L’ANTICO E PRIMITIVO RITO Dl MEMPHIS E MISRAIM

L’ANTICO E PRIMITIVO RITO Dl MEMPHIS E MISRAIM

di Giancarlo Seri

I  Contenuti

La Tradizione Muratoria propone ai Fratelli Massoni una Operatività di natura strettamente interiore e spirituale. Questa si può esprimere solo attraverso dinamiche che tendono prima alla scoperta e quindi allo studio del “profondo” esistente al centro della coscienza di ogni essere intelligente.

Solamente attraverso l’osservazione intensa, accurata e silenziosa, si può procedere a quel lavoro di sgrossatura della “pietra” che pone, in definitiva, il Massone al servizio dell’evoluzione umana ed universale, passando, quindi, da un’opera strettamente personale ad un’opera trans-personale; tutto ciò consente all’Uomo di crescere da un piccolo ed egocentrico “io” ad un “Sé” vibrante e splendente nel glorioso ed eterno lavoro trasmutatorio dell’Essere.

L’Operatività, intesa quindi come insieme di “passaggi” attraverso i quali, per gradi, si effettuano molteplici rettificazioni, perfezionamenti – veri e propri salti di qualità – , è il lavoro che propone l’Antico e Primitivo Rito di Memphis e Misraim attraverso un percorso muratorio-illuministico che racchiude in sé il sistema iniziatico occidentale.

Esso parte dalla base, la Libera Muratoria Azzurra, per giungere alle vette rosicruciane della Gnosi, includendovi i sistemi ermetici, filosofici ed esoterici degli antichi Hyerophanti egiziani e dei sacerdoti di Mithra. Il Rito, a causa del suo riferimento a Misraim (da “mizr”, parola questa che deriva dall’antica lingua ebraica e che indica l’Egitto), è denominato anche “Rito Egiziano”, cosa questa che non ha  mancato, in passato, di causare confusione con il Rito Egiziano – o Muratoria Egiziana – di Cagliostro che, pur ricollegandosi idealmente con l’Antico e Primitivo Rito Di Memphis e Misraim, almeno per ciò che riguarda lo studio delle pratiche mistiche e teurgiche, è, nella sostanza, profondamente differente.

L’antico e Primitivo Rito di Memphis e Misraim è un vero e proprio Ordine e non un semplice Rito, dato il senso che comunemente viene attribuito a questa parola. Esso è stato concepito allo scopo di raccogliere in un unico organismo (che accomunasse nei suoi gradi la saggezza di cui il Sistema Iniziatico Occidentale è depositario), gli iniziati sparsi negli Corpi Rituali Muratori superiori e negli Ordini Illuministici e Cavallereschi che operavano agli inizi del 700 e potesse quindi trasmettere la conoscenza in grado di soddisfare il desiderio di crescita interiore.

Il Rito di Memphis e Misraim

Il Rito, come lo conosciamo oggi, è il frutto della fusione di due Riti ben distinti:

Il rito di Misraim o Egiziano

Il rito di Memphis o Orientale

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Per capire meglio il tutto diamo una brevissima occhiata a questi due Riti, alla loro storia ed ai loro contenuti.

1) Il Rito di Misraim

Diversi autori concordano sulle origini del Rito in Italia, sulla sua diffusione a Venezia e nell’Italia del Sud.

Gastone Ventura dice: “…il Rito di Misraim, o Egiziano, sorto a Venezia nel 1801 ad opera di Filatele Abraham e subito diffusosi in Italia e Francia … è un sistema massonico-illuministico che racchiude in sé il Gran Sistema Iniziatico occidentale che il Rito Scozzese Antico ed Accettato, nella rielaborazione in trentatré gradi dei principali riti professati, non riuscì a realizzare, avendo escluso dalla sua nomenclatura i gradi cabalistici e quelli martinisti e martinezisti…” .

Altre fonti dicono che non fu il FilaleteAbraham – che sarebbe in effetti il Barone Tassoni di Modena – a portare il Rito a Venezia ma che bensì fu Cagliostro. Al di là, comunque, di queste controversie del tutto marginali, restano appurati i seguenti fatti fondamentali:

Dall’Egitto a Malta, intorno al 1750, attraverso l’opera iniziatica di illustri personaggi – tra i quali spicca Raimondo di Sangro, Principe di S. Severo – confluisce a Napoli una intensa attività di studio e ricerca, che ha per oggetto temi alchemici ed ermetici, veicolata principalmente attraverso la Tradizione Massonica.

A Venezia nasce, nel 1 788/1801 , grazie all’attività delle Logge Egiziane in parte promosse da Cagliostro ed in parte da Ananiah il Saggio e dal Filalete Abraham, l’ordine Egizio di Misraim; alcuni anni dopo il Rito si diffonde in Lombardia ove viene fondato il Supremo Consiglio del Rito avente giurisdizione sui 90 gradi.

Nel 1856 il Rito, dopo alterne vicende, viene definitivamente assorbito dal rito di Memphis anche se rimangono, ancora per alcuni anni, attive poche obbedienze nazionali – costituenti il deposito iniziatico denominato “Arcana Arcanorum”.

