L’ORIZONTE MASSONICO ‘REGOLARE’

Ciò che identifica la Massoneria ‘regolare’ rispetto ad altre formule affermatesi nel tempo sono in primo luogo i cosiddetti Landmarks, parola che in inglese significa ‘confini’, ‘limiti’. In quanto tali, stabiliscono la linea di demarcazione tra il ‘dentro’ e il ‘fuori’ e sono riconosciuti e conservati da tutte le logge, per quanto diverse possano esserne le connotazioni interne.

A duecento anni dalla costituzione a Londra della Grande Loggia Madre del mondo, nel 1919, i Landmarks venivano così catalogati:

Monoteismo

Credenza nell’immortalità

Volume della Sacra Legge

Leggenda del terzo grado [quello di ‘Maestro’, collegato alla leggenda di Hiram.

Segreto

Simbolismo dell’arte operativa

Nascita libera del Massone e appartenenza al sesso maschile.

Frontespizio dell’edizione tedesca della Bibbia tradotta da Lutero. La libertà per il Massone da vincoli confessionali, con il solo obbligo di aderire al monoteismo, nonché la diffusione della Massoneria in tutto il mondo e quindi anche in aree di religione non cristiana, hanno portato con il tempo a legittimare l’assunzione come Volume della Sacra Legge anche di un testo che non fosse la Bibbia, purché avente il carisma di un codice religioso tradizionale.

Ai Landmarks si sono affiancati nel 1929 i Principi Base, che comprendono d’altra parte i Landmarks come uno dei Principi stessi. Gli altri riguardano le modalità di costituzione di una nuova loggia («Ogni Grande Loggia deve essere stata fondata legittimamente da una debitamente riconosciuta Grande Loggia o da tre o più logge regolarmente costituite»); la subordinazione dell’appartenenza alla Massoneria alla credenza nel Grande Architetto dell’Universo e alla sua volontà rivelata; la necessità per un Massone di assumere i propri obblighi sopra o in piena vista del Volume aperto della Sacra Legge; la suprema e incondizionata autorità della Grande Loggia su tutte le logge sotto il suo governo; l’esclusione delle donne; la presenza del Volume della Sacra Legge, della squadra e del compasso nel corso dei ‘lavori’; il bando degli argomenti religiosi o politici dalle discussioni nella loggia.

I Principi vennero infine integrati nel 1949 con l’emanazione degli Scopi e Relazioni dell’Arte. Le nuove disposizioni ammettono la liceità di sostituire alla Bibbia, come Volume della Sacra Legge, dei testi sacri diversi, purché riconoscibili come codici religiosi tradizionali; ribadiscono il lealismo massonico, ovvero l’impegno a obbedire alle leggi degli Stati di residenza delle logge; affermano la neutralità politica dell’istituzione, indipendentemente dal diritto per ogni adepto di avere delle proprie opinioni sugli affari pubblici.

Il rispetto dei ‘confini’, dei ‘principi’ e degli ‘scopi’ elencati è il criterio di riferimento per definire un’obbedienza regolare. Le obbedienze regolari nelle loro articolazioni nazionali fanno poi riferimento a Costituzioni e Regolamenti che ne disciplinano l’attività. Tuttavia i principi che vi si affermano possono esplicitare, ma non contraddicono mai, i canoni fondamentali sopra esposti, né valicano i confini che definiscono l’identità massonica.

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