PARTE SECONDA
LE ANTICHE COSTITUZIONI parte seconda
(seconda parte)
L’evoluzione dei doveri dei Muratori
I testi delle Antiche Costituzioni, altrimenti detti “Antichi Doveri”, sono composti essenzialmente di alcune parti, più o meno organizzate:
A) una sezione comune a tutte le redazioni, composta a sua volta da due parti: e una storia mitologica della Muratoria, fondante le sue regole e i suoi diritti pretesi, presente in tutte le redazioni, più o meno completa; e una collezione di norme interne della Muratoria, più comunemente nota come “Doveri”, presente in tutte le redazioni, più o meno estesa;
B) una sezione variabile da una redazione all’altra, composta da alcune parti: e alcuni elementi cerimoniali o rituali, presenti nelle redazioni del XV e XVI secolo; e una serie di consigli morali e comportamentali generici proveniente da fonti
chiesastiche, presente di fatto solo nel “Regius”; e una collezione di norme separate per gli apprendisti, presente solo in alcune famiglie di redazioni più tarde; e una collezione di norme di coordinamento (Assemblea annuale, ammissioni, ecc.) per l’intera Muratoria, presenti nella famiglia di redazioni “Roberts”.
Quando l’Anderson ricevette l’incarico di redigere una nuova forma di Costituzioni. ne compilò solo quattro sezioni: e una storia mitologica della Muratoria, aggiornata fino al secolo precedente; e una collezione di norme interne della Muratoria, dette nella Fratellanza italiana “Antichi Doveri” e riportate in testa alla Costituzione del Grande Oriente d’Italia;
e una collezione di nuove norme di coordinamento (Gran Loggia, ecc.) per l’intera Muratoria; e una collezione di Inni Muratori.
Due sole parti appaiono comuni a tutte le redazioni: la storia mitologica e la collezione dei Doveri. Ma la storia mitologica, da una redazione all’altra, dal Cooke in poi, presenta in sostanza poche varianti, più adatte ad uno studio letterario delle fonti e della razionalità storica che non ad una analisi evolutiva. Mentre un notevole sviluppo è mostrato dai doveri, presenti quasi univocamente in tutte le redazioni: su di essi si
fermerà pertanto la nostra attenzione.
Nell’effettuare la comparazione, abbiamo seguito come guida l’ordinamento adottato dall’Anderson, in fondo così chiaro:
DI DIO E DELLA RELIGIONE DELLE MAGISTRATURE CIVILI SUPREME E SUBORDINATE DELLE LOGGE e DEI MAESTRI, SORVEGLIANTI, COMPAGNI D’ARTE E APPRENDISTI (facendo di due punti uno solo)
*DELL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO SECONDO IPRINCIPI DELL’ARTE * DEL COMPORTAMENTO
Le basi metafisiche, etiche e politiche: I DOVERI VERSO DIO E LA RELIGIONE REGIUS 1390
… che chi vuole conoscere e praticare questo mestiere deve amare Dio e la SantaChiesa ..
COOKE 1410
E bisogna sapere che chi desidera impegnarsi nelle regole dell’arte deve prima di tutto, principalmente amare Dio e la Santa Chiesa e tutti i Santi …
GRAND LODGE 1 1583
Il primo dovere è che tu sia uomo leale verso Dio e la Santa Chiesa e che tu non pratichi l’eresia o l’errore, per quanto ciò stia nella tua capacità di comprendere e nella tua discrezione …
BESWICKE-ROYDS 1550/1600
Il primo dovere è che tu sia uomo leale verso Dio e la Santa Chiesa e che tu non pratichi l’eresia o l’errore, che essi nascano dalla tua comprensione o
dall’insegnamento di uomini sconsiderati …
ROBERTS 1663/1690
lo ti ammonisco di onorare Dio nella sua Santa Chiesa; di non praticare eresie, scismio errori se questo è nella tua capacità di comprensione …
COLE 1722
Il primo dovere è che tu sia un uomo leale verso Dio e la Santa Chiesa, che non pratichi errori o eresie per quanto a tua conoscenza o discrezione …
ANDERSON 1723
Un muratore è obbligato ad obbedire alla legge morale; e se comprende bene l’Arte non diverrà mai uno stupido ateo né un libertino irreligioso. Sebbene nei tempi antichi i Muratori di ogni paese avessero l’obbligo di aderire alla religione di quel
paese o nazione, qualunque fosse, oggi si pensa sia più giusto obbligarli solo a quella religione cui tutti gli uomini credono, lasciando le opinioni più particolari ad ognuno; vale a dire, essere uomini buoni e giusti, d’onore e onesti, da qualunque definizione o convinzione possano sentirsi distinti; così la Muratoria diventa il centro d’unione e il modo per conciliare la vera amicizia tra persone altrimenti destinate a perpetua distanza.
