“Cultura e Libertà per un ‘Umanità da purificare e da salvare”. Con questo appello il Gran Maestro, Virgilio Gaito, conclude il suo discorso di presentazione del Centro studi e Ricerche Università Pitagora, la Super Università che sorgerà a Crotone, voluta dalla Massoneria Italiana del Grande Oriente d’Italia.
Riportiamo integralmente il testo che il Gran Maestro porterà a conoscenza dei Fratelli, in occasione della Gran Loggia del 22-23 marzo 1977.
CULTURA E LIBERTA’
Il grande Pitagora soleva concludere i suoi aurei insegnamenti esortando i discepoli della famosa Schola di Crotone a guardare il cielo, a significare che tutte le conoscenze umane debbono essere sublimate in una visione spirituale trascendente che conduce necessariamente ad interiorizzare nella coscienza le conquiste della scienza.
E perché questo nostro corpo, prezioso involucro dell ‘ anima infusa dal soffio divino, sia degno custode della coscienza, suprema acquisizione del lavoro iniziatico, Pitagora ammoniva: soprattutto abbi rispetto di te stesso.
Rispettare se stessi vuol dire anche acquisire consapevolezza della presenza dei propri simili e rispetto della loro dignità, sicché diviene imperativo temperare il nostro egoismo per far posto alle più elevate e legittime aspirazioni altrui.
Ed ecco, da un imprescindibile arricchimento culturale, nascere il concetto di libertà fondato sul rispetto di se stessi e degli altri, facce non antitetiche ma speculari di un valore che è essenziale per una sana ed armonica crescita dell’umano consorzio.
Cultura, dunque, come matrice di libertà, ma, ad un tempo, libertà come garànzia di cultura.
Ad avvertiti osservatori della realtà quotidiana come siamo noi Massoni non sfugge l’allarmante fenomeno dell’appiattimento dei valori fondanti dell’odierna società, facile preda di furbi manipolatori dell’informazione asservita a squallide logiche di potere socio-politico-economico dalle quali l’etica è rigorosamente bandita; e tutto ciò mentre dilaga la cultura dell’incultura come humus per un più agevole controllo delle masse.
E’ quindi giunto il momento, per noi, che da sempre operiamo per il bene ed il progresso dell ‘Umanità, di contribuire concretamente alla difesa ed alla diffusione della cultura formando quegli uomini veri, paladini delle libertà di tutti, che possano affrontare con successo le sfide del Terzo Millennio.
E, poiché l’ Iniziato, secondo Pitagora, deve avere una visione panoramica dei fenomeni e dei problemi, riteniamo che il concetto di Universitas, come luogo deputato allo studio delle varie branche dello scibile umano, debba oggi essere rimediato alla luce, per un verso, della rapidissima globalizzazione dei bisogni, delle tendenze, del linguaggio, e, per l’altro verso, della diffusione prodigiosa dei mezzi di comunicazione.
Abbiamo quindi concepito il disegno di una Università nuova, caratterizzata dalla interdisciplinari della cultura, che renda possibile una integrazione della preparazione umanistica con quella scientifica, arricchita da un insostituibile substrato etico e da una conoscenza approfondita delle radici antropologiche, tradizionali, linguistiche di tutti i popoli, in particolare di quelli del bacino del Mediterraneo.
E dove localizzare questa Università se non, sulle orme di Pitagora, in quella città di Crotone, una delle perle della Magna Grecia, rimasta famosa per la Schola che formò uomini saggi e dotti ma anche amministratori competenti e onesti? Quegli stessi esperti che, coniugando l’etica con la politica e l’economia, saranno in grado di guidare l’ Umanità del Duemila lungo i sentieri della comprensione, dell’armonia, della pace, della crescita culturale e morale nella libertà.
Inizialmente, questa nostra idea, recepita con incondizionato entusiasmo dai più qualificati esponenti del mondo accademico e professionale italiano e straniero, sarà attuata attraverso il Centro Studi e Ricerche Pitagora che darà vita a c corsi di alto contenuto idonei ad attirare un numero sempre più crescente di discenti da ogni parte del mondo così come accade da tempo per le libere Università massoniche di Lovanio in Belgio e di Santiago nel Cile. Quella di Crotone non sarà seconda ad alcuna e rinverdirà nel Terzo Millennio le glorie della Scuola pitagorica.
Potremo così dare un notevole contributo all ‘ inserimento della Calabria nel circuito culturale mondiale ed all’avvio a soluzione dell’annosa questione meridionale troppo a lungo trascurata e fonte di tanta tragica arretratezza del Sud,
Siamo certi dunque del consenso attivo e fattivo di quanti, Fratelli e profani, credono nelle validità del binomio Cultura – Libertà per un’ Umanità da purificare e da salvare.
Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani
Virgilio Gaito
Agorà gennaio – marzo 1997 7