BEATO PIO IX di Aldo A. Mola
Papa Pio IX (1846-1878) verrà proclamato Beato.
Tale decisione, ponderata e, per quanto si sa, sofferta, appartiene a una sfera che si sottrae al giudizio storico-politico ed è di assoluta e insindacabile pertinenza delta Chiesa cattolica apostolica romana.
Crediamo sarebbe quindi inopportuno, perché metodologicamente improprio, evocare, per contrasto con tale decisione, le note dispute sulle decisioni da papa Pio IX assunte quale sovrano dello Stato pontificio.
Quanto alla valutazione delle molteplici condanne da papa Mastai pronunziate nei confronti della Massoneria – su cui scrisse Rosario F. Esposito in Pio IX. La Chiesa in conflitto col mondo (Roma, Paoline, 1979) -, occorre riflettere sulla situazione storica nel cui ambito esse presero corpo: magistralmente perlustrata da padre Giacomo Martina S.J. nella poderosa biografia di Pio IX pubblicata nelle edizioni della Pontificia Università Gregoriana e frutto di molti decenni di studio se-
vero.
Furono tempi di animosità, pregiudizi, acredini di cui s’ebbe un estremo saggio con l’aggressione al corteo che nottetempo il 13 luglio 1881 traslava le spoglie del papa da San Pietro a San Lorenzo fuori le Mura: vicende che l’Italia laica non può certo ascrivere a propria gloria.
In quest’occasione, come di sua norma, la Chiesa cattolica ha maturato un giudizio che trova le sue motivazioni al proprio interno.
La lezione da trarne è che altri Ordini, altre Istituzioni sappiano fare altrettanto del proprio passato, senza farsi prestare canoni di valutazione e metri di giudizio da poteri esterni — men che meno dai tribunali profani —, bensì in coerenza con i propri statuti e la propria Storia . Beato dunque Pio IX che trova nella sua beatificazione un punto d’approdo delle lunghe controversie sulla sua Figura.
E beati quanti sapranno fare altrettanto di sé e del loro passato, nell’ ambito della propria competenza.
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