LA MELATONINA

LA MELATONINA
di
Giuseppe Cecere
La melatonìna è un ormone prodotto dalla ghiandola pineale. Ricerche e studi effettuati su animali indicano che la melatonina aumenta la concentrazione dell ‘acido amminobutirrico e della serotonina nel Inesencefalo e nell’ipotalamo e l’attività del PIRIDOSSALCINASI, un enzima coinvolto nella sintesi dell ‘ acido amminobutirrico, della dopamina e della serotonina.
La melatonina è coinvolta nella inibizione dello sviluppo delle gonadi e nel controllo dell’estro mestruale. La melatonina è anche coinvolta nel cambio di colore della pelle. Il ritmo giornaliero della secrezione della melatonina si accentua nelle ore notturne ed influenza i ritmi del sonno.
Per il suo possibile ruolo nell’influenzare il ritmo circondiano, la melatonina è stata sperimentata nell’ alleviare l’ insonnia e i disordini causati dai cambiamenti del fuso orario.
La melatonina è studiata come trattamento per numerose patologie fra cui: jet-lag, disordini emotivi stagionali, depressione e cancro.
E’ stato anche dimostrato che l’ estratto polipeptidico pineale (che contiene un largo spettro di altri ormoni pineali a base proteica), inibisce lo sviluppo dell ‘ arteriosclerosi, riduce il livello di trigliceridi nel sangue, migliora l’ immunità cellulare, aumenta la durata della vita animale.
La ghiandola pineale funziona come un orologio biologico secernendo, di notte, melatonina (così come molti altri polipeptidi).
In normali persone giovani e in buono stato di salute, i livelli di melatonina raggiungono il massimo intorno alle due di notte mentre in persone più anziane ciò avviene un ‘ora più tardi. Inoltre la quantità massima di melatonina liberata nel circolo sanguigno di persone anziane è solo la metà di quella liberata in persone più giovani. I livelli di melatonina si abbassano durante il giorno. Al tramonto la diminuizione della luce influisce sui segnali neuronali che a loro volta stimolano la ghiandola pineale al rilascio di melatonina.
L’innalzamento del livello di melatonina continua per ore, raggiungendo, come abbiamo già sottolineato, il picco massimo nelle ore notturne, dopodiché diminuisce fino a raggiungere livelli minimi alla mattina. Il ritardo di rilascio di melatonina e la diminuizione di intensità sono manifestazione dei processi di invecchiamento.
[l rilascio di melatonina regola varie funzioni neuroendocrine.
Quando il tempo di rilascio della melatonina o l’intensità, sono variati (come avviene con la vecchiaia, lo stress, il jet-lag, o la sindrome di jet-lag artificiale), molte funzioni psicologiche e mentali sono fortemente colpite. L’abilità di pensare in modo lucido, ricordare fatti chiave e prendere importanti decisioni possono essere profondamente disturbati da questi sconvolgimenti dell ‘ orologio biologico.
Se queste sono le premesse quali possono essere gli usi della melatonina’?
La melatonina può essere utilizzata per alleviare i disturbi del jet-lag. Il jet-lag è un disturbo causato dalla desincronizzazione circondiana e in particolare dei cicli sonno – veglia come accade attraversando zone con differenti fusi orari. Il jet-lag è caratterizzato da fatica, insonnia, insonnia, mal di testa. La melatonina, assunta alla sera (considerando l’ora locale) è in grado di alleviare i sintomi del jet-lag. Allo stesso modo molte persone riposano bene dopo l’ Assunzione di melatonina per cui essa viene utilizzata per alleviare l’insonnia. I livelli di melatonina infatti, abbassati durante la notte, riducono la qualità del sonno per cui la melatonina può aiutare a ristabilire l ‘ equilibrio e regolare il proprio “orologio biologico
E’ altrettanto vero che se non si riposa bene l’ acutezza mentale subisce delle conseguenze e diminuisce fino a creare depressione e stanchezza. Ciò spiega l’uso della melatonina nel miglioramento delle performances mentali e sulla prontezza di soggetti che la assumono.
Dunque, la melatonina è importante nel regolare le funzioni cognitive. Queste ultime come è noto sono legate anche all ‘età. La mancanza di triptofano può causare insufficienza di melatonina di cui queste ultimo è il precursore, mancanza legata al ridotto metabolismo delle persone anziane.
Poiché la produzione e secrezione di melatonina diminuisce con il passare degli anni, molti ricercatori credono che essa può aiutare a prevenire i danni al cervello collegàti all ‘ età. Studi recenti hanno infatti ridotti livelli di melatonina in pazienti affetti da morbo di ALTZAINŒR rispetto a soggetti sani della stessa età. Non ci rimane, a questo punto, che esaminare quali sono i dosaggi della melatonina e come si somministra. Di solito i dosaggi variano da 0,1 mg a 200 mg. Il modo migliore di utilizzare la melatonina è di iniziare ad assumere 2 mg al giorno alle ore 10 di sera. Se si dovesse notare che pur riposando bene l’esigenza di dormire continua al mattino, sarebbe opportuno dimezzare la dose. Viceversa, in caso di nessun effetto induttore del sonno, occorre aumentare gradualmente la dose di 2 mg ogni sera fino al raggiungimento dell’effetto desiderato. Le differenze individuali di assorbimento e di metabolizzazione della melatonina possono spiegare le differenze di quantità e di tempo di rilascio della melatonina stessa, In commercio non ci sono specialità per cui le forme farmaceutiche di melatonina si devono acquistare in farmacia come galenico su prescrizione medica.
Gli sciocchi immaginano che le grosse dimensioni dei fenomeni sociali costituiscano un’ottima occasione per penetrare più addentro nell’anima umana; al contrario, dovrebbero capire che è calandosi nel profondo di un’individualità che avrebbero maggiori probabilità di comprendere quei fenomeni.
Marcel Proust

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