Poesie da « Diario di un viaggio »
di Achille Artom
FRUTTO DI CORTILE
(Palazzolo Acreide)
Lussureggiano gusto di casato frange di palma
frutto di cortile che trabocca sui tetti e protegge l’omertà dell’amore e l’ombra tua a rientrare dal tempo nel passato e l’abbraccio che riconferma certezze taciute sempre ma vive.
Non occorre neppure calcinare il muro del portone già così la sua muta presenza apre ai ricordi la casa.
PANORAMA ACREIDE
Gregge che trasmigra verso il monte
i tetti accostano le groppe. Il capo li trascina all’orizzonte alto slanciato con la croce. Non è chiaro se aiuta o comanda è lì da sempre
forse il paese è suo figlio forse il suo feudo.
Riferimenti li legano fra loro snodando
forse si slegano per sempre.
RIFLESSIONE
O popolo italiano, destituito di senso comune, di senso politico, di senso giuridico, di senso religioso, di senso economico, di senso morale, di tutti i sensi possibili e immaginabili dell’universo, ma ricco come nessun altro popolo della terra di un senso solo, il senso di umanità.
Gaetano Salvemini
(a cura di Dighata passi)