RITUALE EMULETION – RITO FUNEBRE

Rituale Emulation:  Il Rito Funebre

 É un rituale particolare rappresentante la forma abbreviata della “Emulation Lodge of Improvement” di Londra, applicato ai Gradi Simbolici della Massoneria. La prima Loggia di Miglioramento era formata da soli Maestri, e si costituì nel 1823. Suo scopo era di insegnare il preciso Rituale approvato nel 1816 dalla Gran Loggia Unita d’Inghilterra. Principio base del sistema era che nessuno avesse il diritto di alterare o modificare, sia nel testo che nelle usanze, questo particolare Rituale. Questa particolare Loggia d’Istruzione cessò di esistere allorché venne raggiunta la piena unificazione dei Rituali in uso, affidando il compito di diffondere il R.E. alle singole Logge d’Istruzione. La più importante Loggia d’Istruzione inglese si riunisce attualmente ogni venerdì alla Freemason’s Hall di Londra, ed i Lavori sono condotti in Primo Grado per consentire l’accesso a tutti i Fratelli Massoni. Dal 1830 ha sostituito le originali istruzioni rituali-simboliche con la prova dei vari rituali, rappresentandone ogni porzione in modo superlativo, e mettendo in tale compito tanto impegno e rigore da diventare il punto di riferimento di tutti i Fratelli ritualisti del mondo. Il suo sistema, definito “Emulation Working”, è universalmente considerato assai prossimo alle procedure più antiche della Massoneria speculativa. La ritualità Emulation è stata autorizzata dal Grande Oriente d’Italia nel 1972, per essere poi adottata da alcune Logge italiane in sostituzione del rituale ufficiale. Nel R.E. l’Oratore viene sostituito dal Fratello Cappellano (Chaplain) che ha il compito di leggere la preghiera invocatoria prima dell’apertura dei Lavori, che vengono poi dallo stesso conclusi con una preghiera di ringraziamento. Il R.E. nel Grado di Compagno dà una particolare descrizione della Geometria, che da sola chiarisce lo spirito che lo anima: “La Geometria, la prima e la più nobile delle scienze, è la base sulla quale si erge la sovrastruttura della Massoneria. Mediante la Geometria possiamo curiosamente seguire il corso della natura attraverso i suoi vari meandri, fino ai suoi più nascosti recessi. Mediante essa, possiamo scoprire la potenza, la saggezza e la bontà del Grande Geometra dell’Universo, e guardare con sorprendente diletto le belle proporzioni che connettono ed aggraziano questo vasto meccanismo”.

Rituale dei Lavori Funebri:

Y Preparazione:

1) Pareti del Tempio: Appendere un drappo nero sotto i simboli del Delta Luminoso, del Sole e della Luna, nonché alle pareti settentrionale e meridionale. Sulle ultime due sono rappresentati, rispettivamente, i simboli zodiacali dei Gemelli e del Leone, e quelli della Bilancia e dell’Acquario, per indicare che la morte miete gli uomini in qualunque stagione.

2) Leggio del Maestro Venerabile: Disporvi in modo visibile un triplo incensiere con i simboli dello Zolfo, del Sale e del Mercurio.

3) Centro del Tempio: Sistemare un tavolino davanti all’Ara, ricoprirlo con un drappo nero, sistemare sul tavolo una bara avvolta in un drappo nero con frange in oro sui fianchi, il capo verso Occidente. Sulla bara appoggiare un grembiule da Maestro, un paio di guanti bianchi ed un ramoscello d’Acacia. Ai piedi Squadra e Compasso in posizione da Maestro Massone. Sul pavimento, ai quattro lati del tavolo, porre i quadretti del Fuoco (Est), della terra (Sud), dell’Aria (Ovest) e dell’Acqua (Nord). I tre candelabri a stelo lungo vanno posti attorno alla bara. Su un tavolino ricoperto da un drappo nero e posto davanti all’ingresso al Tempio, saranno disposti tanti ramoscelli d’Acacia quanti sono i Fratelli presenti. Nei pressi del Copritore Interno saranno disposte tante rose rosse quanti sono le Sorelle e gli ospiti partecipanti alla cerimonia. Approntare la diffusione della “Maurerisches Trauermusik” di W.A. Mozart. Per il termine della Cerimonia preparare invece l’inno alla Gioia dalla “Nona Sinfonia” di Beethoven. I Fratelli indossano il grembiule “a Lutto” ed i guanti. Accedere in modo informale, senza squadrare il Tempio.

