LA MORTE

LA MORTE

(Incubo o inizio di nuova vita?)

di

Silvio Nascimben

Considerate le premesse fatte nella prima parte, relative ai pericoli derivanti da sedute improvvisate, prive cioè delle più elementari norme che regolano queste sperimentazioni, si rende indispensabile ribadire quanto necessario sia, per avviare una seduta spiritica, predisporsi psichicamente, prima di ogni altra cosa, al raggiungimento di uno stato ideale di serenità interiore. L’ operazione, in verità, potrebbe essere facilitata dall’ ascolto di brani di musica classica, fumigazioni, preghiere, e, come in tutte le pratiche che coinvolgono lo spirito…. dal digiuno.

L’osservanza di queste regole, va precisato, non elimina i pericoli che soventemente si corrono durante una seduta spiritica, e che vanno dalla “infestazione” comunemente detta, fino alla “possessione ‘

Il procedimento di infestazione, ovverosia la malattia del piano astrale, in verità, è molto simile alla malattia del piano fisico, tant’è vero che il processo infettivo è analogo.

L’uomo vive nel suo “habitat” naturale soltanto perché protetto da difese immunologiche, sia sul piano fisico che su quello astrale. In difetto, ovvero in mancanza di queste difese, egli sarebbe destinato a soccombere miseramente perché preda di esseri invisibili appartenenti al piano subumano (i microbi), e a quello sovrumano (le larve). Alla stessa maniera di come esistono sul piano fisico particolari vie più facilmente percorribili dai “microbi”, particolari porte astrali consentono l’accesso alle “larve “, tant’è vero che i “microbi” penetrano nel corpo umano, sia attraverso le vie accidentali (le ferite) che quelle naturali, cioè le vie respiratorie, le urinarie, l’ apparato digerente, ecc. ecc. Per le “larve “, infatti, esistono più vie di penetrazione nel corpo umano. Vi sono, oltre alle vie secondarie che si formano a causa di “lacerazioni del tessuto astrale “, le principali, che sono collocate nei punti cardine di comunicazione tra il mondo esterno e quello interno. Questi particolari “omphalos”, vengono spesso chiamati “centri di forza astrale”: in verità, sono dei diaframmi, che sarebbe meglio definire vere e proprie “porte di accesso” Ciascuno di questi “vortici energetici astrali”, ognuno dei quali con una propria fisionomia ben precisa, è indissolubilmente legato ad un settore specifico del corpo fisico.

La visione astrale dell’uomo, agli occhi del sensitivo, appare circondata da una aureola lucente (aura astrale) di colore vario, con i vortici energetici (i centri di forza astrale), alcuni più grandi, i primari, ad altri più piccoli, i secondari.

In una trasmissione televisiva di qualche tempo addietro, chiamata “Misteri”, venne presentata la “camera Kirlian”, una particolare apparecchiatura fotografica in grado di fissare sulla pellicola non soltanto l’ immagine del soggetto, ma anche la colorazione e l’intensità della sua “aura vitale”

Ritengo necessario, a questo punto, predisporre uno schema riepilogativo e più descrittivo, dei “centri di forza astrale”, come indicato qui di seguito:

e il cerebrale: è situato alla sommità della testa, sede della coscienza astrale. Colore bianco e pineale: è tra le sopracciglia e consentirebbe la visione astrale. Colore celeste

e tiroideo: è al centro della gola e farebbe avvertire vibrazioni sonore. Colore turchino o cardiaco: è sul cuore e ritmerebbe all’unisono col Cosmo. Colore oro e splenico: è all’altezza della milza e sarebbe collegato alla vitalità astrale. Di vari colori o solare: è nella zona del plesso solare per indicare la sensibilità astrale. Colore verde  vertebrale: alla base della spina dorsale, segnalerebbe la percezione intellettiva. Colore rosso o sessuale: è nella zona sessuale e segnalerebbe l’intensità della forza astrale. Colore vermiglio

Ogni “larva” predilige una particolare via d’ ingresso, rispetto alle altre, producendo un ben preciso tipo di infestazione caratterizzata da una sintomatologia ben individuabile, così come accade per le malattie. Ed è proprio in considerazione delle conseguenze provocate dalle stesse, che è possibile dividere le larve in quattro ben precisi gruppi, strettamente legati ai quattro elementi della Creazione: terra, fuoco, acqua, aria.

