Il posto del Secondo Sorvegliante
di Giovanni De Paoli
Da tutto quanto si trova all’interno di un Tempio Massonico: dai Simboli, dall’arredamento, dalla disposizione dei posti dei Fratelli, dei Dignitari ed Ufficiali, dall’«abito» che essi indossano, nonché dalle varie cerimonie rituali che in esso si compiono, deriva l’immagine globale di un microcosmo, tramandatoci dall’antica tradizione latomistica.
Anche in questo particolare aspetto della Libera Muratoria si trovano tracce evidenti del passaggio dalla «Loggia» dei Liberi Muratori operativi, addetti anche materialmente alla costruzione di un tempio o di un edificio civile, a quella degli Accettati, i quali — insieme ai primi — raccolsero pure questo particolare filone della precedente esperienza libero-muratoria, sia pure adattandolo alle esigenze speculative.
L’esperienza tradizionale trasmessa agli Accettati risponde, anzitutto, al concetto che il Tempio è un Universo completo e che deve, quindi, esistere un Tempio universale, idealmente identico in tutte le Logge sparse per il Mondo. Ma tale concezione unitaria ed universale non resse a lungo e, già nella seconda metà del secolo XVIII°il sorgere di molteplici sistemi rituali generava non poca confusione facendo deviare l’Istituzione verso una certa eterodossia e facendole obliare in parte anche il concetto di universalità.
Lungo e difficile è stato il ritorno verso l’ortodossia che — ai giorni nostri — sembra riacquisita almeno nelle sue linee principali. Tuttavia nella Comunione italiana alcune questioni restano da chiarire, fra le quali il posto ove va collocato lo scanno del 2° Sorvegliante.
Di tale particolare questione intendiamo occuparci nel presente lavoro.
Prima del 1969, anno in cui entrò in vigore il rituale in atto utilizzato, in varie Logge, secondo l’uso locale italiano, gli scanni dei due Sorveglianti erano collocati rispettivamente accanto alle Colonne «B» e «J», poste ad occidente, ai due lati della Porta del Tempio. Tale collocazione risulta, oltre che da antiche stampe, anche dalla fotografia del Tempio Massimo di Palazzo Giustiniani, riportata in appendice dal volume di Ulisse Bacci «Il libro del Massone Italiano» ed ancora dalle fotografie inserite in alcuni numeri della nostra rivista.
Tale tradizionale collocazione esiste anche nei Templi di molte Massonerie continentali (Olanda, Svizzera, Austria, parte della Germania e della Francia) e d’oltre Oceano (U. 5. A., Argentina ed altre), eccetto — a quel che ci risulta — in quelli della Gran Loggia Unita d’Inghilterra e della Gran Loggia di Scozia (dove venne modificata a seguito del compromesso per la riunificazione fra Antichi e Moderni nel 1813), mentre è stata mantenuta in quelli della Gran Loggia d’Irlanda.
Nel rituale citato, usato dal 1969 in Italia, la pianta del Tempio viene proposta come nel rituale della Gran Loggia Unita d’Inghilterra, cioè con la Porta posta al lato estremo dell’occidente, lo scanno del 1° Sorvegliante al centro dell’Occidentee quello del 2° Sorvegliante al centro della Colonna del Meridione.
Perché tale collocazione?
Vediamo, in proposito, cosa dicono i maggiori studiosi di Simbologia Massonica:
Anzitutto Ulisse Bacci, situa gli scanni del 1° e 2° Sorvegliante rispettivamente accanto alle Colonne «B» e «J» ~.
Oswald Wirth scrive: «La Colonna del Sud è bianca, vicino ad «essa siede il 2° Sorvegliante che la Perpendicolare decora»
Più preciso ed esauriente è Umberto Gorel Porciatti nella descrizione del Tempio Massonico.
Egli scrive: «avanti alla Colonna «J» o Colonna del Sud, è un seggio sopraelevato di un solo gradino, con antistante altare, destinato al 2° Sorvegliante (in talune Logge, il 2° Sorvegliante ha il proprio posto verso il centro della parete destra, cioè alla parete di mezzogiorno)» . E più avanti, precisa: «i due Sorveglianti in origine sedevano (come siedono tuttora in certe Logge) di fianco alle due Colonne poiché uno dei principali loro uffici è il controllo dei Fratelli che, come una volta, dovrebbe effettuarsi al loro ingresso nel Tempio…. Attualmente, in ottemperanza a quanto stabilito dal Convento dei Supremi Consigli, tenutosi a Losanna nel 1875, il 2° Sorvegliante deve sedere al centro della Colonna Sud» .
Non riteniamo plausibile quanto riferisce il Gorel Porciatti, poiché un Convento di organismi rituali non può certo interferire sulla ritualità delle Logge Azzurre, senza ledere il principio della sovranità di dette Logge, principio che è di carattere universale e fondamentale.
