LA CENTRALITÀ DELL’UOMO
SOLSTIZIO D’ESTATE 1999 E.·. V.·.
Carissimi Fratelli,
Il Solstizio
d’Estate 1999 segna l’inizio di un periodo di entusiasmo e di profondo
impegno del Grande Oriente d’Italia e di tutti i Liberi
Muratori.
Dopo un
proficuo lavoro di stabilità e di normalizzazione delle relazioni verso
l’esterno, con l’elezione della nuova Giunta si apre una nuova epoca in
cui il Grande Oriente d’Italia dovrà agire per rafforzare la sua
presenza nel mondo, con uomini ed idee, e per far maturare l’elevazione
esoterica, culturale e morale dei Lavori delle Logge.
La nostra
Presenza nel sociale sarà tanto ampia e fruttifera quanto maggiore sarà
lo sforzo dei Fratelli nel perseguire nei Lavori rituali i valori e gli
ideali della Tradizione esoterica e Muratoria.
La società in cui
viviamo esige dal Grande Oriente d’Italia quel contributo di idee e di
uomini che la Massoneria ha sempre dato al progresso dell’Umanità e che
Essa è in grado di dare con un’energia ancora maggiore.
Nell’animo di
tutti i Fratelli dell’Ordine v’è un profondo desiderio di adoperarsi con
gioia per il Bene dell’Umanità, sicché dovremo operare per non eludere
gli obblighi che ci competono di fronte alla società e per soddisfare le
aspirazioni e gli ideali della nostra Istituzione.
Il senso di
dignità e di fierezza di essere Massoni ci spinge a ritenere che il
nostro primo sforzo deve essere proprio quello di riappropriarsi con
orgoglio della nostra identità: un impegno che, al di là di
atteggiamenti passivi di vittimismo, di mera difesa o di legittimazione
ad ogni costo, deve manifestarsi non solo a parole bensì con le opere,
incluse quelle culturali e morali, che sono le sole che permettono di
realizzare gli ideali ed i valori degli Antichi Doveri.
La società in
cui viviamo è ancora intrisa di intolleranza, di sopraffazione, di
dogmatismo e di integralismo ed è fuor di dubbio che la Massoneria si
pone come insostituibile baluardo a difesa delle libertà individuali e
di pensiero, dei diritti civili ed umani, del rispetto delle differenze,
di qualsiasi tipo esse siano. La natura ancora imperfetta della
democrazia lascia ampio e profondo spazio alla Massoneria, che così deve
adempiere ad un ruolo culturale, etico e pedagogico.
Per questo, il
nostro primo compito nel mondo, ed anche verso noi stessi, è quello
della difesa e del rafforzamento della cultura e dello spirito laico,
scevro da dogmatismi, verità rivelate o immutabili. Anche i Massoni
ritengono di possedere verità in cui credono e sono pronti a difenderle,
ma esse non sono mai considerate come definitive, né tanto meno vengono
poste come elemento di contrapposizione, di conflitto, di divisione tra
gli uomini.
La difesa e il rafforzamento della cultura laica deve
essere per i Liberi Muratori un imperativo giornaliero e concreto con
l’obiettivo di tutelare la laicità di ogni aspetto della società in cui
viviamo.
Prima di tutto, lo stesso Stato non può perdere il connotato
della laicità se intende assicurare la libertà di pensiero e di azione
di tutte le componenti della collettività, nei limiti del rispetto delle
opinioni altrui e delle leggi civili.
Allo Stato non è consentito
tollerare influenze di pressioni ideologiche, culturali o religiose, che
essendo di parte, in una maniera o nell’altra, possono ledere le libertà
di espressione personali o dei gruppi.
La laicità dello Stato si
sostanzia proprio nel garantire la manifestazione e l’uguale trattamento
delle diverse opinioni e punti di vista, delle libertà personali, della
professione delle fedi e delle credenze senza privilegiare l’una o
l’altra. Lo Stato laico non solo è l’opposto di qualsiasi stato
confessionale – che, come tale, si propone di imporre, in maniera anche
autoritaria, le convinzioni di una maggioranza o di una minoranza – ma
rappresenta il presidio della democrazia e della libertà.
A tale fine
i Massoni, uomini liberi, sono chiamati ad operare con specifiche
iniziative che possano essere utili, in modi diversi, al mantenimento e
al rafforzamento della laicità dello Stato e quindi dell’intera società
civile.
