LE ANTICHE COSTITUZIONI (prima parte)

LE ANTICHE COSTITUZIONI (prima parte)

Tutte le versioni delle “Antiche Costituzioni” hanno una struttura omogenea nel senso che sono composte sostanzialmente di due parti:

e una storia della Compagnia; e un elenco di Doveri (quelli più comunemente noti come “Antichi Doveri”).

In questa tornata ed in quella successiva posta in programma, analizzeremo la struttura generale di questi testi, nel tentativo di fornirne una visione completa, che ci auguriamo supportata dalla lettura dei fascicoli relativi al Poema Regius, al Manoscritto di Cooke, al Manoscritto Carmick, alle Roberts Constitutions ed agli Antichi Doveri che sono stati forniti.

Cominceremo, questa sera, con la storia mitica della Compagnia.

Parte prima: la preghiera, o invocazione

Tutte le redazioni complete attualmente note iniziano con una preghiera.

L’esempio che segue è tratto dal Manoscritto Carmick:

“L’Onnipotente Dio del Cielo e la saggezza del suo Figlio glorioso attraverso la grazia e la bontà dello Spirito Santo, che sono tre Persone e un solo Dio, sia con noi nel nostro inizio e ci dia qui la Grazia, nella speranza che noi possiamo venire al suo Regno Eterno che non avrà mai fine. Amen.”

Parte seconda: scopo e contenuti del documento

Segue una dichiarazione degli scopi e del contenuto del documento, che qui riportiamo nella versione delle Roberts Constitutions, 1722 (ma copia di un originale di circa cinquanta anni più antico):

“Buoni Fratelli e Compagni, il nostro proposito è dire a voi come e in quale modo sia cominciata l’Arte della Muratoria, e come fu fondata da degni Re e Principi, ed altri uomini saggi, dannosa a nessuno, neppure a quelli che sono onesti, noi dichiareremo quale obbligo compete ad ogni Libero Muratore di mantenere ferma una buona Fede, se presterete attenzione al seguito, è ben conveniente che sia tenuto …”

Parte terza: le sette scienze liberali e il primato della Geometria, o Muratoria

Si continua con l’enumerazione delle sette scienze liberali, base dell’insegnamento superiore dei secoli classici; tra queste, la Geometria, identificata di fatto con l’Arte Muratoria, viene definita come scienza massima, perché contiene in se o permette lo sviluppo di tutte le arti. L’esempio che segue è tratto dal Manoscritto di Cooke, nella traduzione del Fratello Mautone:

“… le dette sette scienze liberali è come fossero una sola, la Geometria, perché si può provare che tutte le scienze sono fondate dalla Geometria; essa infatti insegna la quantità e la misura, la ponderazione e il peso di tutte le cose e della terra; e non c’è uomo che lavori in qualche arte senza che impieghi qualche modo di misurare, né uomo che acquisti o venda senza misure o pesi; e tutto questo è Geometria. E artigiani e mercanti non hanno bisogno di alcuna altra delle sette scienze; specialmente coloro che arano la terra e che coltivano e che commerciano grano o frumento o sementi o vigne o tutti gli altri frutti della terra; né la Grammatica o l’Astronomia o altre delle sette scienze possono fornire una misura o un metro senza la Geometria; perciò penso che la Geometria sia la più degna tra quelle, che fonda tutte le altre …”

Parte quarta: la storia della Muratoria

  1. La scoperta della Geometria e la leggenda delle due colonne

La storia vera e propria comincia con la scoperta della Geometria da parte di Jabal, uno dei quattro figli di Lamec; questi figli, sapendo che era in arrivo un castigo divino, incisero il nuovo sapere su due colonne, che sopravvissero al diluvio e furono ritrovate da Ermete.

Gli esempi che seguono sono tratti dal Manoscritto di Cooke, nella traduzione del Fratello Mautone:

Prima del Grande Diluvio, conosciuto comunemente come il diluvio di Noè, c’era un uomo chiamato Lamec, come puoi leggere nel quarto capitolo di Genesi, che ebbe due mogli, una di nome Ada e l’altra di nome Zilla; da Ada ebbe due figli, Jabal e Jubal, da Zilla un figlio, Tubal, e una figlia, Naama.

Questi quattro figli inventarono l’inizio di tutte le Arti del mondo: Jabal scoprì la Geometria e divise i greggi delle pecore e per primo costruì una casa di legno e pietra; suo fratello Jubal scoprì l’arte della Musica e fu il padre di tutti i musicisti come quelli dell’arpa e dell’organo; Tubal Cain fu l’insegnante di ogni artigiano del ferro e dell’ottone e la sorella Naama scoprì l’arte della tessitura.