Le larve dellaterra (saturnali – verde scuro) colpiscono la zona della milza, provocando alterazioni del sangue.

Le larve delfuoco (solari – colore rosso) alterano il ritmo cardiaco ed esercitano un’ azione negativa sul sistema neurovegetativo.

Le larve dell’acqua possono, invece, provocare disturbi degenerativi del processo metabolico e del sistema sessuale.

Le larve dell’aria (mercuriali – viola) colpiscono il sistema cerebrale.

Ogni centro di forza astrale è collegato a settori vari del corpo e, a seconda del centro colpito, può verificarsi una specifica sintomatologia che andrebbe riepilogata come segue:

 cerebrale Sensazione di vuoto mentale, senso di smarrimento, emicrania improvvisa, fitte acute al cervello, pressione alle tempie.
 pineale Calo progressivo della vista, dolore acuto ai bulbi oculari, visioni di neve scintillante ed immagini terrificanti.
 tiroideo Ansia, senso di soffocamento, isteria ed alterazioni del metabolismo. Sensazione di sussurri lontani e presenze impercettibili ostili.
 cardiaco Ritmo cardiaco alterato, ed alterazione del sistema circolatorio. Tipica sensazione di inspiegabile angoscia e fobie.
 splenico Stato depressivo accompagnato da profonda tristezza, stato di abulia alternato ad ipocondria. Inspiegabile debolezza diffusa.
 solare Sensazione di toccamenti sul corpo ed improvviso formicolio accompagnato da vampate di caldo, alternate, talvolta, a brividi di freddo. Dolori allo stomaco, accompagnati da nausea ed inappetenza. Alterazione della sensibilità tattile ed inequivocabile sensazione di strane presenze nell ‘ ambiente.
 vertebrale Modificazione del carattere con improvvisi cambiamenti d’umore.
Inappetenza e progressivo costante dimagrimento.
Disturbi mentali lievi che possono degenerare progressivamente, fino alla follia.
• sessuale         Inspiegabile propensione per turpi pratiche sessuali.

Continue sensazioni di toccamento ai genitali, in particolare, se distesi.

Anomalie delle funzione sessuali.

Spesso è stato rilevato che i fenomeni di infestazione locale, col passare del tempo, si sono propagati attraverso le vie di comunicazione dell’intero organismo e coinvolgendo, di conseguenza, anche gli altri “centri “, hanno avviato fatalmente il processo di infestazione totale.

Vediamo adesso, quali sono le cause che avviano questo terrificante e, purtroppo, sempre ignorato, processo distruttivo dello spirito e del fisico. Per necessità di sintesi, potremmo riassumerle così:

  • sedute spiritiche praticate con molta superficialità e tanta incompetenza. Anche pratiche di magia, avviate per gioco, possono essere responsabili di guai irreparabili. Tanti, ahimè, non sanno che partecipando, anche una sola volta, a sedute medianiche improvvisate e non protette, si espongono alle forze del “vampirismo astrale ” che si compone di larve, silfidi, spiriti elementari, burunti, dannati, ecc. ecc.
  1. il fenomeno molto diffuso, di ricorrere a sciamani e fattucchiere per ottenere incantesimi, pozioni e fatture a danno di malcapitati, è oltremodo pericoloso. Per la magica legge dell’equilibrio cosmico, il male, come il bene che viene fatto, torna immancabilmente al mittente con una intensità doppia rispetto a quella di partenza. Operazioni magiche, effettuate da mercanti dell’ occulto, e i sentimenti malvagi come I ‘ invidia e I ‘odio, potrebbero provocare l’ apertura di un varco nel sistema immunitario astrale. Ciò può essere terribilmente pericoloso perché favorirebbe il malefico ingresso larvale, nell ‘ organismo umano.
  1. Il processo di infestazione può avviarsi spontaneamente, senza alcuna causa scatenante, ma per predisposizione innata del soggetto.
  • Come per le malattie infettive, l’infestazione larvale si diffonde anche per contagio.
  • La frequentazione di luoghi infestati, non è escluso, potrebbe essere la causa determinante di contaminazione. Non a caso Stanislay de Quaita, nel “Serpente della Genesi”, edito a Parigi nel 1891, metteva in guardia quanti si trovassero nei pressi di rovine maledette, di castelli infestati da spiriti maligni, al pari di cimiteri abbandonati o di balze e scogliere frananti. “State lontani egli diceva – dai suoli maledetti, dove l’erba non cresce giammai, come se qualche alito avvelenato avesse reso sterile la terra, e dagli acquitrini putridi. Potrebbero essere sfiatatoi dell’inferno “

I luoghi infestati da presenze negative, e da spiriti inquieti, determinano quasi sempre un sottile senso di oppressione e di insofferenza, che si accompagna, non di rado, ad un’ apparente ed inspiegabile paura. E intanto si ripropone, più inquietante che mai, l’interrogativo: “la morte… che cos ‘è?”

Una considerazione improvvisa prende corpo nella mia mente. Se l’uomo, ahimè, non riesce a spiegarsi il vero significato della vita, come può giammai comprendere il perché della morte?

Malgrado la filosofia ci induca a non ritenere necessario occuparsi di quanto avviene nelle “sfere oscure ” – che stanno dopo la morte – se non si è capito cosa avviene prima di arrivare a quella soglia, non possiamo non convenire che I ‘uomo è fatalmente condannato ad allontanare da sé I ‘ intuizione che potrebbe spiegargli il “divino perché dell ‘esistenza umana “

Nella storia dell’umanità, non vi è stato secolo in cui siano state fatte tantissime scoperte ed invenzioni, come in questo. Chi avrebbe creduto mai alla possibilità di viaggiare nello spazio, e non con la fantasia come aveva, fino a quel momento, fatto; calpestare il suolo lunare e servirsi dei computer; costruire centrali atomiche e satelliti artificiali per migliorare il tenore di vita e, non ultimo, servirsi dell ‘ ingegneria genetica per modificare i sentieri della natura.

I sogni fantasiosi della mente, giorno dopo giomo, in questo secolo, diventano realtà. Malgrado ciò, chissà perché, I’ uomo modemo continua a credere soltanto in ciò che vede, e pensa solo in funzione di verità ben definite.

Forse, è per questo che, l’uomo del XX secolo, ebbro del successo tecnologico raggiunto, avverte in sé l’ inebriante sensazione d’ immortalità, al punto tale da inventarsi nuovi “dei” e nuovi “totem”, in sostituzione del Dio dei suoi padri, ormai desueto e troppo spirituale. Coinvolto dalla frenetica corsa verso traguardi sempre più ambiziosi, l’uomo, purtroppo, sente sempre meno l’obbligo di rispettare la natura e di tutelare la vita sulla Terra, intesa come organismo vivente. Egli non si preoccupa lontanamente che fiumi, foreste e mari, stanno morendo perché ridotti a immondezzai. Poco gli importa che, sopra I ‘Antartide, un buco grande quanto un continente si è aperto nell’ atmosfera che protegge il nostro pianeta, mettendo veramente in pericolo la sopravvivenza futura dell ‘umanità…

Con cautela, e con caparbia determinazione, procede incessante però, il lavoro di chi crede nella immortalità dello spirito; l’esercito di chi crede che con la “morte ” non ha fine la “vita “, diventa sempre più numeroso, e la sopravvivenza dell’anima, malgrado le tecnologie avanzate, è ormai oggetto di sperimentazioni, anche scientifiche.

Se un giorno, non molto lontano, venisse annunciato in maniera chiara ed inequivocabile, che la “reincarnazione”, fino a quel momento considerata utopistica, è effettivamente una verità accertata, pensate un po’ , dovremmo prepararci ad un ben triste destino…

Un ‘ amara e sconfortante considerazione dovremmo, però, fare: lo scempio compiuto dall ‘uomo su questa povera Terra, e l’irrimediabile disastro ecologico di cui egli sembra non rendersi conto, malgrado sia sotto i suoi occhi, sarà il degno habitat dell’uomo di domani.

Un sottile ed inquietante tremore mi prende. Ma se la teoria della reincarnazione rispondesse al vero… potremmo essere proprio noi…i nostri posteri

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