Ciò vale, in particolare, anche per la scuola che riteniamo,
come abbiamo sempre pensato, debba essere laica, pubblica, accessibile a
tutti, e portatrice di quei valori che fanno parte della Tradizione di
tolleranza della Libera Muratoria. Le nuove generazioni vanno educate
nel rispetto e nella promozione della diversità e delle differenti
opinioni. Solo così si porranno i presupposti per un nuovo mondo in cui
gli uomini saranno sempre più liberi di esprimere all’interno della
collettività le loro aspirazioni e le loro potenzialità.
Al Grande
Oriente d’Italia, seguendo i valori propri della Sua Tradizione
culturale, spetta profondere le energie in questa direzione e
trasmettere il proprio punto di vista, catalizzando l’attenzione
pubblica sui valori laici, i soli che ammettono la convivenza
ugualitaria delle diverse opinioni e delle diverse scelte religiose,
culturali ed etiche proprie di singoli uomini o di gruppi di diversa
natura.
Il Grande Oriente d’Italia si fa così promotore della cultura
laica attraverso la nuova Rivista e un Centro Studi che è in corso di
formazione e altre iniziative culturali che si stanno predisponendo
insieme ai Collegi Circoscrizionali. Una di esse consisterà in una
Tavola Rotonda sui rapporti tra Stato e Chiesa, a cui verranno invitati
sia Massoni che noti esponenti della cultura, in concomitanza con la
festa a Villa ‘Il Vascello’ il prossimo XX Settembre 1999. Riteniamo,
infatti, che questo importante appuntamento annuale, che ricorda il
contributo dei Massoni alla costruzione laica dello Stato italiano, non
debba limitarsi a una mera celebrazione del passato, ma debba divenire
un’occasione culturale per presentare al mondo esterno i valori e gli
ideali della Libera Muratoria.
Cari Fratelli, la difesa della laicità
si compenetra con il nostro secondo obiettivo che è quello di
contribuire al Bene dell’Umanità nell’ambito della cultura, dell’etica
nonché della maturazione pedagogica delle nuove generazioni.
La
cultura, per noi Massoni, non si riduce ad un esercizio individuale e
accademico avulso dalle concrete esigenze degli uomini e dei Fratelli
della Comunione. La cultura, per noi, non dovrà esaurirsi
nell’erudizione, ma sostanziarsi in un modus vivendi di
riflessione e di studio approfondito e critico, che solleciti la
capacità creativa di ciascuno, al fine di comprendere i problemi della
società in cui viviamo e i bisogni degli uomini, diffondere i valori
etici propri della Tradizione Muratoria ed elaborare idee e proposte che
possano fornire un contributo fattivo al Bene dell’Umanità.
A questi
scopi, uno strumento fondamentale sarà la Rivista culturale del Grande
Oriente d’Italia – che riprende il nome Hiram – il cui primo
fascicolo uscirà in occasione della Festa dell’Equinozio di Autunno.
Essa si presenterà con un nuovo formato, tipico delle riviste culturali,
e anche con un nuovo aspetto che la renderà di facile lettura e mirata,
da un lato, al perfezionamento dei Fratelli (fornendo anche contributi
utili ai Lavori di Loggia) e, dall’altro, alla presentazione del
pensiero della Libera Muratoria sull’Uomo e sul mondo.
Hiram non sarà
però un organo isolato; dovrà, da un lato, dar voce alle indicazioni ed
ai programmi culturali del Grande Oriente d’Italia e, dall’altro, essere
aperta ai Collegi Circoscrizionali e concentrarsi su temi esoterici e
massonici, su argomenti culturali di diversa natura e su tematiche che
riguardano la realtà contemporanea, con particolare attenzione agli
argomenti di etica, diritti umani e bioetica. Per essere uno strumento
di dialogo, alla luce della prospettiva laica, si avvarrà della
collaborazione di autori esterni, che scriveranno sulle pagine della
Rivista e parteciperanno a Tavole Rotonde.
Per quanto concerne la
cultura, inoltre, il Grande Oriente d’Italia si impegnerà a fondo in due
ambiti.
Il primo ruoterà intorno ai valori ed alle problematiche
dell’uomo contemporaneo. L’approccio ai valori di cui siamo portatori
non può ridursi a una mera rivisitazione del loro ruolo nel passato, ma
ne impone l’attualizzazione alla luce delle problematiche che sorgono
oggi, e sorgeranno nel futuro, dal vivere individuale e collettivo degli
uomini.
