NOI MASSONI… FIGLI Dl UN’ITALIA MINORE

Carissimi Fratelli,

Ormai, più niente può turbarci ! E come potremmo ora che, alle soglie del III millennio e alla vigilia della partenza di una sofisticata sonda verso Marte, apprendiamo che una équipe di esperti chirurghi americani, in tutta segretezza, salvano la vita di Eltsin, Zar della grande nazione rivale; stiamo superando il vuoto, pensate, lasciatoci da Pippo Baudo, da tempo ormai assente (Dio ti ringraziamo) dai teleschermi, compensato in verità ampiamente, però, dal persecutorio bombardamento di immagini dei Di Pietro, Borrelli e i soliti politici della vecchia e nuova repubblica. Eppure, non appena scoppia un ennesimo scandalo, causato dai soliti faccendieri, gli intrallazzatori di sempre ben noti nelle “hit parade” del diffuso malcostume, troviamo tutti, quasi per incanto, pronti ad accusare la Massoneria, quale spietata e recidiva scuola di malfattori, di perversi corruttori, di mangiapreti seguaci del demonio, e così via.

E’ la solita stantia cantilena, sciorinata con indifferente “nonchalance” dagli organi di informazione, da quei mass media che oggi, purtroppo, con il loro ossessivo e noioso riproporsi, determinano sconcerto e serie perplessità nella pubblica opinione.

Mentre le dichiarazioni dei magistrati, novelli divi del piccolo schermo, si sovrappongono alle frasi “che dicono e non dicono nulla”, dei soliti politici corrotti e disonesti, vera calamità dei popoli, i nomi di Gelli, della fantomatica P2, delle cosche mafiose, di cupole e logge occulte, fanno man bassa degli spazi dei telegiornali e della carta stampata, distraendo l’ opinione pubblica dalle tante tragedie che giornalmente si compiono sotto i nostri occhi e che vanno dal suicidio del povero sventurato, che ha perso il posto di lavoro, alle mille attività commerciali e industriali che chiudono, per non riaprirsi più.

Ci chiediamo, sgomenti, se è “onesto” distogliere l’ attenzione pubblica dai veri mali che affliggono questa nostra povera Italia, dando vita, anzi, a leggi persecutorie come la Legge regionale 34 dell’ agosto scorso, ad opera della Regione Marche, che sancisce il divieto assoluto per gli iscritti a Logge massoniche di ricevere incarichi in Enti regionali, violando i diritti della libertà di associazione, garantiti dalla Costituzione. Un avvenimento di una gravità estrema!

Ma, per coloro che si ritrovano nei Bar e nelle Osterie, per chi si ritrova di sera, nelle piazze dei mille paesi d’Italia, poco importa di quel che accade, anzi, non sapranno mai che più di un modesto e integerrimo impiegato, assieme a qualche magistrato giusto e onesto, hanno perso il loro posto di lavoro, perché colpevoli di appartenere ad una Istituzione, la Massoneria, che da sempre è stata scuola di Morale, di attaccamento alla famiglia e di onestà: una Istituzione che per lo storico impegno in difesa della Libertà, non ha esitato a sacrificare schiere di martiri per la nascita di una Italia unita e libera, che purtroppo, oggi, pur con tanto glorioso passato, viene ripagata in modo così ingrato.

Questo è il clima in cui i “si dice” diventano verità assolute, le maldicenze si trasformano in infamanti accuse e le illazioni, nascondono, invece, sottili vendette personali. Questo è il clima che precede e prepara le masse alla persecuzione, ai processi sommari, alla Inquisizione, questa volta non più “santa” ma pur sempre auspicata da chi amministra le “cose” di Dio.

La gente della strada, intanto, quella che viene, da sempre, presa in giro con promesse che giammai vengono mantenute, oppressa da tasse e balzelli che fanno rimpiangere il periodo del feudalesimo, vive rassegnata, trascinando, l’enorme fardello colmo, oramai, dei tanti problemi legati alla sopravvivenza del suo nucleo familiare, fatto di pigioni arretrate, di scarpe e vestiti ormai consunti, del costo dei libri di una scuola, ahimè, obbligatoria, e poi di scippi e droga ad ogni angolo, e di tanta violenza sulle donne e sui minori.

Attenti, però, a non fare rumore! Non possiamo, anzi non dobbiamo distogliere i nostri politici, i  nostri cari e saggi amministratori, impegnati come sono allo spasimo a farci tagliare il traguardo di Maastricht, anche se ciò costerà a tutti noi un bagno di sangue: l’Italia deve tenere alta la bandiera di nazione impegnata da sempre alla divulgazione degli alti principi umanitari, a difendere, in ogni luogo del mondo, gli oppressi e a condannare aspramente i genocidi anche se, purtroppo, siamo tra i principali fornitori di armi ai ribelli e a tutti coloro che compiono massacri. Che vergogna!

Ciò nonostante, mentre si alternano le notizie, di pentiti che non si pentono più, di alleanze politiche che vanno in malora, del malcostume che dilaga e della sfrenata corsa di alcuni tutori della giustizia, a conquistarsi uno spazio televisivo che, unitamente alla dotazione di una scorta, conferiscono notorietà e il prestigio, si alza unanime e possente l’ invito persecutorio nei confronti della Massoneria, rea di ordire tutto lo sfacelo in cui si trova, oggi, l’Italia.

Il dubbio atroce, di aver sbagliato, tutto ci assale. Additati come esseri spregevoli da perseguitare, forse perché consideriamo sacri i principi della giustizia, dell’ amore verso il prossimo e riteniamo la virtù e l’ alto senso della morale, i veri attributi che distinguono il massone, nell ‘ adempimento del dovere, come mai tra i Grandi Iniziati e tra i Grandi Maestri di saggezza e di amore, del passato e del presente, non troviamo Catilina, Nerone, Attila, Hitler, Stalin, Hidi Amin Dadà e tutti gli stramaledetti che hanno considerato la vita del prossimo alla stessa stregua di un inutile straccio, da gettare via.

Continueremo per la nostra strada, cosparsa di difficoltà e incomprensioni, certi, come sempre, che il sacro trinomio “Libertà, Uguaglianza e Fratellanza” unitamente alla Tolleranza costituiscono il vero cemento indispensabile per la creazione di un mondo migliore, fatto di uomini che si rispettino reciprocamente e tutti protesi nell’ impegno a debellare i mali e le angustie che affliggono da sempre l’ Umanità…

Con il triplice fraterno abbraccio

Silvio Nascimben

 

Quando il temperamento originario prevale sulla cultura tura prevale sul temperamento originario si è pedanti. Quando la cultura e temperamento si equilibrano allora si è persone superiori “

Confucio

 

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