STRUMENTO INDISPENSABILE PER IL LAVORO DELLA RAGIONE

Strumento indispensabile per il lavoro della ragione. Un valore che viene trasmesso in particolare dal “primo grembiule”, quello più bianco e più semplice dell’Apprendista, depositario di tanto “silenzio” ed allo stesso tempo generatore di linfa vitale.

Tavola del fr:. V:. M:.

Dopo un lungo periodo trascorso ad ascoltare le Vostre uniche ed illuminanti Tavole, che così arricchiscono la nostra Famiglia, la linfa vitale sprigionata dalle Vostre menti ha raggiunto e nutrito la mia a tal punto da sentire l’irrefrenabile desiderio di contribuire con un piccolo mattone alla costruzione del nostro Tempio.


Ripetutamente mi sono chiesto perché fosse necessario tanto tempo per poi contribuire con un piccolo mattone alla costruzione del Tempio senza accorgermi che la risposta l’avevo proprio sotto i miei occhi, proprio in questo grembiule, strumento indispensabile per il lavoro della ragione; guardandolo ‘“ trovato la risposta al mio perché avendo riconosciuto in Lui il mio primo grembiule, il depositano di tanto silenzio ed allo stesso tempo generatore di linfa vitale. Adesso il desiderio di guardare il mio grembiule cresce sempre più, sicuro di trovare ulteriori risposte ai miei dubbi; ecco quindi vedere che Lui non ha fagocitato, digerito ed eliminato quei grembiuli che l’hanno preceduto ma li ha abbracciati, illuminati e portati con sé consapevole che senza di loro sarebbe un pessimo strumento di lavoro; così come sarebbe un pessimo libero muratore coluiil quale non portasse sempre con sé la sua convinzione etica e quindi quei fattori determinanti la condotta umana che non possono prescindere dall’essere libero e di buoni costumi.


“A quale scopo ci riuniamo? Per edificare Templi alla Virtù, scavare oscure e profònde prigioni al vizio e lavorare al bene ed al progresso dell ‘Umanità.


La Morale è. per noi, la legge naturale, universale ed eterna che guida ogni uomo intelligente e libero. Essa ci fa apprendere i nostri dove I’uso ragionato dei nostri diritti; e si rivolge ai più puri sentimenti del cuore per assicurare il trionfo della ragione
e della virtù “.
Il candidato all’iniziazione deve riconoscere un Landmarks, un principio fondamentale ed universale, quello della legge morale ed allo stesso tempo, un precetto morale: non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te ovvero fa agli altri quello che vorresti fosse fatto a te.
La morale, deve dettare la condotta umana come imperativo categorico di un agire che comanda un’azione incondizionatamente, necessitando di una trasparenza universalmente riconosciuta; il fine etico deve rappresentare un imperativo categorico dell’agire umano finalizzato al bene universale.

 
L’etica deve formarsi nelle menti a partire dalla coscienza che l’umano è allo stesso tempo individuo, parte di una società, parte di una specie; questa è la base dell’etica del genere umano. Portiamo in ciascuno di noi questa triplice realtà individuonsocietànspecie. Così ogni sviluppo veramente umano deve comportare il potenziamento congiunto delle autonomie individuali, delle partecipazioni comunitarie e della coscienza di appartenere alla specie umana; abbiamo tutti un’identità genetica, cerebrale, affettiva comune che attraversa le nostre diversità individuali, culturali, sociali.

Siamo nati dallo sviluppo della vita di cui la terra è stata matrice e nutrice; così dobbiamo imparare ad esserci sul pianeta. Imparare ad esserci significa: imparare a vivere, a condividere, a comunicare, ad essere in comunione, ad inscrivere in noi quella coscienza antropologica che riconosce la nostra unità nella nostra diversità.

L’etica della comprensione è un’arte di vivere che richiede innanzitutto di comprendere l’incomprensione. L’etica della comprensione richiede di argomentare anziché scomunicare. Rinchiudere nella definizione di traditore ciò che richiede un’intelligibilità più ampia, impedisce di riconoscere l’errore, lo sviamento, le ideologie, le derive. La comprensione non scusa né accusa: ci richiede di evitare la condanna perentoria, irrimediabile; comprendere è anche, continuamente, apprendere e ri-apprendere.

 
E’ compito dell’uomo libero e di buoni costumi, nel suo essere discreto con i profani e conservando il suo massonico segreto, stabilire l’ethos, il comportamento dell’umanità. Anelare all’etica vale anelare alla luce. Solo la convinzione etica può indirizzare il cammino lontano dalle tenebre; senza convinzione etica non si riuscirà mai a guardare da oriente ad occidente.

 
Un triplice abbraccio
V:. M:.

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