CASTAGNETO CARDUCCI 20 LUGLIO ORE 18,00

20 LUGLIO ALE ORE 18

 

 

Il 20 luglio alle 18 alla Bcc di Castagneto Carducci (via Rossini 2 A) a Livorno sarà presentato l’ultimo saggio del Gran Maestro Onorario Massimo Bianchi “Dall’oblio alla memoria” edito da Angelo Pontecorboli, con la prefazione di Paolo Giustini, la presentazione dell’assessore alle culture del Comune di Livorno Simone Lenzi e l’introduzione del Gran Maestro Stefano Bisi, che parteciperà all’evento, organizzato dalla loggia Adriano

Lemmi n.704, e di cui riportiamo l’introduzione al volume.

 

“La storia è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita, nunzia dell’antichità” scrisse Marco Tullio Cicerone. E mai definizione a distanza di secoli risulta più azzeccata di questa. Grazie ad essa si tramandano fatti, avvenimenti, pensieri,  azioni e opere  di personaggi che hanno contributo a farla, a scriverla. A livello nazionale e locale. Storie di uomini e uomini con tante storie alle spalle. Storie di cittadini e nel caso di questa pregevole pubblicazione  soprattutto di massoni del Grande Oriente d’Italia.

 

L’infaticabile Massimo Bianchi, nell’ultima sua fatica letteraria,  ci delizia con questo  ennesimo libro che rende omaggio ai tantissimi liberi muratori livornesi.  Si tratta di personaggi che hanno fortemente inciso nel corso della loro esistenza sulla vita del territorio e della città labronica dando luogo a tutta una serie di iniziative e di associazioni che hanno fortemente contribuito  al miglioramento e allo sviluppo della Società proiettandosi sino ai giorni nostri grazie ai forti principi di Libertà,  Uguaglianza ,Fratellanza, Solidarietà e mutuo soccorso di cui sono stati e sono fecondi diffusori di luce.

 

E’ giusto ricordare questi fratelli fra fratelli che hanno fondato mattone su mattone e retto con passione, coraggio e saggezza le officine livornesi permettendo di tramandarne ai posteri tradizione e valori. Massimo ha raccolto con pazienza e cura i nomi dei liberi

muratori del passato setacciandone la vita e l’impegno civico e massonico per poi vergare con il cuore queste pagine e unirle con la malta fraterna dell’amore.

 

Così adesso tutti, non solo i continuatori ed eredi spirituali di oggi, ma anche chi dell’istituzione non fa parte ma ne studia i principi e capisce l’enorme valenza della Massoneria, potrà ricordare con l’orgoglio della memoria e la giusta riconoscenza i tanti massoni che fecero Livorno ed hanno partecipato a renderla grande. Tirati fuori dall’oblio del tempo per sempre”.

 

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