Questi ragazzi sapevano bene che Dio avrebbe preso vendetta dei peccati, o per mezzo del fuoco o per mezzo dell’acqua; quindi scrissero le scienze che avevano scoperto su due colonne, affinché potessero essere ritrovate dopo il diluvio di Noè; una delle colonne era di marmo, affinché qualunque fuoco non potesse bruciarla; l’altra era di pietra chiamata Laternes, affinché non fosse affondata in alcuna acqua …

Il grande Ermete, soprannominato Trismegisto, o tre volte grande, insieme sacerdote e   filosofo in Egitto, trovò una delle colonne …”

B. Il re di Babilonia e i primi Doveri

La storia continua con l’episodio Babilonese, il primo nel quale compaiono i

Muratori e per la prima volta i loro doveri: ‘

E alla costruzione di Babilonie nell’anno del mondo 1810, la Muratoria fu grandemente onorata; e il re di Babilonia, il glorioso Nimrod, era egli stesso un Muratore, come riportano le antiche storie; e quando la città di Ninive e altre città dell’Est dovevano esser e costruite, Nimrod re di Babilonia mandò i suoi Muratori richiesti dal re di Ninive suo cugino; e quando li inviò diede loro un Dovere secondo questa formula: che essi fossero sinceri reciprocamente e si amassero tra loro veramente, e che servissero il Signore correttamente per la loro paga, in modo tale che il maestro potesse averne onore e tutto ciò che a lui pertiene; e numerosi altri doveri diede loro e fu quella la prima volta che un Muratore ebbe Doveri nella sua Arte.”

C. Euclide e la fondazione della Muratoria; i Doveri di Euclide

Con il passaggio di Abramo e Sara in Egitto, essi insegnarono agli Egiziani le sette scienze ed ebbero un allievo eccezionale, Euclide (in alcune versioni confuso o identificato con Ermete).

Fu Euclide, infatti, che ebbe l’occasione di insegnare la Geometria e le altre Scienze a giovani nobili Egiziani, di formare una corporazione di Muratori e di stabilire un insieme di Doveri, fondando così la Muratoria come arte e scienza di nobili regolati da Doveri e da consuetudini di corporazione, tra i quali quella dell’assemblea annuale:

“… quando Abramo e Sara sua moglie andarono in Egitto e là insegnarono le sette scienze agli Egiziani …, egli ebbe un degno scolaro, il cui nome era    Euclide ed egli imparò molto bene e divenne un grande maestro delle sette scienze.

In quei giorni accadde che i Signori e Possidenti del reame avevano molti figli, ma non possedevano sufficienti mezzi per provvedere a loro; perciò tennero consiglio insieme con il re del paese, come potessero provvedere ai loro figli onestamente, come gentiluomini, ma non poterono trovare un buon modo; quindi proclamarono attraverso tutto il paese che se c’era qualcuno che potesse informarli, che si recasse da loro e che sarebbe stato ricompensato … allora venne questo nobile chierico Euclide e disse al re e ai nobili: se mi darete i vostri figli da governare, io insegnerò loro una delle sette scienze, cosicché essi possano vivere onestamente come un gentiluomo dovrebbe… E allora questo nobile chierico Euclide prese con se questi figli di nobili e insegnò loro la scienza della Geometria pratica, per lavorare la pietra in tutti i modi degni, che appartengono alla costruzione delle chiese, dei templi, delle torri, castelli e tutti gli altri edifici, e diede loro un Dovere in questo modo: primo che essi devono essere fedeli al Re e ai Signori che essi servono e alla Fratellanza nella quale sono ammessi, e che devono amarsi ed essere reciprocamente onesti; che essi si chiamino l’un l’altro Compagno o anche Fratello, e non servo o fante, né con altro sciocco nome; che essi correttamente meritino la paga del Signore o del Maestro del lavoro che essi servono; che essi decretino il più saggio ad essere Maestro del lavoro; e né per affetto, né per genealogia, ricchezza o favori, scelgano un altro che sia di piccolo ingegno per essere Maestro dei lavori del Signore, perché il Signore sarebbe molto mal servito ed essi pieni di vergogna; e anche che essi chiamino il governatore dei lavori Maestro per il tempo nel quale lavorano con lui; e diede loro molti altri Doveri … e a tutti questi Doveri fece giurare un grande giuramento, come gli uomini usavano in quel tempo.

E egli decretò loro una paga ragionevole, con la quale potessero vivere

onestamente; decretò anche che essi dovessero venire e riunirsi una volta l’anno, sia per consultarsi su come avrebbero potuto meglio lavorare per servire il Signore per il suo profitto e a proprio credito, sia per correggere tra di loro colui che avesse trasgredito l’Arte.

