La Leggenda di Hiram Abiff |
La Bibbia ci
presenta Hiram Abiff come il massimo architetto del suo tempo. Nato a Tiro,
vi aveva edificato superbi palazzi, guadagnandosi l’ammirazione del sovrano,
che lo aveva colmato di doni e di onori. Quando questi seppe che il grande Salomone
voleva costruire un Tempio che sfidasse i secoli, lo mandò da lui.
Nessuno conosceva le regole e i segreti dell’arte meglio di Hiram,
nessuno meglio di lui sapeva legare e fondere i metalli, squadrare le pietre,
governare le maestranze.
Il re d’Israele, figlio di Davide e di Betsabea, gli mise a disposizione le
proprie ricchezze e Abiff fece affluire dai luoghi più remoti il
materiale da costruzione: piombo, bronzo, oro, argento, pietre di ogni forma e
colore, tronchi di quercia e di pino, fusti di papiro. Arruolò centinaia di
geometri e capimastri e trecentomila operai. Il cantiere si trasformò in un
gigantesco e pittoresco crogiolo d’idiomi, di razze, di fogge.
Su tutto e tutti vegliava Hiram. A un suo cenno, l’immensa officina si
metteva in moto, a un suo cenno si fermava. Per accelerare i lavori. egli aveva
diviso la sterminata massa di operai in apprendisti, compagni e maestri,
collocando i primi a destra, i secondi a sinistra, i terzi al centro.
A ciascun gruppo aveva dato una divisa e una parola d’ordine che, per nessun
motivo, pena il licenziamento, nessuno doveva svelare. La fabbrica era in perenne
fermento. Il Tempio diventava sempre più maestoso. Dentro e fuori la corte, il
re tesseva le lodi dell’architetto.
Ciò destò l’invidia di tre operai – Jubelas, Jubelos, Jubelum
– che, pur non avendo titoli né meriti, aspiravano al grado di maestri. Per
ottenerlo, ordirono una congiura contro Hiram. A mezzogiorno, mentre le
maestranze riposavano e l’architetto si ritirava nel Tempio a pregare, si
appostarono agli ingressi orientale, occidentale, meridionale.
Quando Abiff, finite le operazioni, s’avviò verso la porta sud, Jubelas
lo assalì e, minacciandolo con una livella, gli chiese la parola
d’ordine del grado superiore. L’architetto non gliela rivelò, e lui lo colpì
con questa alla gola. La vittima barcollò, ma riuscì a raggiungere la
porta occidentale.
Qui l’aspettava Jubelos, che gli fece la stessa richiesta. A un nuovo
rifiuto, il carpentiere brandì una squadra di ferro e colpì al petto
il gran maestro, che si trascinò fino all’ingresso orientale, dov’era
appostato Jubelum, il terzo congiurato, che con un maglio lo ferì
in mezzo alla fronte. Stavolta l’eroico Hiram stramazzò, portando
con sé nella tomba i segreti dell’arte.
Gli assassini trasferirono il cadavere in un luogo solitario del Libano
e lo seppellirono sommariamente. Piantarono quindi sulla fossa un ramo di acacia
e tornarono al cantiere.
La misteriosa scomparsa di Abiff gettò nel caos i trecentomila operai,
rimasti senza guida. Salomone, disperato, chiamò nove maestri e,
a gruppi di tre, li spedì alla ricerca del grande architetto. Dopo
estenuanti e infruttuose indagini, i nove rientrarono a corte e fecero al re i
loro rapporti. Uno disse che, attraversando il deserto del Libano, aveva
scorto su una piccola radura un ramo d’acacia, vi s’era appoggiato, ma
l’arbusto aveva ceduto. Il terreno sembrava rimosso di fresco, ma lì per lì lui
non ci aveva fatto caso. La comitiva venne immediatamente rispedita nel Libano,
e poco dopo tornò con il cadavere di Hiram, che ricevette esequie degne
di un sovrano.
La leggenda
di Hiram contiene e anticipa i fondamenti della composita simbologia massonica.
Gli arnesi di lavoro con cui i tre congiurati colpirono l’architetto di Tiro
diventeranno gli emblemi delle logge: la livella, di precisa
esecuzione; la squadra., di retta azione; il maglio,
di volitiva applicazione. Anche le parti del corpo dove Hiram fu ferito
si ripresenteranno nei riti iniziatori: la gola, simbolo della vita
materiale; il cuore, dell’anima; la fronte, dell’intelligenza.
I tre omicidi a loro volta riprodurranno la menzogna, l’ignoranza,
l’ambizione.
La Leggenda di Hiram cominciò a diffondersi non prima del 1723
fra le logge, che rivendicavano una discendenza diretta dai costruttori del Tempio
di Salomone.
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{29-10-2001}