Carissimi fratelli
Siamo in viaggio attraverso le emergenze ma noi massoni del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani non ci fasciamo il capo e continuiamo a lavorare con Tolleranza, Forza e Fiducia per un futuro in cui il Sole e la Luce possano prevalere sulle tenebre che gravano in questo momento sull’Umanità’.
Lo facciamo con costanza, responsabilità e rispetto una parola quest’ultima che oggi sembra un’eresia.
Noi abbiamo la scorza e la testa dura come gli antichi muratori e come la solida calcina che usiamo per unire le nostre lucenti pietre per la simbolica costruzione del Tempio. Siamo stati capaci di non piegarci alla violenza della pandemia che ci ha costretto in alcuni periodi a chiudere i templi e a non poterci abbracciare e quindi a lavorare ritualmente. Ma il virus non ci ha impedito ne’ potrà mai impedirci di continuare la nostra Grande Opera per l’affermazione dei principi di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza.
Ci siamo ritrovati, appena è stato possibile, osservando responsabilmente tutte le precauzioni, indossando la mascherina e senza stringerci le mani. Per due volte ci siamo trovati in Gran loggia, nel 2020 e nel 2021. Precisi, rigorosi, coraggiosi; non ci siamo abbracciati ma siamo stati appaiati. Quando ci abbracciamo diventiamo una sola persona. Un monolite vessillo della Laicità e della Libertà.
L’abbraccio, che ci è mancato, lo hanno inventato per questo. Non abbiamo potuto farlo per due lunghi anni e anche ora dobbiamo essere
molto prudenti. Ma anche senza abbracci la catena d’unione non si è
mai spezzata.
Vorrà dire che cammineremo appaiati ma non mancherà il sostegno
… siamo eterni e instancabili “viaggiatori nel tempo”.
Carissimi Fratelli
dell’uno all’altro fratello, il conforto, il senso di Comunione, come abbiamo fatto in questi anni durissimi trasformando le pietre simboliche del nostro lavoro rituale in reali e solidi Mattoni della fratellanza.
Così l’abbraccio c’è stato comunque, lo abbiamo fatto sopravvivere a tutte le intemperie, perché veniamo da lontano. Abbiamo attraversato, tra la luce e il buio, tutte le epoche perché siamo eterni e instancabili “viaggiatori nel tempo”. Veniamo dal passato ma siamo presenti nel tempo, senza esserne schiavi, e proiettati nel futuro. Le nostre radici sono forti come quelle degli alberi, come le radici di quel tiglio che e’ lì, nel grande parco del Vascello, come una sentinella, che guarda quello che facciamo e, se lo facciamo bene, ci protegge. Ne ha viste di tutti i colori; è il tiglio più antico di Roma.
Ha radici solide perchè antiche, è cresciuto negli proprie radici che si protendono a dismisura sottoterra.
Guardiamo avanti. Andiamo avanti. La nostra meta finale è e resta quella della Fratellanza Universale, la realizzazione di un futuro di pace e cooperazione dei popoli dove tutti siano fratelli di tutti.
Certo non abbiamo i paraocchi e da tempo abbiamo capito di avere a che fare con un periodo della storia molto complicato per l’Umanità, e quindi anche per noi. Percorriamo senza paura una strada lastricata di allarmi e macigni che si chiamano pandemia, guerra nel cuore dell’Europa e cambiamenti climatici che diventano sempre più preoccupanti.
La pandemia ci ha distanziati, martoriati negli affetti più cari e ci ha anche resi più cupi e persino egoisti. Ha diviso gli uomini di Scienza.
Non siamo ancora usciti dal ciclone Covid. Ci vorranno ancora Attenzione e prudenza.
Restano i problemi legati all’economia, al lavoro perso da tanti, a quello sottopagato e a quello che non c’è. Solo il lavoro dà dignità ad ogni essere umano. Nessuno ne deve essere privato, tutti devono avere maggiori opportunità.
Noi rispettiamo le regole del nostro essere al governo del Grande Oriente d’Italia ma auspichiamo che il nuovo parlamento italiano possa
pianificare, varare e attuare progetti capaci di affrontare le emergenze del Paese e garantire la dignità del lavoro a tutti e l’istruzione a tutti, perchè non vorremmo che tra carolibri e crisi energetica fosse ancora la scuola pubblica a rimetterci e soprattutto non vogliamo che a farne le spese siano i nostri ragazzi e soprattutto i figli delle famiglie in difficoltà.
Non lo vogliamo!
E si spera inoltre che al più presto possa chiudersi anche la pagina drammatica e triste della guerra in Ucraina che ha portato morti e distruzioni. Noi, abbiamo dato un piccolo contributo, facendo dialogare in Gran Loggia i fratelli ucraini e russi e aiutando i nostri fratelli che hanno avuto case e posti di lavoro distrutti.
Crediamo fermamente che solo una forte e lungimirante politica diplomatica possa e sia necessaria per far sedere al tavolo le parti in causa e arrivare a un piano di pace.
Non sappiamo ancora quando finirà questo maledetto conflitto ma conosciamo quali sono i rischi d’estensione della belligeranza vista la notevole quantità di armi atomiche in grado di distruggere l’Umanità. E’ per questo che da uomini di pace promuoveremo in ogni sede la Pace per non fare scorrere più sangue in Europa. Che il Grande Architetto dell’Universo ci assista nella nostra infaticabile Opera e ci dia la forza
necessaria per far sì che ogni uomo possa beneficiare dei sublimi valori massonici.
Stefano Bisi
Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia
Palazzo Giustiniani