È certamente questo il Dovere più noto e più citato, non senza ragione: esso contiene infatti il senso più evidente della modernità dell’operazione di Gran Loggia.
Prima c’era una sequenza di testi che statuivano l’obbligo di piena adesione alla fede e alla dottrina cristiana occidentale, testi nati in un’epoca nella quale la dimensione religiosa era predominante nell’interpretazione del mondo e nella legittimità di qualunque atto sociale. Di fronte ad essi, l’Anderson è evidentemente costretto marcare una radicale differenza: “sebbene nei tempi antichi i Muratori di ogni paese avessero l’obbligo di aderire alla religione di quel paese o nazione …”.
Non è cambiato solo il clima politico, non è cambiato solo l’atteggiamento filosofico: è cambiato il mondo, e i membri della Gran Loggia se ne rendono perfettamente conto. Non c’è più il Dio-Unico, non c’è più una Dottrina-Fede che esprima la verità, non ci sono più i suoi Ministri-Interpreti ufficialmente installati da Dio. C’è un nuovo mondo della ragione, per il quale la religione è una fabbrica di miti e di credenze, funzionale al controllo sociale. La ragione, che può comprendere interamente la religione, ne riconosce veri e universali due soli elementi, cioè l’esistenza di un principio superiore, “l’architetto dell’universo” e la verità dell’immortalità dell’anima; mentre qualunque religione sembra unire gli uomini intorno ad una unica fede, quel dovere etico e morale che può essere derivato anche per via di ragione.
Rimangono perciò solo due limiti: il non-ateismo e la non-irreligiosità, entro i quali può collocarsi lecitamente qualunque religione o credenza personale, purché ognuna possieda lo stesso e razionale pacchetto di doveri etici e morali. È il fondamentale principio moderno, di cui la Libera Muratoria è specchio, della irrilevanza nei rapporti sociali delle credenze personali, metafisiche ed etiche, che si esprime nella pratica individuale della Tolleranza, in quei decenni per la prima volta riaffermato in Europa, e proprio in Gran Bretagna.
L’Anderson trasferisce questa modernità nelle regole dell’Istituzione, rompendo con i Doveri del passato e riconoscendo che in questo modo si favorisce la socialità generale: “così la Muratoria diventa il centro di unione ed il modo per conciliare la vera amicizia tra persone altrimenti destinata a perpetua distanza”.
Le basi metafisiche, etiche e politiche:
I DOVERI VERSO LO STATO E L’ORGANIZZAZIONE SOCIALE REGIUS 1390
… al signore cui è legato e al re, essere prima di tutto fedele …
COOKE 1410
… devono essere leali verso il re d’Inghilterra e il regno …
GRAND LODGE 1 1583
… che tu dovresti essere leale suddito del re d’Inghilterra, senza tradimenti o altre falsità, e che tu non conosca tradimento o fellonia, ma che intervenga per quanto sta in te, se lo puoi, o altrimenti che tu metta in guardia il re o il suo consiglio … si
BESWICKE-ROYDS 1550/1600
E che tu sia leale suddito del re, senza tradimenti o falsità; e che tu non pratichi alcun tradimento, ma al contrario lo corregga se puoi oppure ne metta in guardi al Re o il suo Consiglio …
ROBERTS 1663/1690 .