Y La Cerimonia:

…omossis….

M.V.: Fratelli miei, poiché la notizia di questa scomparsa non tocca solo i cuori dei liberi Muratori, ma anche quelli di coloro che lo amavano e lo stimavano, uniamoci a quanti gli furono più vicini durante la vita terrena, affinché, insieme a loro, si possa rendere un ancor più degno omaggio alla sua memoria. (· ) Fratelli, in piedi ed all’Ordine. A\ G\ D\ G\ A\ D\ U\ , in nome della Massoneria Universale, sotto gli auspici del Grande Oriente d’Italia, per i poteri a me conferiti, dichiaro sospesi i Lavori in grado di Apprendista di questa Rispettabile Loggia (nome) N° (numero) all’Oriente di (nome). La Cerimonia Funebre prosegue in modo informale. A voi, Fratello 1° Sorvegliante.

– 1° Sorv.: (Accompagnato dal Fratello M.d.C. va all’Ara e, procedendo come per l’apertura, stacca Squadra e Compasso: ritorna poi al proprio posto).

– M.V.: Fratelli, sedete. M.d.C., provvedete ad introdurre nel Tempio i parenti e gli amici, ammessi a partecipare ai Lavori Funebri dell’Officina. – M.d.C.: (Esegue) (I Fratelli Apprendisti e Compagni lasciano liberi i loro posti, sistemandosi nella seconda fila delle Colonne. Da notare che dal momento in cui entrano gli ospiti, tutti i Fratelli debbono scrupolosamente evitare di porsi all’Ordine, dato che i lavori sono stati sospesi per consentire l’accesso dei profani. Il M.c.C. rientra accompagnando prima i parenti più stretti, poi amici ed ospiti: li fa accomodare nella prima fila delle Colonne di settentrione e di Meridione, quindi ritorna al proprio posto).

– M.V.: Carissime Sorelle, cari Ospiti, quest’Assemblea massonica si è qui riunita per stringersi simbolicamente attorno alle spoglie mortali del suo compianto Fratello (nome). Noi lo amavamo quanto voi, poiché il legame fraterno che ci univa a lui, sebbene di natura puramente spirituale, non è meno indissolubile di quello del sangue. Procediamo dunque nel nostro Rito di affetto e di rimembranza. (· )

– 1° Sorv.: (· )

– 2° Sorv.: (· )

– M.V.: Fratelli, in piedi. Grande Architetto dell’Universo, Sorgente inesauribile di Perfezione, nella cui Saggezza infiniti mondi sono racchiusi. Intelligenza Mirabile e Segreta, da cui tutte le cose manifeste ed immanifeste hanno avuto origine. Per Te le tenebre e la Luce non sono che Uno, e per te non vi è oscurità alcuna. Artefice di Misericordia e di Giustizia, che ogni cosa plasmi e trasformi, accogli il nostro carissimo Fratello (nome) nella tua Gloria, affinché possa eternamente vivere in Te, così come serenamente è vissuto tra noi. Possa la sua morte insegnarci a morire, possa la sua memoria mantenerci costanti nella rettitudine e nel dovere. Fratelli, rendiamo il pietoso ufficio alla memoria del caro estinto. Fratelli all’Oriente, vi prego di seguirmi. (Scende dall’Oriente, accompagnato dai fratelli che vi siedono. Si avvicina al tumulo, deponendovi un ramoscello d’Acacia) Quest’Acacia, che un giorno segnò il luogo della sepoltura di un Maestro e di un Martire, è per noi simbolo della certezza nell’Immortalità. Fiorisca sempre nell’eterna primavera del giardino dell’Eden.

– Music.: (Esegue il brano musicale funebre di Mozart) (I Fratelli provenienti dall’Oriente depongono a loro volta un ramo d’Acacia sulla bara: seguono poi il M.V., che compie un lento pellegrinaggio in senso orario attorno al catafalco. Ritornano poi tutti al loro posto all’Oriente).

