Squadra e Compasso
Fogli, disegni, appunti sul tavolo scomposti;
la squadra ed il compasso addormentati
ricordo di fatica.
La squadra aperta sui 90°
chiuso il compasso a zero
pareva inerte.
Disse la squadra: guardami compagno
io sono uguale sempre;
segno l’incrocio del discendente con ciò ch’è orizzontale
femina e maschio
eterno divenire.
Nessuno ha mai provato ad aprire i miei lati
rigidi
ho l’angolo perfetto…
Vibrò il compasso
senza dar sospetto;
fissò la punta di un suo braccio,
l’altro fece girare calmo:
si mosse da Oriente, passò da Nord ad Occidente
sostò un momento a Sud
si riportò ad Est da dove era partito.
Sereno guardò intorno e vide il cerchio ampio
(nel centro restò un punto segnato come luce)
ed alla squadra altera disse soltanto allora:
Tu resti ferma e statica, sei solo materia
Io sono immenso spirito
l’amore, l’universo.
Allora si abbracciarono e insieme disegnarono Cattedrali.
(Santi – Zammitti )