2) 11 Rito di Memphis

Sulle origini di questo Rito esistono molte leggende che si perdono nella notte dei tempi. Lo stesso fondatore, Jean Etienne Marconis, racconta che suo padre, Gabriel, ufficiale italiano dell’armata napoleonica, fu iniziato durante la campagna d’Egitto alla loggia Egiziana “Isis” e che, al suo ritorno in patria, fondò insieme ai suoi compagni d’arme e Fratelli, nel 1788, una loggia dal titolo distintivo “I Discepoli di Memphis”, con spiccate caratteristiche rituali egiziane.

Per dare un’idea del messaggio iniziatiche che il Rito offre ai Liberi Muratori, leggiamo cosa dice lo stesso Marconis      Il Rito massonico di Memphis è l’eredità dei misteri dell’antichità:

esso educa gli uomini a rendere omaggio alla divinità  i suoi dogmi riposano sui principi dell’umanità  la sua missione è la conquista della saggezza che serve a discernere la verità

è l’aurora benefica dello sviluppo della ragione e dell’intelligenza; è il culto delle qualità del cuore umano e la condanna dei suoi vizi  è l’eco della tolleranza religiosa, il legame tra tutti gli uomini

Il Rito ha diffusione praticamente in tutto il mondo: già nel 1849 apre i lavori in Romania, nel 1 851 in Inghilterra, nel 1856 in Australia; nello stesso anno viene costituito ad Alessandria d’Egitto unSublime Consiglio ed a New York viene fondato un Sovrano Gran Consiglio del 94 grado. Nel 1960 Giuseppe Garibaldi viene iniziato al Rito, a Palermo.

La fusione tra i due Riti

Il 1865 è un anno cruciale per il l’Antico e Primitivo Rito di Memphis e Misraim: in quell’anno, infatti, il Fr. Giuseppe Garibaldi ed il Fr. Francesco de Luca – G.M. del G.O.I – vengono eletti membri onorari del Supremo Gran Consiglio di Alessandria d’Egitto premessa questa che ha portato, dieci anni dopo, nel 1875, a proclamare il Fr. G. Garibaldi Gran Maestro Onorario ad Vitam del Gran Santuario del Rito di Memphis. Pochi anni dopo, e più precisamente nel 1881 , Garibaldi viene nominato Gran Hyerophante del Rito ed unifica i due Riti, di Memphis e di Misraim, in un unico Corpo Rituale.

ln merito agli avvenimenti relativi a questi ultimi periodi, occorre subito rilevare che i venti anni di clandestinità in cui è stata costretta la Massoneria tutta ed i noti eventi bellici hanno notevolmente confuso le acque in merito alla realizzazione di una totale certezza che la tabulazione cronologica degli atti e delle successioni sia perfettamente rispondente alle rigide esigenze di una completa ricerca storica.

In estrema sintesi si può dire che nell’immediato dopoguerra, nel 1947, a Venezia avviene il risveglio dei Riti Uniti e che nel 1973 il Fr. Francesco Brunelli, in virtù dei poteri magistrali ricevuti – nel 1973 viene insignito dei poteri sovrani dall’erede della filiazione francese del Rito di Memphis e Misraim, il Fr. Robert Ambelain – risveglia l’Antico e Primitivo Rito di Memphis e Misraim in seno al G.O.I. d’Italia

Struttura Operativa dell’Antico e Primitivo Rito di Memphis e Misraim

a struttura rituale operativa del Rito si sviluppa in 4 sezioni; ogni sezione, a sua volta, oltre ad avere una sua specifica caratteristica e funzione particolare, è composta da uno o più Corpi Rituali che sono in parte praticati ritualmente ed in parte studiati e conferiti per comunicazione; queste sono le sezioni:

  1. Simbolica – gradi I – 3 : è composta dai Corpi rituali denominati Logge. Compito di questa sezione è lo studio e la pratica dei primi tre gradi della Libera Muratoria Universale
  2. Filosofico-Cabalistica- gradi 4 -33 : è composta da 30 camere rituali di cui sette vengono ritualmente praticate. La docetica di questa sezione riguarda la conoscenza e la pratica dell’insegnamento Rosa Croce, l’inizio della conoscenza ermetica e l’inizio della pratica Alchemica.
  3. Gnostico-Ermetica – questa sezione è composta da 38 camere rituali. Viene praticato solamente il 660 grado, dei Patriarchi Grandi Consacratori. La docetica di questa sezione fonda il suo studio e la sua ricerca sulla Gnosi Classica e sulle sue derivazioni.
  4. Ermetica – rappresenta la conclusione dell’iter iniziatico che i Fratelli Maestri hanno compiuto. In questa sezione – quale operaio dell’Arte Regia – si raggiunge la comprensione del deposito immemorabile e misterioso che il Rito possiede da sempre; si intuisce la Parola Perduta.

Come si può quindi rilevare il Rito, utilizzando una simbologia di chiara ed inconfondibile derivazione egiziana, affronta con metodo e precisione tutte le problematiche connesse allo sviluppo interiore del Massone; lo accompagna attraverso il lungo cammino della propria trasmutazione, aiutandolo nella difficile operazione di cercare, trovare ed infine a far emergere, il proprio “oro” interiore.

 

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