I Massoni, in tal senso, debbono ancorarsi saldamente alla
Tradizione e sulla base di essa calarsi nell’oggi e volgere lo sguardo
all’avvenire: così soddisfano la loro natura di costruttori del mondo e
fautori del progresso culturale, spirituale, scientifico e sociale. Il
nostro impegno etico sarà fondamentale e dovrà fornite contributi
concreti con uomini ed idee, nei diversi ambiti che sono oggi posti
all’attenzione sociale: la qualità della vita, la libertà di pensiero,
la responsabilità individuale delle scelte nel campo della salute (i
diritti dei malati e della scelta della cura), i diritti umani, il
bisogno di una giustizia giusta, anche nei tempi, la promozione e la
difesa delle differenze rispetto alle credenze religiose e alle
tradizioni culturali presenti in una società multietnica e
multiculturale.
All’interno di quella cultura laica di cui dobbiamo
essere difensori e propositori, il Grande Oriente d’Italia, i Collegi e
le Logge, dovranno volgere la riflessione sui temi fondamentali per la
qualità della vita. La Libera Muratoria, però, dovrà non solo esprimere
la propria opinione, ma operare in modo che le conquiste di civiltà, di
responsabilità e di consapevolezza, che sono state raggiunte, non
vengano meno (come per esempio, la libertà di aborto e i diritti delle
donne) e al contempo si affermino i valori di un Nuovo Umanesimo
rispetto a questioni che riguardano la vita, come la fecondazione
artificiale, l’eutanasia, la scelta della cura e della terapia od ancora
il trattamento dei malati terminali e la manipolazione genetica a fini
terapeutici.
Grazie alla nostra Tradizione esoterica ed ermetica, che
si fonda su una profonda stima dell’uomo e delle sue capacità
intellettive, etiche e spirituali, siamo in posizione privilegiata per
comprendere i lati umani insiti in queste tematiche e per affrontarle
nel pieno rispetto delle libertà, della capacità di scelta e della
responsabilità della persona, senza alcuna coercizione legislativa o
persuasione dogmatica e intollerante di diversa natura, inclusa quella
legata a una particolare fede religiosa.
In questa prospettiva,
dovremo rivolgerci in particolare alle nuove generazioni, svolgendo quel
compito pedagogico che è proprio della Libera Muratoria nel preparare
uomini liberi e di buoni costumi, fondamento del futuro della civiltà
dell’Uomo. Per questo, abbiamo in animo di organizzare manifestazioni
che le possano coinvolgere direttamente, avvicinando il mondo scolastico
e al contempo di rafforzare quelle associazioni giovanili come Rainbow
for Girls e DeMolay.
E’ solo con opere di questo genere che la nostra
trasparenza non si limiterà a fornire una mera risposta alle richieste
della società profana, ma costituirà il modo in cui i Massoni del Grande
Oriente d’Italia realizzeranno l’obiettivo di porsi in modo serio e
fattivo all’interno della società: non una trasparenza di maniera e
formale, ma un manifestarsi di idee e di uomini, pronti ed aperti alla
discussione ed al confronto.
Al fine di rafforzare, concentrare e
coordinare il nostro impegno civile, culturale e pedagogico stiamo
istituendo un UFFICIO CULTURA
che, di concerto con la Giunta, avrà il compito di promuovere
manifestazioni e il dialogo con il mondo profano, di coordinare le
attività culturali promosse dai Collegi, di predisporre iniziative
mirate alla più ampia pubblicizzazione delle nostre attività culturali,
e quindi delle nostre idee e proposte.
Riteniamo che i nostri
convegni, rivolti all’esterno, vadano organizzati non solo con serietà
ed efficacia comunicativa, ma anche privi di accademismi artificiosi, di
paludamenti ed orpelli che non fanno altro che gravare da un punto di
vista economico.
Per l’anno corrente indichiamo alla Comunione come
tema su cui concentrare l’attenzione e il lavoro, quello dei valori e
della promozione della diversità nelle società multietniche e
multiculturali.
Auspichiamo che su di esso maturi un’ampia ed
approfondita riflessione culturale ed esoterica che sfoci in iniziative
rivolte alla società ed ai giovani.
Tuttavia, l’impegno civile,
culturale, etico e pedagogico può essere svolto con efficacia e serietà
solo se le Logge riprendono con forza e vigore la loro attività
muratoria, alternando le tematiche strettamente esoteriche con quelle
culturali ed etiche.
Per noi Massoni cultura non significa certo solo
impegno nei campi indicati- che sono oggetto anche dell’attenzione del
mondo profano- bensì in quello irrinunciabile della nostra Tradizione
Muratoria. Se è vero che il perfezionamento esoterico e spirituale non
può essere pensato per tutti i Fratelli come mero esercizio individuale,
ma come preparazione per operare nel mondo, è anche vero che molti di
noi sentono l’esigenza di affinare la loro spiritualità e la loro
preparazione esoterico-ermetica, perché questo è ciò che dà senso alla
loro appartenenza all’Ordine.
