I pensieri di un Apprendista Massone
di R. D.
Al fondo dell’esistenza umana c’è il senso dell’angoscia: la sorte non permette di conoscere nulla del domani, e la speranza, che pure tutti nutre, tutti travia. Si vive e si opera ignari di tutto.
In questa nostra vita terrena certo è perduto quell’uomo che insegue solamente la gloria e i beni materiali. Questo tipo d’uomo agisce come in un universo vuoto, in un attonito presente, senza passato che consoli e senza futuro che guidi.
Questa visione tipica della cultura ionica, ma profondamente attuale, può essere superata solo con la fede nell’aldilà, vale a dire in una Potenza Suprema che per la Libera Massoneria è rappresentata dal Grande Architetto dell’Universo.
L’uomo moderno può salvarsi solo quando egli sappia essere se stesso e scendere in se stesso. Questa verità è stata luminosamente enunciata più volte nella letteratura greca «o nobilmente vivere o nobilmente morire uomo bennato deve!»; «è da uomo nobile sopportare nobilmente ogni cosa» (Sofocle) e ripetuta e resa viva nel gesto dell’eroe di ogni tempo che non conosce riposi e sdegna compromessi.
I principi essenziali della Massoneria si compendiano in due massime che racchiudono compiutamente il nostro pensiero: conosci te stesso ed ama il prossimo tuo come te stesso. L’amore verso il prossimo deve costituire lo scopo della nostra missione per poter realizzare quell’ideale di Pace, Amore e Fratellanza che è alla base della concezione massonica.