Il ciclo lunare femminile
La Coppa Universale (Alfredo Di Prinzio)
Per secoli il potere dominante è stato detenuto dalle classi sacerdotali maschili, che hanno interdetto la donna dalle funzioni sacre. Questa discriminazione è stata esercitata, a mio avviso, per un’inconscia paura che l’uomo ha avuto nei confronti del ciclo lunare femminile e che ne rappresenta il Sacro potere. Quando si reputa sacro un particolare evento, si determina una condizione che porta con sé l’accettare le responsabilità che derivano dall’avvicinarsi ad esso e la volontà di sostenere quello che si è iniziato, per condurlo a buon fine con il dovuto rispetto e la necessaria serietà , in modo che la sacralità entri a far parte delle piccole cose di tutti i giorni. Rendere sacra la vita quotidiana, è perciò accordarle quella ritualità e quella ritmicità, atta a migliorarne la qualità stessa.
Imparare a “sacralizzare” la propria vita anche nelle azioni entrate nella routine di tutti i giorni, significa ricominciare ad apprezzare sé stessi, i propri gesti, le parole. Mettere a frutto le idee, equivale ad ottenere il potere, cioè valorizzare le proprie possibilità per la realizzazione di se stessi.
Ottenuta la capacità dell’espressione della volontà , è necessario indirizzarla e dirigerla per poterla usare in condizioni di giustizia. Usare questo potere, non transige da regole e precisi dettami ai quali non è permesso esimersi dal rispettarli, altrimenti si assiste al proprio fallimento.
La Venere di Laussel (Dordogna, Francia, circa 23.000 a.C.), trovata all’entrata di una grotta cerimoniale. Originariamente era dipinta in rosso, colore sacro del sangue e della vita. Nella mano destra regge un corno di bisonte a forma di falce di luna, con 13 segni incisi a simboleggiare i giorni della luna crescente e calante (più un giorno di luna piena e uno di luna nuova) ed i 13 mesi dell’anno lunare. La mano sinistra poggiata sul ventre indica la relazione fra il ciclo lunare e quello della fecondità femminile.
Il ciclo lunare è per la donna quello strumento che potrebbe permetterle di creare dai suoi pensieri, dalle sue idee e dalla sue volontà.
L’utero è l’organo nel quale, nel corpo della donna, si genera tale ciclo il cui passaggio attraverso la soglia verso l’esterno è un momento magico per riflettere, avere intuizioni, comprendere ed agire: è un momento di realizzazione. Utero significa bagnato, umido, proprio come la terra calda e umida dove si sviluppa e germoglia il seme. Per vedere la luce e risvegliarsi in essa, è necessario guardare nella propria oscurità e comprenderla. Tutto ci ò che è vivo, si genera, si trasforma e cresce nell’oscurità , dall’oscurità , per uscire alla luce.
Nelle leggende, la simbologia dell’utero è rappresentata come un vaso e nel mito del Graal, è il calice servito a raccogliere il sangue di Cristo morente sulla croce (quattro elementi), la ricerca del quale impegnava il cavaliere coraggioso, perché capace di trasmutare i vizi in virtù ed essere a tutti gli effetti denominato eroe, ovvero figlio di Era, la Madre Terra.
Nel ciclo lunare femminile, la luna ha dunque un’importanza rilevante, sia per la durata dello stesso, che per le variazioni degli stati d’umore (liquidi) a cui va soggetta la donna per sette giorni circa ogni mese, per buona parte della sua esistenza. Ogni donna dovrebbe ricominciare a prendere possesso delle potenzialità che in sé stessa racchiude, soprattutto durante la manifestazione del mestruo, per capire l’importanza del prezioso tesoro che non deve essere sprecato.
Il ciclo mensile è inoltre il mezzo che permette al calice che lo contiene, di purificarsi, pulirsi, e trarre il nutrimento necessario. Come tutti i fluidi che sono il veicolo per la trasmissione degli elementi in essi contenuti, anche quello che sgorga dall’utero, ha una specifica missione: manifestare all’esterno la rigenerazione femminile per la comprensione dell’importanza di definirsi donna e di esserlo nella sua totalit