E così fu fondata l’Arte, e quel degno chierico di nome Ermete diede ad essa il nome di Geometria ed oggi è chiamata ovunque Muratoria.

D. La costruzione del Primo Tempio

L’episodio seguente è quello della presenza della Muratoria alla costruzione del primo Tempio e della Costituzioni Cole: diffusione della Muratoria, che seguiamo attraverso le Costituzioni Cole

 “Dopo la morte del re David … Salomone inviò un messaggio a Hiram re di Tiro, per uno che era un esperto operaio, di nome Hiram Abif, figlio di una donna della famiglia di Naftili e di Uria l’’israelita … Salomone… per finire il tempio che il padre aveva cominciato, mandò a cercare Muratori in differenti paesi, e li radunò insieme, cosicché riunì migliaia di uomini, che erano operai della pietra ed erano tutti chiamati Muratori ed egli scelse tremila di loro per essere Maestri e Governatori del suo lavoro.

E Hiram, re di Tiro, inviò suoi servitori a Salomone, poiché era sempre stato un amico del re David, e egli inviò a Salomone legno e operai, per aiutare a avanzare la costruzione del Tempio, e inviò uno che si chiamava Hiram Abif, un vedovo figlio della tribù di Naftitli; egli era un maestro di geometria e fu maestro di tutti i Muratori, incisori, scultori e lavoratori e fusori di ottone e di tutti gli altri metalli che  furono usati per il Tempio.

Il re Salomone confermò tutti i doveri e le usanze che suo padre aveva dato ai Muratori; così la degna arte della Muratoria fu confermata a Gerusalemme e in molti altri regni; ed egli finì il Tempio nell’anno del mondo 3000.

Operai esperti viaggiarono lontano, in diversi paesi, alcuni per imparare più Arte ed esperienza, altri per insegnare a quelli meno esperti.”

In questo episodio è introdotto il personaggio di Hiram Abif, sul quale poi sarà   appoggiata la leggenda Hiramitica del terzo grado.

Tuttavia, questo inserimento non è significativo: non tutte le versioni delle antiche Costituzioni riportano il nome di Hiram Abif con qualifiche similari; in molti casi il personaggio è Aymon, figlio del re Hiram; inoltre non è noto il momento dell’inserimento nella pratica della leggenda Hiramitica e vi sono elementi sufficienti a ritenere che differenti forme di ritualità antica potessero appoggiarsi su altre leggende, come quella dell’Arca di Noè

E. La costruzione del secondo Tempio

Non in tutte le versioni vi sono episodi riguardanti la costruzione del secondo Tempio; tuttavia una traccia esiste nelle Costituzioni Cole.

Riportiamo:

 “Il secondo Tempio cominciò nel regno di Syro, settanta anni dopo la distruzione; essendoci state difficoltà, la costruzione durò quarantasei anni e fu terminata nel regno di Dario … Nel regno di Tolomeo e Cleopatra, anno del mondo 3813, Onias costruì un tempio ebraico in Egitto, in un luogo chiamato Bubastis, e lo chiamò con il suo nome.

La torre di Stratone e Cesaria, fu costruita da Erode in Palestina, anno del mondo 3942, come molte altre interessanti opere in marmo; come il tempio di Cesare Agrippa, alla sua memoria, in quel paese chiamato Zenodora, vicino al luogo chiamato Panion …

Egli anche abbatté il secondo Tempio che era stato finito sotto il regno di Dario; impiegò mille carri per portare le pietre sul posto, scelse diecimila abili   ed esperti operai per tagliare e modellare la pietra; ne scelse mille e li investì e li fece maestri e capi dei lavori; e così costruì un nuovo Tempio … sulle fondamenta che Salomone aveva gettato, non inferiore al primo; che fu terminato nove anni prima della nascita del nostro Salvatore, nell’anno del mondo 3956.

F. Naymo Greco e l’introduzione della Muratoria in Francia; Carlo Martello

Benché non in tutte le versioni, si ritrova uno strano personaggio, Naymo Greco, collegato all’introduzione della Muratoria in Francia come maestro di Carlo Martello. Riportiamo dal manoscritto Beswicke-Royds:

“e accadde che un Muratore esperto di nome Naymus Graecus che era presente alla costruzione del Tempio di Salomone venne in Francia e là insegnò l’Arte ai Francesi.

E cifu uno di sangue reale di Francia, chiamato Carlo Martello: egli amò molto questa Arte e chiamò a se Naymus Graecus e da lui imparò l’Arte, assumendo su di se i Doveri e le usanze; più avanti per grazia di Dio fu eletto re di Francia.

