L’Agape rituale costituisce una vera e propria Operazione Iniziatica la cui tecnica consiste nel trasmutare, “in compagnia” (da cum pane), il cibo materiale in “Cibo Spirituale”. E’ quindi necessario impiegare tutte le proprie facoltà affinché tale operazione conduca alla Realizzazione voluta. Pertanto si raccomanda di:
1- lasciare fuori dal luogo d’Agape ogni cura profana;
2- entrare nel luogo d’Agape in abito scuro, con le insegne massoniche del grado, in dignitoso silenzio (l’entrata sarà regolata dal Maestro delle Cerimonie);
3- osservare, durante i lavori, il migliore raccoglimento possibile (qualora si voglia parlare o commentare col vicino, lo si faccia sommessamente), compiere quanto è necessario per raggiungere il massimo della serenità interiore;
4- non essere frettolosi nella “consumazione” dei cibi e trovare il “ritmo” con i Fratelli;
5- impiegare tutte le facoltà nella penetrazione del Rito, onde parteciparne attivamente ; al riguardo si raccomanda particolarmente di concentrarsi su quanto esporranno il Maestro Venerabile ed il Fr. Oratore;
6- riservarsi di parlare costruttivamente quando sarà concessa la parola, preventivamente richiesta al proprio Sorvegliante;
7- uscire dal luogo d’Agape in dignitoso silenzio, secondo l’ordine che verrà regolato alla fine dei lavori;
8- dopo la fine dei lavori, sistemare con ordine gli Arredi, gli Strumenti e gli indumenti rituali;
9- infine, dopo aver riordinato tutto, sostare con i Fratelli in letizia. Questo “sostare in letizia” è di fondamentale importanza, poiché in questo momento avviene la “digestione” di tutto il lavoro di cibi per l’Agape Rituale
1. Pane azzimo
2. Vino rosso d’uva
3. Uova non gallate, cotte in 5′
4. Verdure e ortaggi di stagione, freschi, e olive verdi
5. Agnello cotto arrosto su carboni di legna
6. Frutta fresca di stagione e frutta secca
7. Acqua di fonte.
– Tutti i cibi e le bevande saranno serviti dai FF. Serventi (gli Apprendisti più giovani).
– Durante il Rituale va messo pochissimo cibo nel piatto.
– Solo dopo, quando la Loggia sarà in libertà, si consumeranno i cibi più copiosamente, seppure moderatamente.
– Saranno intercalati brani musicali prescelti e/o letture del Fr. Oratore, predisposte opportunamente.
– La tavola d’Agape deve essere approntata in ogni dettaglio, prima dell’ingresso dei Fratelli;
– Saranno stati predisposti i candelieri, il libro sacro, la squadra e il compasso, il Testimonio, il braciere, la Menorah, il bruciaprofumi con i carboncini e le resine (Incenso e Mastice) preparate dal Maestro Venerabile, i Rituali ai loro posti, il candelino presso il Testimonio, carta e lapis di carbone per il tracciamento del Quadro di Loggia.
– I FF. si riuniranno in silenziosa attesa e, con l’aiuto dei FF. Esperti, procederanno ad “allineare” i loro corpi con il Rito d’Agape;
– Il M. V. accende col suo fuoco il candelino tenuto nella mano destra del M. d. C..
– Il M. d. C. entra, accende il Testimonio, pone sui carboncini le resine indicate dal M. V., poi esce, per introdurre nell’ordine dovuto i FF., prima gli Apprendisti, poi i Compagni, indi i Maestri, poi gli Ufficiali e i Dignitari, ultimo il M. V. (n.b.: gli Ospiti entrano con gli altri FF. secondo l’ordine che sarà predisposto dal M. V., coadiuvato dal M. d. C. e dai FF. Esperti).
I BRINDISI:
AL GRANDE ARCHITETTO DELL’UNIVERSO (si beve un poco)
ALLA MASSONERIA UNIVERSALE (si beve un poco)
ALLE SUE GUIDE (si beve un poco)
A TUTTI GLI ESSERI VIVENTI (si beve un poco)
ALLE NOSTRE FAMIGLIE (si beve un poco)
ALLA NOSTRA TERRA (si beve un poco)
AL SOLE FECONDATORE DELLA NATURA (SI VUOTA LA COPPA)
Oppure [od anche (in tal caso il Ven. ripete:
FF., colmate le coppe.
(pausa)
FF. in piedi per gli altri sette brindisi.
(pausa)
(al brindisi si beve senza dire “fuoco”)
Alzate i calici]:
AL SOLE (si beve un poco)
ALLA LUNA (si beve un poco)
A MERCURIO (si beve un poco)
A MARTE (si beve un poco)
A VENERE (si beve un poco)
A GIOVE (si beve un poco)
A SATURNO (SI VUOTA LA COPPA)