ORIGINI E STORIA DEL RITO

Il RSAA è il risultato finale ed unitario di una complessa riforma che interessò vari Sistemi altograduali massonici, sviluppatisi l’uno indipendentemente dall’altro, nel corso del XVIII secolo, nell’ambito del cosiddetto Regime Scozzese. Tale Regime ebbe origine con l’avvento dei Maestri Scozzesi a partire dal 1738 circa e proseguì via via col Capitolo di Clermont (1754), con gli Imperatori d’Oriente e d’Occidente (1758) che posero in pratica una ritualità definita Rito di Perfezione o anche Rito di Heredom. Oggetto della riforma unificatrice in un sol Ordine, furono, oltre questi filoni, anche filoni altograduali minori e di più recente manifestazione, tra i quali il Rito Primitivo ed altri.

Il RSAA è la ritualità che caratterizza un particolare Corpo Massonico che la adotta e la fa propria. Tale Corpo Massonico si chiama “Supremo Consiglio dei Sovrani Grandi Ispettori Generali del 33° ed ultimo Grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato“.

Il primo Supremo Consiglio (S.C.), detto Madre del Mondo, fu fondato a Charleston, Carolina USA, il 31 maggio 1801 e attualmente ha sede a Washington, D.C. USA.

Nel volgere di qualche diecina d’anni il RSAA, sotto l’impulso del S.C. di Charleston, si è diffuso praticamente in tutto il mondo attraverso ulteriori Supremi Consigli che si sono organizzati in Giurisdizioni territoriali nazionali, ciascuna autonoma ed indipendente, gelosa della propria sovranità.

“Sede del Supremo Consiglio del RSAA Giurisdizione Sud – Washington, DC”

IL RITO SCOZZESE IN ITALIA

Il S.C. d’Italia, che oggi assume la denominazione di “Supremo Consiglio dei SS.GG.II.GG. del 33° ed Ultimo Grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato della Libera Muratoria per la Giurisdizione Italiana — Grande Oriente d’Italia — Palazzo Giustiniani“, come si rileva da un documento manoscritto, tramandato come Verbale della Fondazione, detto anche “Bolla di Fondazione“, fu fondato ed installato ritualmente a Milano il 16 marzo 1805 dal Conte Alexandre François Auguste De Grasse Tilly, S.G.C. del S.C. di Francia (1804), debitamente assistito da Fratelli francesi ed italiani, in forza di Patenti a lui conferite dal S.C. Madre del Mondo di Charleston, per cui il S.C. d’Italia fu una diretta emanazione di detto Corpo Rituale.

Nello stesso atto costitutivo del S.C. d’Italia è formalmente dichiarato che esso “crea e costituisce di sua sovrana autorità una Gran Loggia Generale in Italia sotto la denominazione di G\ O\ al Rito Scozzese Antico ed Accettato“. Il Grande Oriente d’Italia, così fondato, venne, quindi, installato ritualmente il 20 giugno 1805 dagli stessi fondatori del S.C. del RSAA.

Il S.C. d’Italia, sedente a Milano, aveva Giurisdizione soltanto sui territori del Regno Italico e ne era Sovrano Gran Commendatore lo stesso Viceré, Eugenio Beauharnais.

Successivamente, sul territorio italiano non ancora unificato, videro la luce anche altri SS.CC. tra cui, (a Napoli), un S.C., detto delle Due Sicilie (1809), un S.C. di Palermo (1860) e un S.C. di Napoli (1860). Dopo l’unificazione, dapprima si costituì, per fusione con quello di Milano, un S.C. di Torino (1862) e, più tardi, col trasferimento della Capitale a Firenze, se ne costituì ancora un altro in quella città (1864). Un ulteriore S.C. si stabilì, nel 1870, a Roma, definitiva Capitale del Regno. A seguito di numerose convenzioni, si conseguì, infine, non senza travagli, l’unificazione tra i diversi SS.CC. in un unico S.C. d’Italia, che fu quello sedente in Roma.

Da uno scisma verificatosi nel 1908, nacque un secondo S.C., detto di “Piazza del Gesù”, che dal 1912 fu riconosciuto da molti SS.CC. del mondo in contrapposizione con quello detto di “Palazzo Giustiniani”. Il ventennio fascista, durante il quale ogni attività massonica in Italia fu proibita, eliminò di fatto il problema di quella atipica duplicazione tra la continuità storica e il possesso di riconoscimenti di varie Giurisdizioni.

La separazione tra le Giurisdizioni del Grande Oriente d’Italia e del S.C. fu sancita nel 1922. La Conferenza di Parigi dei SS.CC. del mondo, tenutasi nel 1929, sancì questo principio per tutti i SS. CC.

Alla ripresa delle attività massoniche, nel 1943, dopo il fallimento dei tentativi di riunificazione, coloro che possedevano il supremo Grado del RSAA, ricostituirono i due SS.CC. di “Palazzo Giustiniani” e di “Piazza del Gesù”.

Tra il 1960 e il 1973, le residue incomprensioni tra i due tronconi storici della Massoneria Italiana, si ricomposero e da allora, nonostante altri conati scismatici, risalenti in particolare al 1977, falliti grazie alla lealtà dei Fratelli Scozzesi d’Italia e alla saggezza dei SS.CC. del resto del mondo, il S.C. di “Palazzo Giustiniani” rappresenta la legittimità, la regolarità e l’esclusività territoriale sulla Giurisdizione Italiana.

 

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