INIZIAZIONE CONTRO INIZIAZIONE

I

Maestro Venerabile, Fratelli tutti di ogni Dignità e Grado,

approfitterò della vostra fraterna indulgenza per esporvi alcune considerazioni, che mi sono sorte leggendo un capitolo del primo libro della “Introduzione alla Magia” scritto dal Gruppo di Ur.

Anzitutto, perché la parola Magia non ritorni a far affiorare reazioni avverse, dovute allo svisamento che negli ultimi quattro secoli ha subito il significato di questa parola, vogliamoci ricordare che, originariamente, per Magia si intendeva, ed anche oggi si deve intendere, lo svolgimento da parte dell ‘uomo di attività che trascendono il mondo delle cosiddette leggi fisiche. I Maghi Caldei erano saggi e santi; anche nella tradizione cristiana, il primo riconoscimento della natura di Gesù venne da parte dei tre Re Magi. Forse l’etimo di Magia è simile a quello del verbo tedesco mogen che significa potere; forse è simile a quello di magister, i poteri magici sono conferiti solo a coloro che si saranno portati molto in alto nella Vera Conoscenza. Ma I ‘argomento di questa Tavola è:

INIZIAZIONE, CONTRO.IMZIAZIONE

All’entrare nella Famiglia Massonica, ricevemmo l’Iniziazione. Non ne afferrammo subito tutto il significato e tutta l’importanza, né tutto l’impegno che ci siamo assunti, ma nessuno di noi dubitò mai della serietà e della realtà del Rito d’iniziazione. Con quel Rito, ognuno di noi, che aveva preventivamente dichiarato di cercare la Luce, è stato ammesso ad incominciare una via intesa ad elevare la sua condizione umana, a portarlo alla più completa conoscenza e realizzazione di se stesso; un se stesso molto più grande di quello che di solito riteniamo confinato al nostro corpo ed alle esperienze sensoriali che esso ci trasmette.

Ci siamo messi per un cammino difficile, pieno di ostacoli e di strattoni all’indietro, provenienti da quelle forze che, omologamente, legano il nostro SE alla materializzazione, con quello dell ‘intero Universo. Quel cammino, apparentemente differente per ciascuno di noi, è l’unico che ci possa condurre alla Verità, alla conoscenza dell’essenza nostra e del Tutto.

Sulla base di questi principi, Bene e Male si definiscono da soli, automaticamente. Per I ‘Iniziato, è Bene tutto ciò che lo porta avanti sul cammino della conoscenza; invece, tutto ciò che lo frena, lo arresta o lo fa retrocedere è male, il Male. Questa definizione di Bene e Male non si collega a nessun quadro di riferimento moralistico, ma è totalmente pratica, per quanto riguarda il progredire sulla Via. L’opposizione delle forze del Male alle forze del Bene, così come ci viene raffigurato dalle varie religioni, può avere, da un lato, un significato puramente mitico, evocativo; oppure quello dell ‘osservanza ad una certa legge morale, molto variabile nel tempo e nei vari luoghi.

Ogni movimento di sovversione, nella storia e nel pensiero ha un’origine occulta ed una finalità avversa al progresso spirituale. Una delle confezioni più recenti è la teoria positivistica, la quale nega ogni retroscena del genere e pretende che tutto, nel mondo, si spieghi con cause storiche tangibili . ed una delle più antiche è la strumentalizzazione della spiritualità a fini di potere e di ricchezza. La istituzionalizzazione del Cristianesimo operata da Costantino ne è un esempio antico; l’assassinio di De Moley da parte di Filippo il Bello, per distruggere la tradizione e la potenza Templare, un esempio più recente; più recente ancora è lo scientismo.

Il Guénon indica quali siano le influenze che, dietro le quinte, hanno lavorato alla fabbricazione di quella che si chiama mentalità moderna. Essa parte da domini che, come quelli della scienza, dovrebbero essere più refrattari a preconcetti ed a pregiudizi. Invece, a partire dal secolo dei lumi, nelle roccaforti della scienza ufficiale si è ordita una infrangibile congiura che taccia a priori di pregiudizio, o di superstizione, tutto ciò che non è visibile, pensabile, misurabile; e tutto ciò che in qualche modo si riallaccia alla Tradizione.

Il materialismo e lo scientismo, in effetti, derivano in parte da suggestioni e la limitazioni di orizzonti, troppo organizzate e tendenziose, per ritenerle come estemporanee e dovute semplicemente all ‘umana ottusità . E tutto ciò si vede convergere verso una diffamazione generalizzata di tutto ciò che ha colore di esoterico; ne nasce una presa sugli animi che ha gli effetti di una contro-iniziazione. Il fatto che oggi sia considerato sano e normale solo l’uomo che considera le cose dal solo punto di vista materiale, oggettivo, ecc., è il sintomo di questo procedimento contro-iniziatico.

Ma le forze della contro-iniziazione agiscono anche in altri modi; molte sono le vie dell’antispirito. A coloro che sentono che, al di là delle apparenze fisiche, può trovarsi qualcos’altro, si possono offrire delle aperture verso un. aldilà inferiore. Gli stessi psicanalisti (con qualche eccezione) non si occupano che di un subcosciente, senza ipotizzare minimamente un livello sopracosciente.

Attraverso codeste aperture si affaccia un mondo subnaturale, di uno psichismo inferiore; chi scambi queste apparizioni con la luce del soprannaturale è portato verso la via discendente, verso una via contro-iniziatica. Le correnti dello spiritismo e dell’occultismo commerciale irretiscono anche persone di un certo livello intellettuale, sedotte anche dallo scorgere fenomeni, che sono facilmente presi per segni di realizzazioni spirituali.

Vi è anche colui che si rifugia in una vita fervida di attività benefiche, le quali lo fanno sentir buono, e gli permettono di creare una cortina di fumo dietro la quale nascondere le sue profonde istanze della ricerca di una spiritualità più reale.

Si direbbe che il desiderio di agire nel mondo profano, di far qualcosa, di migliorare la società, nascano proprio da forze contro-iniziatiche che tutti portiamo in noi, Come potremmo migliorare qualcosa se non incominciamo a migliorare noi stessi? Se vogliamo edificare il Tempio di Gerusalemme, cominciamo prima ad edificare il nostro Tempio interiore e ad individuare, isolare e neutralizzare le forze contro-iniziatiche. Questo si chiama scavare profonde ed oscure prigioni al vizio e lavorare al bene ed al progresso dell ‘Umanità.

M. Bnc,

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