essere leale al nostro Signore Sovrano il Re, ai suoi eredi e successori legittimi; senza commettere tradimenti, omissioni di denuncia di tradimenti o fellonie; e se qualcuno commetterà tradimenti di cui siate a conoscenza, voi ne darete immediatamente notizia al Re, ai suoi consiglieri privati, o a qualcun altro che abbia
COLE 1722
E che tu sia suddito del tuo re, senza tradimenti o falsità, che tu non conosca tradimento o fellonia, ma provveda privatamente, se lo puoi, o metta in guardia il re o il suo consiglio …
ANDERSON 1722
Un muratore vive in accordo coni poteri civili, ovunque viva e operi, e non si trova implicato in complotti o cospirazioni contro la pace e il benessere della nazione, né manca di rispetto ai magistrati inferiori. La Muratoria infatti è sempre stata danneggiata dalle guerre, dagli spargimenti di sangue, dalla confusione, mentre i principi antichi hanno sempre trovato utile incoraggiare gli artigiani per la loro lealtà e pacificità, qualità che erano contrapposte alle ragioni dei loro avversari, promuovendo una fraternità onorevole e sempre cresciuta in tempo di pace. Così, se un fratello si ribellasse contro lo Stato non sarebbe da incoraggiare nella sua azione, al contrario sarebbe da considerare un infelice degno di pietà; e, a meno che non sia colpevole di altri crimini, per quanto la leale Fratellanza debba rigettare la sua ribellione per non lasciare alcun dubbio al governo per il tempo a venire, non può comunque essere espulso dalla Loggia e il suo rapporto con la Loggia rimane inalterato.
Di questo secondo dovere si parla raramente: eppure è portatore di tanta modernità quanto il primo. La storia posseduta dall’Anderson non citava che marginalmente la questione nei testi più antichi, mentre in quelli risalenti ai due secoli precedenti vi era esplicito richiamo alla lealtà e obbedienza al Re e ai suoi legittimi successori (in ciò riflettendo il processo che in Gran Bretagna condusse all’affermazione della Corona come unica fonte di diritto e di giustizia, superando progressivamente i potentati locali). L’innovazione apportata dall’Anderson è di nuovo
radicale: “Un muratore vive in accordo con i poteri civili … e non si trova implicato in complotti o cospirazioni contro la pace e il benessere della nazione, né manca di rispetto ai magistrati inferiori …”.
In Gran Bretagna è cambiato, da pochissimi anni, il mondo: i membri della Gran Loggia lo riconoscono. Non ci sono più Re-Signori, né Consigli Privati del Re, né Sudditi, né Tradimenti. C’è il mondo della nuova ragione politica, per il quale la legittimità proviene da un potere diffuso tra uguali e delegato a differenti uffici, e diritto, amministrazione e giustizia procedono e sono creati da una somma di poteri che si equilibrano rimanendo indipendenti, i “poteri civili”, che comprendono anche i “magistrati inferiori”, le cariche pubbliche di minore rilevanza. È il fondamentale principio moderno, di cui la Libera Muratoria è specchio, della uguaglianza di fronte alla creazione e all’amministrazione del diritto e della giustizia, che si esprime nella pratica sociale della delega per-capite della capacità politica e della costituzione di un patto fondamentale tra cittadini, dunque della irrilevanza nei rapporti sociali delle personali opinioni politiche, in quei decenni per la prima volta affermato in Europa, e proprio in Gran Bretagna.
A questo nuovissimo sistema di organizzazione sociale dell’Anderson sente evidentemente la necessità di manifestare una specifica adesione: i Muratori, come un tempo furono fedeli sudditi del Re, così domani saranno leali cittadini di sistemi costituzionali egualitari. In questo, i Doveri più antichi sono confermati, ma in forma adatta ad una nuova forma di Stato. Non solo: si definisce indirettamente la irrilevanza, per l’Istituzione, delle opinioni politiche dei suoi membri, laddove un membro colpevole di ribellione verso lo Stato, vedrebbe la sua azione commiserata, la lealtà dell’Istituzione confermata, ma la sua appartenenza all’Istituzione intoccabile.
Anche qui, l’Anderson trasferisce questa modernità nelle regole della Muratoria, innovando con decisione i Doveri del passato.
TSVOLA SCLPITA DAL FR.’.R. Scch,