Qualcuno potrebbe sostenere che
l’esoterismo sia solo un esercizio di cultura o addirittura qualcosa che
esula dalla nostra natura di Massoni. L’esoterismo nei Lavori di Loggia
non può solo essere sfoggio di nozioni o mascheramento dietro parole o
segni incomprensibili; esso invece, assume la funzione di fondamento
della nostra preparazione come Uomini; perciò, prima di tutto, deve
rivolgersi alla comprensione- semplice e profonda allo stesso tempo-
degli elementi essenziali della Tradizione e dei simboli che
accompagnano i nostri Lavori rituali di Loggia.
Non crediamo certo
che tutti i Fratelli debbano diventare degli esperti di esoterismo, ma è
indubbio che ognuno di loro deve saper maneggiare con sempre migliore
abilità gli strumenti dell’arte muratoria e, perciò, possedere
conoscenza, graduata e sedimentata, delle nozioni che ne costituiscono
il presupposto.
In effetti, è stato proprio il diffondersi
dell’esoterismo e dell’ermetismo che nei secoli passati ha permesso lo
sviluppo di quelle idee che hanno poi fondato le moderne democrazie.
Dove regna lo spirito muratorio, esoterico ed ermetico, rivolto alla
ricerca della verità, ma mai in modo dogmatico, è certo che regna anche
la tolleranza, il rispetto e la promozione dei diritti della
persona.
Siccome il luogo dove si colloca la nostra Tradizione è il
Tempio, riteniamo utile, per rafforzare oggi e nel futuro i Lavori
rituali e muratori, che tutte le Logge si impegnino quest’anno sul tema
L’Uomo e il Sacro,alla Luce del Tempio.
Così, anche
nel campo esoterico, i Massoni prepareranno il loro messaggio da far
pervenire a coloro, in specie le nuove generazioni, che sono alla
ricerca di prospettive spirituali che permettano di elevarsi, di
sfuggire alla materialità consumistica del mondo occidentale, di
crescere interiormente, di comprendere il mondo e di assumere
atteggiamenti diversi nel proprio vissuto e verso la vita
quotidiana.
Il Grande Oriente d’Italia dovrà farsi interprete di
questo spirito nuovo, che coinvolge l’uomo contemporaneo non disgiunto
dal progresso del sapere scientifico, tecnologico ed umanistico.
Sia
i Fratelli che il mondo profano oggi sentono una tale urgenza, mirata
anche a raggiungere nuovi livelli di spiritualità: dovremo, noi tutti,
esaudire questa esigenza.
Attivarsi per rendere efficace il ruolo
culturale, esoterico etico e pedagogico impone che il Grande Oriente
d’Italia possegga una struttura agile ed efficiente. In questa direzione
abbiamo svolto un check up dell’organizzazione che ci ha permesso di
individuare inefficienze e sprechi e di pensare a riforme mirate ad un
taglio delle spese e alla eliminazione di quelle superflue. Non siamo
stati certo spinti da un’ansia di cambiamento fine a se stesso, ma dalla
convinzione che un’azione di rigore economico e di riorganizzazione del
Grande Oriente d’Italia, possa ottimizzarne le risorse finanziarie ed
umane, per soddisfare le esigenze dei Fratelli, migliorare l’azione di
Governo dell’Ordine e intraprendere un numero maggiore di iniziative,
anche in vista di rendere più solida la sua immagine nel mondo
profano.
Il Grande Oriente d’Italia deve ridiventare la Casa Comune
di tutti i Fratelli dell’Ordine, facendo sì che sia il loro punto di
riferimento, avvicinabile a seconda delle loro esigenze, eliminando così
quella lontananza che sinora ha caratterizzato il rapporto tra il Centro
e i Fratelli della Comunione. L’azione “Porte aperte” intende operare in
questa direzione, impostata sulla trasparenza dell’azione di Governo,
sulla continuità della informazione e sull’accesso alle strutture
centrali.
Il Notiziario, che si sta approntando, rappresenta uno
strumento che rientra in questa prospettiva. Verrà inviato a tutti i
Fratelli e sarà aperto all’accoglimento di notizie provenienti da tutta
la Comunione.
La nostra presenza nel mondo deve ovviamente andare di
pari passo con il succedersi degli eventi e non ridursi ad una mera
enunciazione di principi.
