IL GRANDE SIGILLO AMERICANO

Tavole

Il Grande Sigillo Americano

di un Compagno del Concilio Antares n° 21 di Pesaro

Sulla banconota da un dollaro è tracciato il “GRANDE SIGILLO” che costituisce l’emblema degli ideali che portarono alla formazione degli Stati Uniti d’ America. A sinistra è raffigurata una piramide le cui quattro facce si unificano con l’ occhio di Dio. Al centro della banconota si fa ancora riferimento a Dio nel cui nome si afferma di confidare , ma di quale Dio si tratta?

Probabilmente non di quello della Bibbia, dato il retaggio filosofico della maggioranza dei padri fondatori che erano deisti o fratelli. È assai probabile quindi che ci si debba riferire al Dio della Ragione o forse al Grande Architetto dell’Universo. La ragione perché è da essa che sono sorti gli U.S.A. ed è attraverso la ragione che si può entrare in contatto con Dio.

Sulla sommità della piramide appare la scritta ANNUIT COEPTIS e cioè EGLI, il potere divino, ha arriso alla nostra attività, alla nostra realizzazione. La piramide è formata di tredici file di mattoni di cui diremo in seguito.

Dietro la piramide si vede un arido deserto, mentre davanti ad essa vi è vegetazione.

Il deserto può significare il caos che i padri fondatori si sono lasciati dietro le spalle: cioè l’Europa con le sue guerre. La vegetazione può invece rappresentare la speranza del futuro, i nuovi frutti della ragione.

Sul lato destro del Grande Sigillo è effigiata l’aquila americana che potrebbe essere l’equivalente dell’aquila di Zeus; essa tiene nelle zampe i simboli dell’eterna dualità che governa le cose del mondo. In una zampa è stretto l’alloro con tredici foglie a significare il principio diplomatico del confronto pacifico ma nell’altra zampa vi sono, ben in vista, tredici frecce che rappresentano la determinazione di affrontare anche la guerra se necessario.

La coda dell’aquila termina con nove penne pari al numero di volte che l’angelo suona alla discesa del potere divino sulla terra.

Sulla testa del rapace compare un diadema di tredici stelle che formano un sigillo di Salomone o esagramma. Se però guardiamo meglio il simbolo vediamo che esso è composto da una serie di tetraktis – il triangolo pitagorico con dieci punti che, dopo il pentalfa, è forse il più importante simbolo della scuola filosofica del grande iniziato.

Il numero tredici che ritorna incessantemente costituisce non solo il numero degli stati che diedero vita alla unione, ma rappresenta la dipartita del numero dodici verso la trascendenza del tredici.

Tredici erano i partecipanti all’ultima cena, tredici sono i segni dello zodiaco con il sole ecc…

I fratelli fondatori sapevano bene che il numero tredici è l’emblema della transizione ad una nuova vita e lo hanno posto al centro del loro Grande Sigillo.

Questa voce è stata pubblicata in Lavori di Loggia. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *