DESTINO

DESTINO

              RAFFAELLA          ROMAGNOLO

Vederla che si consumava d’amore, la mente altrove, lontana da tutto ciò che non fosse l’uomo che proditoriamente s’era permesso di lasciarla anzitempo; vederla furibonda e incapace di lasciar andare ogni cosa lui avesse toccato, la berretta da notte, la tabacchiera, il rasoio, il libro dei conti, il pitale; e poi insonne e inappetente nello strazio degli ultimi giorni, quando perfino portare il bicchiere alle labbra pareva una colpevole distrazione dal pensiero fisso di lui, spinse Anita ad accelerare i preparativi per il matrimonio: amava Pietro e Pietro amava lei. Perché aspettare? Il solo fatto che la sera lui dovesse tornare a casa propria le dava il tormento. Tanto l’avviliva il distacco che, molti anni dopo, sotto le coperte, gli accarezzerà il petto disegnando piccoli cerchi e come evocando una disgrazia sorprendentemente evitata, dirà: «Ma ti ricordi quando la sera dovevi andartene? Quando non potevi accarezzarmi qui e qui e qui?»,

Nell’imminenza de] matrimonio, Pietro Ferro aveva lasciato il lavoro al Cotonificio Raggio prendendo il posto in campagna di Nino Bixio, partito per il seminario di Carcare. Con un po’ di fortuna sarebbe potuto tornare al Borgo di Dentro da scolopio, presso la stessa casa che l’aveva accolto negli anni della scuola elementare. Anche Anita aveva lasciato la Filanda Salvi: con la morte di Luigina, alla famiglia serviva una donna in casa.

Si sposarono un mercoledì di marzo del [902 alle sette e mezza del mattino. Giuseppe Garibaldi rifiutò di entrare in chiesa e rimase sul sagrato insieme agli amici del Circolo Democratico, riuniti a fumare dietro uno degli. eleganti vespasiani che, sul finir del secolo, i massoni avevano fatto installare davanti a ognuna delle sette chiese della città.

Primo Leone invece accompagnò all’altare la figlia ostentando un vistoso fazzoletto rosso nel taschino della giacca, identico a quello che stringeva il collo dello sposo.

Questa voce è stata pubblicata in Lavori di Loggia. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *