NULLO E INEFFICACE

NULLO E INEFFICACE

Lo zero investì la USS Yorktown come un siluro.

Il 21 settembre 1997, in navigazione al largo della Virginia, l’incrociatore lanciamissili da un miliardo di dollari si arrestò sussulto: in con un avaria, la nave rimase immobile.

I vascelli da guerra sono progettati per resistere all’impatto di una torpedine o all’esplosione di una mina, ma benché la Yorktown fosse adeguatamente corazzata nei confronti delle armi convenzionali, nessuno aveva pensato a proteggerla contro lo zero. Fu un grave errore.

I calcolatori di bordo erano stati appena aggiornati con nuovo software per il governo dei motori, e della bomba a tempo che vi si annidava – uno zero da rimuovere in fase di installazione — i tecnici, malauguratamente, non si erano accorti. Per qualche ragione lo zero fu trascurato e restò dov’era, celato nei meandri del codice, per manifestarsi però non appena un’istruzione lo richiamò in memoria… mandando   in blocco il programma. Nel momento stesso in cui il sistema di calcolo della Yorktown cercò di dividere per zero, 80000 cavalli vapore si resero inservibili, e ci vollero quasi tre ore per collegare ai motori i comandi di emergenza, consentendo così alla nave di arrancare in porto. I tecnici impiegarono due giorni per sbarazzarsi dello zero, riparare il sistema di propulsione e rimettere il vascello in assetto di combattimento.

Nessun altro numero può causare altrettanto danno.

Malfunzionamento informatici come quello che folgorò la Yorktown non danno che una pallida idea del potere dello zero. Intere culture hanno eretto baluardi contro di lui e sistemi filosofici sono crollati sotto la sua azione, poiché lo zero è diverso dagli altri numeri: consente di spingere lo sguardo sull’ineffabile e sull’infinito. Per questo motivo è stato temuto e odiato, e anche posto fuorilegge.

Questo libro narra la storia dello zero, dalla nascita, in tempi remoti, fino alla sua crescita e sviluppo in Oriente, alla lotta per l’accettazione in Europa, all’ascesa in Occidente, e all’onnipresente minaccia nei confronti della fisica moderna. Narra la storia di coloro che si batterono per il significato da dare al numero misterioso, degli eruditi, dei mistici, degli uomini di scienza  e di fede che cercarono ognuno di comprendere lo zero. La storia dei tentativi, vani e talvolta violenti, fatti in Occidente per isolare quel concetto venuto dall’Est. La storia, infine, dei paradossi sollevati da un numero in apparenza innocente: veri rompicapo anche per i più brillanti ingegni contemporanei, che minacciano di smantellare l’impalcatura stessa del pensiero scientifico.

Lo zero è così potente perché è l’a/ter ego dell’infinito. I due sono eguali e opposti, yir e yang; sono paradossali e inquietanti entrambi. I maggiori interrogativi della scienza e della fede riguardano l’assenza o l’eternità dell’essere, il nulla e il tutto, lo zero e l’infinito. I conflitti  d’idee riguardanti lo zero hanno scosso alle fondamenta filosofia, scienza, matematica e religione, al punto tale che alla base di ogni rivolgimento si trova uno zero, e con lui l’infinito.

Lo zero costituì il nocciolo dello scontro tra Oriente e Occidente.

Lo zero fu al centro della contesa tra religione e scienza. Lo zero è divenuto il linguaggio della natura e il principale strumento matematico. E le più profonde questioni della fisica, dal cuore tenebroso di un buco nero allo sprazzo sfolgorante del Big Bang, non sono che tentativi per averne ragione.

Ma per tutto il corso della propria esistenza, e a dispetto di ripulse  e proscrizione, lo zero ha costantemente trionfato sugli oppositori.

Mentre il genere umano non poté mai costringerlo a conformarsi a questa o quella filosofia, fu viceversa lui a plasmare la visione che gli uomini hanno dell’Universo e, quindi, di Dio.

PREFAZIONE AL VOLUME “ZERO la storia di una idea pericolosa”

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