– M.d.C.: (Munito del bastone rituale, si porta tra le Colonne).

– 1° Sorv.: Fratelli della Colonna del Meridione, sotto la guida del M.d.C. vi prego di seguirmi. (Il M.d.C. guida il secondo pellegrinaggio, compiuto come il primo in senso orario. Il M.d.C. porge ad ogni fratello un ramo d’Acacia che viene poi deposto sulla bara. Quando ogni fratello ha ripreso il proprio posto a Meridione …).

– 2° Sorv: Fratelli della Colonna del Settentrione, vi prego di seguirmi. A te, M.d.C. (Il M.d.C. guida il terzo pellegrinaggio, eseguito come i precedenti, con la deposizione di un ramo d’acacia sulla bara da parte di ogni Fratello. Quando tutti hanno ripreso i propri posti:).

Music.: (Sfumare la musica fino ad escluderla).

– M.V.: (Accende la triplice incensiera, quindi:). Che la memoria del nostro Fratello (nome) ci ritorni sempre alla mente come un dolce e soave ricordo. Alla presenza dei tetri simboli di questo nostro Tempio, e del lugubre silenzio che ci circonda, ricordiamoci Fratelli che è soltanto dal dissolvimento della materia che nascono profumi e bellezze della vita. Infatti la Morte altro non è che l’Iniziazione ai Misteri di una seconda vita, perché nulla si disperde e si estingue. M.d.C., vogliate provvedere a distribuire fronde di Acacia ai famigliari ed agli amici del defunto, e condurli in pellegrinaggio attorno al tumulo.

– M.d.C.: (Distribuisce i rami d’Acacia, precedendo poi i profani in un lentissimo pellegrinaggio attorno al cenotafio, su cui vengono sparse le fronde. Riaccompagna infine gli ospiti al loro posto).

– M.V.: (· ) Fratelli, in piedi. Forza immensa che regoli e muovi l’Universo, accogli nel tuo grembo i quattro Elementi che formarono il nostro Fratello. Fa che la sua memoria e l’esempio della sua virtù parlino costantemente al nostro cuore, e ci conducano, con assiduo Lavoro, alla ricerca della Verità e della vera Luce. Fratello Oratore, a voi la parola.

– Oratore: (Commemora il Fratello estinto, ricordandone la figura esemplare. Al termine del suo intervento).

M.V.: Fratelli 1° e 2° Sorvegliante, annunciate ai Fratelli delle vostre Colonne che se qualcuno desidera portare una particolare testimonianza sulle virtù del nostro Fratello (nome), la parola è concessa.

– 1° Sorv.: Fratelli alla Colonna del Meridione, se qualcuno di voi desidera portare una particolare testimonianza sulle virtù del nostro Fratello (nome), la parola è concessa.

– 2° Sorv.: Fratelli alla Colonna del Settentrione, se qualcuno di voi desidera portare una particolare testimonianza sulle virtù del nostro Fratello (nome), la parola è concessa.

– M.V.: (Terminati tutti gli interventi, commemora egli stesso il Fratello. Al termine) (· ) Fratelli, in piedi. Alla presenza di questi emblemi del nostro dolore, sotto queste volte funeree testimoni muti del nostro sconforto, dinanzi a questi simboli di Morte, ogni pensiero egoistico ed ogni risentimento dev’essere bandito dai nostri cuori. Vi invito dunque a dimenticare ogni possibile offesa subìta. La pace e la concordia regnino sempre tra noi. Non si pensi che alla realizzazione della grande Opera ed all’Universalità Muratoria. Non dimentichiamo mai il precetto fondamentale: “Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te, e fa agli altri quanto desideresti per te medesimo”. (Rivolto alfine ai profani ospiti). Grazie, Signore e Signori. Vi ringrazio per aver voluto unirvi a noi nella celebrazione del nostro Rito Funebre. Fratello M.d.C., vogliate guidare i nostri ospiti nella sala dei Passi Perduti.

– M.d.C.: (Esegue).

…omissis…

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