Nei «Quaderni di Simbologia Muratoria» , l’Autore — per quanto riguarda la collocazione fisica dei Dignitari ed Ufficiali di Loggia — rimanda a quanto è raffigurato nello schema a pag. 9 del Rituale in uso. Tuttavia in tali quaderni (fig. 1 pag. 40) la collocazione dei Dignitari ed Ufficiali di Loggia, rispetto ai 12 segni zodiacali, e quella analogica degli stessi (fig. 2 pag. 41) è prevista con lo scanno del 2° Sorvegliante situato ad Occidente accanto alla colonna «J».
L’Autore avverte che non bisogna confondere la collocazione fisica ed effettiva dei 12 Dignitari e Ufficiale con la collocazione interiore, ma non ne spiega il motivo.
Jules Boucher esamina la questione sotto molteplici aspetti, dandone le relative spiegazioni.
Secondo la collocazione, in relazione all’albero Sefirotico, il 1° Sorvegliante si trova a sinistra entrando nel Tempio ed il 2° Sorvegliante a destra.
Anche secondo il simbolismo planetario astrologico i due Sorveglianti assumono la medesima collocazione. Infatti i Dignitari e gli Ufficiali, così definiti, si pongono perfettamente ai vertici di una stella a sei punte o Sigillo di Salomone.
Il Maestro Venerabile ed i due Sorveglianti che dirigono la Loggia formano il Triangolo ascendente, mentre l’Oratore, il Segretario ed il Copritore, che organizzano la Loggia, formano il Triangolo discendente.
Si possono anche distribuire i primi cinque Dignitari ed Ufficiali sui vertici di un Pentagramma o Stella Fiammeggiante.
Aggiunge il Boucher che «viene adottato lo schema sefirotico (Fig. 1) per le Logge abbastanza numerose e lo schema pentagrammatico (Fig. 2) per quelle che lo sono meno e che non hanno la necessità di nominare un Copritore».
Per quanto riteniamo che una Loggia non possa fare a meno del Copritore interno, tuttavia entrambi gli schemi non modificano il posto di Dignitari ed Ufficiali, lasciando che differisca, soltanto, il numero di questi.
Nel rituale inglese — precisa il Boucher — il 2° Sorvegliante si trova posto al centro della Colonna del Meridione e ciò in forza di un particolare schema: quello di un uomo disteso supino nel Tempio, la testa rivolta ad Oriente corrisponde al Maestro Venerabile, le braccia al Cappellano (Oratore) ed al Segretario.
Il 2° Sorvegliante occupa il posto del cuore, mentre il 1° Sorvegliante quello del sesso (la forza).
Per quanto riguarda quest’ultimo schema, il Boucher non dà alcuna spiegazione.
Vorremmo dare, adesso, una nostra interpretazione ad entrambe le soluzioni, prescindendo dalle diverse ragioni esposte dai vari autori.
1a Soluzione:
(2° Sorvegliante al centro della Colonna del Meridione)
Sembra dipenda dal giro del Sole.
Da Oriente, ove sorge, (posto del M TV T), il Sole giunge al suo apice a mezzogiorno, cioè al centro della Colonna del Sud (posto del 2° SorvT), da qui passa all’Occidente (posto del 1° SorvT).
I LLTMMT devono passare alla fine dei lavori dinanzi il 1° SorvT per chiudere il Tempio, dopo che egli ha «accertato che ogni operaio abbia avuto ciò che gli è dovuto».
Con questa spiegazione, peraltro, la Colonna del Nord, quella della Notte, resterebbe sempre al buio e non riceverebbe mai luce.
2a Soluzione:
(1° e 2° Sorvegliante ai piedi delle Colonne «B» e «J»)
Il Maestro Venerabile è la fonte della Luce nella Loggia, che invia direttamente col suo sapere e con i suoi ordini al 10 ed al 20 Sorvegliante, i quali riflettono la luce ricevuta, il primo sulla Colonna del Sud, il secondo sulla Colonna del Nord; i Fratelli posti nelle due Colonne riflettono, a loro volta, la luce ricevuta, fra di loro.
In questo modo fra il M TV T ed i due Sorveglianti si forma l’angolo di luce (è un triangolo con le due Colonne poste al centro della parete di occidente) e la Luce riflessa completa il pentagono o Stella fiammeggiante di Luce: il Pentalfa pitagorico.
Siamo del parere che questa seconda spiegazione sia la più convincente e la più corrispondente al Simbolismo del Tempio: un triangolo isoscele che con le sue proiezioni forma il pentagramma o la Stella fiammeggiante, simboli del microcosmo.
Vi sono, almeno, due ragioni principali che ci inducono a ritenere preferibile e più rispondente alla tradizione la collocazione di entrambi i Sorveglianti all’Occidente:
La prima: e la più antica, mutuata dalle più antiche Logge operative.
La seconda: realizza un Tempio più «equilibrato» sul piano geometrico e più «armonico» sul piano estetico per le ragioni che i vari Autori citati hanno evidenziato e per le intuizioni che ogni Fratello saprà trarre da una riflessione sull’argomento qui esaminato.
(Hiram 1986 n°8)