IL FINE MASSONICO

IL FINE MASSONICO

Del  FR.’. F.  M.

Va premesso che intorno alla Massoneria circolano ancora oggi un’infinità di false notizie generate dall’ignoranza e, purtroppo, anche da coloro che, per particolari interessi, hanno inteso mettere in cattiva luce l’Ordine ed i suoi iscritti.

In realtà il fine massonico rappresenta il massimo ideale dell’umanità ed in virtù dell’insegnamento tramandatoci dai Grandi Iniziati ancora oggi esso è il faro della spiritualità.

Nessuna dottrina, nessuna filosofia — malgrado le dure lotte scatenate contro la Libera Muratoria — sono mai riuscite ad offuscare la sua luce, a deviare o ad infrangere il fine dell’Ordine Massonico.

Ciò conferma la validità dei suoi princìpi per il passato, per il presente e per l’avvenire.

La Libera Muratoria ha attraversato epoche oscure e tristi, ma, malgrado la decadenza, il materialismo e le lotte incruente, essa si è palesata sempre più viva, sempre più forte e non ha mai spento per un solo istante la fiaccola della spiritualità nel mondo.

Trascrivo quanto è detto nelle « NUOVE E SEGRETE COSTITUZIONI DELLA ANTICHISSIMA E VENERABILISSIMA SOCIETA’» promulgate nel 1786 da Federico il Grande di Prussia:

«Questa Istituzione Universale, le cui origini risalgono alla culla della Società umana, è pura nei suoi dogmi e nella sua dottrina: è saggia, prudente e morale nei suoi insegnamenti, nella nei pratica, propositi e nei mezzi: la raccomandano specialmente il fine filosofico e umanitario che si propone. Ha per oggetto l’Armonia, la Fortuna, il Progresso e il Benessere della Famiglia umana in generale e di ogni uomo individualmente. Con tali princìpi è suo dovere lavorare senza posa e con fermezza fino a raggiungere questo fine unico che si riconosce degno di essa ».

Nella prefazione contenuta negli STATUTI GENERALI editi a Napoli nel 1820 così è scritto: «Quella unione di uomini saggi e virtuosi, che, significato, si con allegorico appella ordinariamente “ Società dei Liberi Muratori ” è stata in ogni tempo considerata come il santuario dei buoni costumi, l’asilo della innocenza, la scuola della virtù, il Tempio della filantropia. Essa ha per principio la esistenza di un Dio, che adora e rispetta sotto il convenuto titolo di Grande Architetto dell’Universo: ha per fine il perfezionamento del cuore umano; e si pro- pone, quale mezzo necessario per ottenere questo fine, l’esercizio e la pratica della virtù. Lo stesso nome di Società dei Liberi Muratori, la quale è di sua natura eminentemente umanitaria, chiaramente indica che essa è incessantemente occupata ad erigere e fabbricare templi alla virtù e scavare prigioni al vizio ».

Ed ecco il testo della « DICHIARAZIONE DEI PRINCIPI approvata dal Convento dei Supremi Consigli Confederati riuniti a Losanna nel settembre 1875 »:

«La Massoneria proclama, come ha proclamato sin dalla sua origine, l’esistenza di un principio creatore sotto il nome di Grande Architetto dell’Universo.

«Essa non impone alcun limite alla ricerca della verità, ed è per garantire a tutti questa libertà che esige da tutti la tolleranza. «La Massoneria è dunque aperta a tutti gli uomini di tutte le nazionalità, di tutte le razze, di tutte le credenze.

«Essa interdice nelle sue Officine ogni discussione politica e religiosa; accoglie qualunque profano senza preoccuparsi di conoscere                                                         quali siano le sue opinioni politiche e religiose, purché sia libero e di buoni costumi.

«La Massoneria ha per scopo di lottare contro l’ignoranza sotto tutte le forme; è una scuola scambievole, il cui programma si riassume in questi punti: obbedire alle leggi del proprio paese, vivere secondo l’onore, praticare la giustizia, amare i propri simili, lavorare senza posa al bene dell’umanità e perseguire la sua emancipazione progressiva e pacifica. « Ecco ciò che la Massoneria adotta e vuol far adottare a coloro che hanno il desiderio di appartenere alla famiglia massonica.

«Ma a fianco di questa dichiarazione di princìpi, il Convento ha bisogno di proclamare le dottrine sulle quali la Massoneria si appoggia; esso vuole che tutti le conoscano.

«Per innalzare l’uomo ai suoi propri occhi, per renderlo degno «della missione sulla terra, la Massoneria pone come principio che il Creatore supremo ha dato all’uomo, come il bene più prezioso, la libertà; la libertà, patrimonio dell’umanità tutta intera, raggio così luminoso che nessun potere ha il diritto di spegnere o di offuscare e che è la fonte di ogni sentimento di onore e di dignità.

«Dalla preparazione al primo grado fino al grado più elevato conferimento del della Massoneria Scozzese, la prima condizione, senza la quale nulla è accordato all’aspirante, è una reputazione d’onore e di probità indiscussa.

«Agli uomini per i quali la religione è la consolazione suprema, la Massoneria dice: “ Coltivate la vostra religione senza ostacolo, seguite le aspirazioni della vostra coscienza ”. La Massoneria non è una religione, non è un culto; benché persegua l’istruzione laica, la sua religione riposa tutta intera su questa bella massima: “ Ama il tuo prossimo ”.

«A coloro che temono con tanta ragione i dissensi politici, la Massoneria dice: “Io proscrivo dalle mie riunioni ogni discussione, ogni dibattito politico; sii per la tua Patria un servitore fedele e devoto, non avrai alcun conto da renderci. L’amore per la Patria d’altra parte, si accorda molto bene con la pratica di tutte le virtù! ” ».

È naturale quindi che l’ORDINE DEGLI ANTICHI LIBERI ACCETTATI MASSONI appartenga alla classe degli Ordini Cavallereschi. Lo sancisce l’art. 1 degli Statuti Generali medesimi e precisa che esso «ha per fine il perfezionamento degli uomini ».

La Massoneria è il legame che unisce uomini eletti (Iniziati) di tutte le razze, di tendenze religiose e politiche differenti, sparsi su tutta la superficie della terra; che attraverso il perfezionamento interiore dei singoli adepti, la pratica della virtù e la lotta al vizio, tende al perfezionamento, al bene ed al progresso dell’umanità; che ha per fine ultimo la visione di un mondo libero e pacifico.

Quanto alla proclamata esistenza di un principio creatore sotto il nome di Grande Architetto dell’Universo, richiamo ciò che dice Adolfo. Vaillant ne «I tre gradi della Libera Muratoria », Ed. Dott. G. Bolla – Milano, 1959: «…e il dogma della esistenza di un solo Dio, sotto il nome di Grande Architetto dell’Universo, come quello dell’immortalità dell’anima, sono rivelati all’iniziato come i punti culminanti di una dottrina insegnata, riconosciuta e santificata dall’umanità tutta intera».

Qualunque sia il nome che ogni singolo uomo attribuisce al suo Dio, egli lo ritroverà in quello di Grande Architetto dell’Universo prescelto dalla Libera Muratoria. Basti citare San ‘Paolo (« Epistola agli Ebrei», II, 11): «Colui che è l’architetto e il creatore di tutte le cose è Dio ».

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