo passa da 5 0 a 15 gradi in direzione sud e degna di nota è la declinazione magnetica di questo sito è 0 0 00′ (oggi è di + 00 03).

A Sovereto, questo il nome del villaggio, meta di villeggiature estive ed abitato d’inverno soltanto da tre famiglie, vi è una chiesetta che racchiude l’Omphalos: l’ombelico, o meglio il “corridoio” che collega l’uomo al “transfinito”.

Misteriose ed inspiegabili, anche se in apparenza, coincidenze hanno fatto si che Bitonto e Ruvo, due importanti centri dell’antichità, venissero edificate (casualmente?) alla stessa distanza da Sovereto, e cioè a 8 Km. , mentre la via Appia- Traiana, importantissima arteria per i traffici commerciali tra Roma e l’Oriente, consente di percorrere una carrareccia che dopo Km. 1.620 (l .618 numero aureo) si collega a Sovereto.

Una strana pace, una intensa serenità, meglio, un silenzio interiore pervade il visitatore attento tanto da lasciarlo a volte turbato.

Vi era nel passato un allineamento di Menhir che oggi non è più rilevabile con continuità, rimane sul suolo solo una parte della vetusta figura geometrica denotante quelle linee di Hartmann che i Sacerdoti più sensitivi avevano tracciato per comprendere e controllare le anomalie geomagnetiche del “Luogo dell’incontro”.

Ritornando alla chiesetta, ricca di indizi templari, notiamo che custodisce nel suo ventre una grotta nella quale, si dice, sia stata trovata una lampada eterna ed una effige della Madonna. Dalla porta murata della grotta si dovrebbe accedere in un regno sotterraneo, luogo di meditazione, in cui sono celati segreti e strabilianti rivelazioni. Più in là, nella chiesetta, nascosto sotto le panche, una serie di tre quadrati concentrici, che simbolicamente stavano ad indicare I’OMPHALOS, così come vuole la Tradizione, cioè il centro del Mondo, nel quale ha avuto inizio la Tradizione.

Questo arcano punto di riferimento spazio-temporale, che appartiene al misteriosofico mondo spirituale dell’uomo, potrebbe, in un immediato prossimo futuro, essere oggetto di una speculazione edilizia da parte di una Società Immobiliare fortemente interessata all’acquisto globale dell’intera località.

Sorge fortemente un dubbio: possibile che un luogo così fortemente caratterizzato da caratteristiche Templari, possa essere degradato ad un volgare e banale insediamento edilizio? Sovereto, luogo tanto caro ai ricercatori delle antiche leggende ad esso legate, situato nella antica Peucetia, non deve essere distrutto ma restituito a coloro che Iniziati agli Antichi Misteri, ne hanno il pieno diritto d’uso.•

 

Bello e gradevole, o fratelli, è vivere e restare uniti è sostenere con ardore le fatiche comuni, fedeli al nostro legame.

Prezioso è l’amore fraterno.

Come il profumo dei fiori…

…con la loro fragranza pervadono l’aria.

Restiamo liberi dalla contaminazione della colunnia, dal respiro velenoso della malignità, sempre pronunziando parole gentili di verità e di luce.

Se un fratello si perde o cade, tendiamogli la nostra mano soccorritrice: così miglioreremo sempre, così uniti rimarremo.

(Testo di Samuli Savio)

 

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