ORAZIONE FUNEBRE PER IL FR.’. LORENO CINI

Orazione funebre per il Fr.’. Loreno Cini 

(M.  C.)

           E’ questo un momento intriso di viva commozione, soprattutto per quei Fratelli che nella loggia Guerrazzi hanno potuto conoscere direttamente il  Fratello Loreno.

           Un  Fratello discreto, riservato, mai inopportuno: lavorare con lui è stato molto positivo e ci ha arricchito dentro, anche se negli ultimi anni la sua attività lavorativa l’aveva allontanato dalla nostra zona.

           Si era trasferito a Napoli, ma in lui l’attaccamento all’Istituzione e alla Loggia Guerrazzi non sono mai venuti meno.

           Egli continua ad essere fra noi, il suo ricordo troppo recente non si spegnerà tanto facilmente, soprattutto in quei Fratelli che come lui vantano più anni di anzianità massonica e l’hanno potuto conoscere più profondamente.

           Già, perché il Fratello Loreno era da  molti anni che apparteneva alla Massoneria, era, da molto, che aveva incominciato fruttuosamente il suo cammino iniziatico. E’ stata la sua una presenza da non dimenticare ed è per questo che vorrei inviargli una semplice lettera, da Fratello a Fratello.

Caro Loreno,

           siamo tornati da poco dalla cerimonia in cui insieme a tanti Fratelli e tanta, tanta gente ti abbiamo accompagnato nel tuo ultimo viaggio. Siamo veramente soddisfatti delle cose che tu ci hai insegnato, anche con la tua riservatezza e siamo fieri di averti avuto come Fratello fra queste colonne, vicino a noi.

           Il tuo lavoro massonico è stato utilissimo, non mancherà occasione per valorizzarlo e trasmetterlo ai Fratelli che sono incamminati sulla stessa via iniziatica. Il successo che hai raccolto nel tuo perfezionamento e nella ricerca della Vera Luce non passeranno inosservati: la corsa continua e ti ringraziamo di ciò che ci hai offerto in dono.

          Ti siamo vicini ancora, come quindici giorni fa quando alcuni di noi ti vennero a trovare all’ospedale a Napoli e tu parlavi con loro di programmi futuri e di progetti.

           Evitavi di parlare di morte e con una certa tranquillità evidenziavi solo la contentezza di aver rivisto i tuoi Fratelli di sempre che neppure la lontananza aveva sminuito nei sentimenti.

           Il tuo ultimo viaggio terreno ora è compiuto, un male inguaribile ti ha stroncato, ma tu continui ad essere qui con noi. Puoi esserne certo. E da Fratelli, anche se tu non hai potuto ripeterlo direttamente in questi giorni, sapevamo benissimo quanto tu fossi attaccato a noi e ai tuoi figli Andrea ed Eleonora.

           Negli anni scorsi, anche prima che la morte prendesse tua moglie, non passava occasione, quale triste presagio, in cui tu non ci ricordassi di questi tuoi due giovani figli e del loro futuro.

           Intanto avrai notato come nel giorno del tuo ultimo viaggio essi siano stati bravissimi e ne puoi andare fiero e da parte nostra ti promettiamo di adottarli moralmente e che cercheremo in ogni modo di farli sentire soli il meno possibile, in ogni loro esigenza.

           Lo sai bene che è questa, Fratello Loreno, la solidarietà in cui crediamo, è questa la solidarietà che privilegiamo. Stanne certo!

           Purtroppo non possiamo ridare loro la tua preziosa e amata presenza: siamo convinti che soffriranno molto e mancherai loro molto… e manchi già tanto anche a noi.

           Ti salutiamo fraternamente, ciao Loreno.

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