IL PRIMO FRA GLI UGUALI

Gli Uffici sussidiari della Loggia, che dovrebbe aver ricoperto PRIMA di assidersi sul Trono del Re Salomone.

E per questo stesso, ogni Venerabile Maestro nel governare una Loggia dovrebbe rendersi conto, dovrebbe saper giudicare delle difficoltà che possono incontrarsi nei posti degli altri Ufficiali, Ufficiali che EGLI STESSO, salvo poche eccezioni,        dovrà nominare tutti e che dovranno TUTTI assisterlo durante i dodici mesi del suo Ufficio nei vari Doveri che, quale Governatore Insediato, incombono su di Lui

Il Venerabile Maestro dovrebbe essere indulgente circa l’inesperienza di ciascuno dei Fratelli della propria Loggia ed INTUIRE che con la GENTILEZZA, la CORTESIA e il TATTO potrà materialmente assisterli durante i Lavori della Loggia.

TATTO, FERMEZZA ed una DELIBERATA maniera di condotta nel suo alto Ufficio gli consentiranno di dare armonia alla Loggia e porranno LUI STESSO in ARMONIA con quella.

IL VENERABILE MAESTRO DI FRONTE ALLA LOGGIA

Prima di definire i Doveri del Venerabile Maestro come SUPREMO UFFICIALE della Loggia è conveniente, è utile insistere sopra i suoi OBBLIGHI verso coloro con i quali deve Lavorare.

È vero che egli trae la propria autorità dai voti che gli conferirono i Fratelli della sua Loggia, però, e dobbiamo dire PURTROPPO, talvolta questo Onore viene considerato da taluni come un tributo alla sua “superiore” lungimiranza, alla sua

“capacità”, doti certamente indispensabili per tenere un posto così difficile e delicato, come un “PREMIO” ad un Servizio onorevole e diligente, invece dovrebbe essere profondamente compreso, e ciò da OGNI Fratello, che la Loggia non deve essere considerata quale beneficio, quale vantaggio, quale premio del Venerabile Maestro, ma al contrario è proprio lui, il Venerabile Maestro, che deve esistere ed agire unicamente per il bene e per il vantaggio della Loggia, in ultima analisi, è proprio lui che deve essere il PRIMO SERVITORE DELLA LOGGIA.

Senza dubbio è vero che, durante il periodo del proprio Ufficio, il suo Potere è  AUTOCRATICO e QUASI illimitato, ma se egli è un uomo SAGGIO, BUONO, ONESTO, se egli è un VERO Massone non gli verrà MAI nella mente di abusare di quella grande fiducia che venne riposta nella sua persona dai suoi Fratelli.

Innalzato così come è al disopra dei Fratelli egli è veramente (come già osservammo) il PRIMO TRA GLI EGUALI, un DITTATORE AUTOCRATICO di una democrazia la cui sola ambizione è, o dovrebbe essere, l’aumento della conoscenza, il progredire della educazione, il sollievo dei diseredati e la promozione di tutte le iniziative buone e patriottiche.

Gli obblighi che pesano su di lui sono fondati tutti su queste considerazioni e tutta la sua susseguente azione dovrebbe essere fondata sull’incrollabile risoluzione di non consentire giammai a lasciarsi trasportare dalle proprie opinioni ed emozioni, né a consentire alla propria visione di essere oscurata nei confronti di ciò che

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