Per questo, di fronte alla guerra nel
Kosovo, il Gran Maestro ha ritenuto giusto intraprendere una concreta
azione di pace e di solidarietà per le popolazioni kosovare, senza
distinzioni etniche. Da un lato, sono stati raccolti, attraverso
l’azione incisiva dei Collegi, circa trecento milioni di lire, devoluti
all’Associazione Medici senza Frontiere, che opera a vantaggio delle
popolazioni vittime della guerra. I Fratelli e le Logge dell’Ordine
hanno risposto con grande generosità e a loro va indirizzato il nostro
più sentito ringraziamento.
Dall’altro, nella direzione della pace,
il Gran Maestro si è incontrato con il Gran Maestro della Jugoslavia,
che è stato ospitato in Italia, con il quale sono state esaminate tutte
le vie per far si che la Massoneria potesse fornire il suo contributo
per conseguire al più presto una pace duratura nella zona dei Balcani,
salvaguardando le diversità etniche, religiose e culturali.
Tuttavia,
il nostro impegno nel campo della solidarietà non si deve fermare alle
necessità impellenti e straordinarie, ma deve costituirsi come un’azione
duratura nel tempo, mirando non solo alla mera raccolta di fondi, bensì
al patrocinio di strutture di solidarietà e di volontariato già
esistenti o, meglio ancora, alla formazione di nuove che possano vedere
coinvolti concretamente i Fratelli degli Orienti in organismi da loro
stessi promossi e gestiti.
Stiamo così esaminando diverse proposte,
che possano al più presto soddisfare quello spirito di solidarietà e di
compassione umana che è proprio della Tradizione Muratoria, promotrice
nel passato di quasi tutte le associazioni solidaristiche che operano
ancora oggi nel nostro Paese, anche se attualmente non vedono la
partecipazione attiva dei Massoni.
Con lo stesso animo, svincolato da
qualsiasi forma di proselitismo o di propaganda, stiamo organizzando per
il prossimo autunno a Torino un convegno nazionale sul volontariato a
cui parteciperanno relatori anche non massoni. Tale convegno
contrassegnerà così l’inizio di un nuovo impulso alla solidarietà da
parte del Grande Oriente d’Italia.
Se la solidarietà verso l’Umanità
è indubbiamente un ideale concreto dei Massoni, non dobbiamo mai
dimenticare l’impegno di unione profonda che dobbiamo avere verso i
nostri Fratelli. Per questo, riteniamo che tale vincolo venga rinsaldato
anche con specifiche azioni che siano rivolte al bene, alla cura e al
conforto, materiale e spirituale. Stiamo così analizzando diverse
proposte che possano soddisfare in modo più ampio e trasparente il
contributo che il Grande Oriente d’Italia, e in particolare i Collegi
Circoscrizionali, possono dare per il bene dei Fratelli.
Stiamo,
altresì, ristabilendo e rafforzando i rapporti con le Comunioni estere e
in questo ambito abbiamo già raggiunto un primo risultato: con la Gran
Loggia Alpina della Svizzera abbiamo ristabilito le relazioni di
amicizia.
Siamo certi che il nostro contributo alla società in cui
viviamo, sia esso culturale, etico, pedagogico e spirituale, svolto in
modo palese senza ambiguità e compromessi, porterà al riconoscimento da
parte dell’opinione pubblica dell’importanza del ruolo di progresso,
civiltà, libertà e democrazia svolto dal Grande Oriente d’Italia. Per
questo è fondamentale divulgare le nostre iniziative e promuovere
un’ampia opera di comunicazione verso l’esterno. A tal fine, da un lato,
verrà potenziata l’azione di dialogo con il mondo profano in modo che
essa sia efficace e rispecchi gli intendimenti della Giunta; dall’altro,
il Gran Maestro ha già incontrato diverse personalità pubbliche ed ha
rilasciato ai maggiori quotidiani italiani interviste sulla natura e
sugli ideali del Grande Oriente d’Italia, che hanno comprovato la
vitalità, lo spessore etico-culturale e l’impegno civile dei
Massoni.
L’opera profondamente innovativa che stiamo intraprendendo
potrà dare i suoi frutti solo se sarà supportata dal contributo di tutti
Voi, cementato dai Lavori rituali e dell’amore che genera
armonie.
Carissimi, i Liberi Muratori dovranno tornare ad essere i
grandi costruttori di opere, per far sì che i Templi dello Spirito
massonico si coniughino con la vita concreta degli
Uomini.
Il Gran Maestro