In questa qualità prese con se molti Muratori e altri ne fece che non lo erano; li mise al lavoro e diede loro Doveri e usanze e una buona paga, come aveva imparato dagli altri Muratori e confermò loro una Carta di anno in anno per tenere una assemblea; così la Muratoria fu introdotta in Francia. ”

G. L’introduzione della Muratoria in Inghilterra e Sant’Albano  la storia della Muratoria in Inghilterra, che è generalmente attribuita a

Sant’Albano. Riportiamo dal Manoscritto Carmick:

 “La prima Regola ai Massoni in Inghilterrafu data dal Sant Albano. Egli diede dei Doveri ai Massoni d’Inghilterra; infatti fino a quel tempo l’Inghilterra era rimasta priva di ogni Dovere di Massoneria; poiché il Re d’Inghilterra era pagano.

Sant’Albano era un nobile cavaliere ed era maggiordomo della casa del re e fu fatto direttore della costruzione della città, castelli e mura ed altri grandi edifici.

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Egli amava i Massoni e li onorò molto; egli rese giusta la loro paga e buona come in tutto il regno si conveniva, perché furono loro pagati tre scellini e sei pence alla settimana; mentre essi non chiedevano che un penny al giorno ed il vitto.

Ed egli ottenne per loro uno statuto dal Re e dal Consiglio e diede ad esso il nome di loggia o di assemblea. E vi partecipò lui stesso ed aiutò a fare Massoni e maestri e diede loro diritto.”

H. Il re Athelstan e Edwin. La grande assemblea di York

La tavola si avvicina al termine con l’episodio della grande Assemblea di York, che per lungo tempo è rimasto nelle leggende credute della Libera Muratoria, per opera del re Athelstan e del presunto fratello o figlio Edwin.

L’episodio è idoneo a giustificare il processo di formazione degli Antichi Doveri così come saranno riportati, in quanto frutto di una procedura di studio e di coordinamento di differenti antichi documenti, tutti ritrovati coerenti nello spirito e nell’impostazione, e in quanto frutto degli adeguamenti successivamente riportati dalle Assemblee Generali in funzione legislativa.

L’episodio è altresì adeguato a definire l’impiego del testo delle Antiche

Costituzioni. Leggiamo da Cole:

“Dopo il martirio di Sant’Albano … avvenne che un certo re invadesse il paese e uccidesse molti dei nativi con il fuoco e con il ferro e che la scienza della Muratoria decadesse molto fino al regno di Ethelbert …,re del Kent.

In quel tempo Gregorio Primo detto Magno inviò nell’isola Britannia un

monaco con altri uomini istruiti a predicare la fede cristiana per questa nazione, poiché non l’aveva ancora pienamente ricevuta; questo Ethelbert costruì allora  una chiesa a Canterbury e la dedicò ai santi Pietro e Paolo; si ritiene che abbia costruito o restaurato la chiesa di San Paolo a Londra e che abbia costruito anche la chiesa di Sant’Andrea a Rochester …

Quando Athelstan cominciò a regnare, egli era un uomo amato da tutti, che aveva grande devozione verso le chiese … Edwin fratello del re Athelstan amò i Muratori assai più del Fratello … più tardi, per l’amore che aveva per i Muratori e per l’Arte fu fatto Muratore e ottenne da re suo fratello una Carta e Commissione per tenere ogni anno una Assemblea dove essi volessero entro il reame, al fine di correggere tra di loro errori e trasgressioni commessi entro l’Arte; egli stesso tenne una Assemblea a York: là fece Muratori, diede loro dei Doveri, insegnò loro le usanze e ordinò loro che quelle regole fossero seguite da quel momento; consegnò loro la Carta e la Commissione da conservare ed emise una ordinanza che quelle avrebbero dovuto essere confermate da re a re; poi, quando l’Assemblea fu riunita, egli emise un proclama secondo il quale tutti i Muratori, anziani e giovani che avessero posseduto qualunque testo o conoscenza dei Doveri e delle usanze che

erano state adottate prima nel paese o altrove, che essi li dovevano portare e mostrare; quando fu fatto, si trovò qualcosa in Francese, qualcosa in Greco, qualcosa in Inglese e qualcosa anche in altre lingue; ma tutti i documenti avevano lo stesso spirito e gli stessi propositi; di quelli egli fece un libro di come

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l’Arte fu fondata; egli stesso impose e comandò che doveva essere letto e recitato ogni volta che qualcuno doveva essere fatto Muratore per conferirgli questi Doveri; da quel tempo fino ad oggi le usanze dei Muratori sono state conservate in quella forma, al meglio di come può essere fatto da uomini. In seguito, in diverse Assemblee, altri Doveri furono stabiliti e decretati dal      migliore avviso dei Maestri e Compagni.”

TAVOLA SCOLPITA DAI FRR.’. G. Bltt e R. Scch,

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