IL TEMA ANNUALE : IL SILENZIO

Presentazione Tema annuale: “Il Silenzio”

            Per parlare del Silenzio si dovrebbe, coerentemente tacere; ma queste righe rimarrebbero vuote contrastando il nostro desiderio di sviluppare un tema così importante che investe il Massone nel corso di tutta la sua vita e non solo nella sua qualità di Apprendista, come a prima vista potrebbe sembrare.

            Nella nostra epoca così disordinata e stressante, dove non è raro essere investiti da idee e principi contrastanti, dove pure la vita professionale incalza con innovazioni feroci e incessanti richieste di redditività, dove neppure la religione riesce più a erigersi a baluardo di valori e principi sicuri, l’uomo moderno si sente smarrito, confuso.

Si avverte così impellente il bisogno di rallentare la corsa, di riprendere il respiro.

Ma molto spesso ci lasciamo inghiottire dalle necessità incalzanti e continuiamo a correre, senza sosta, e non troviamo più il modo di fermarci. Un rimedio esiste: la pratica del Silenzio!

            La Massoneria non solo lo insegna, ma ne è la scuola.

Mi piace in questa occasione fare riferimento al filosofo Miguel Molinos (1628-1696) che suddivise il Silenzio in tre distinte categorie: il silenzio della parola, il silenzio dei desideri e il silenzio dei pensieri.

Vedo riflesse, in questi tre stadi del silenzio, le virtù dei tre gradi massonici.

            Il silenzio della parola è proprio al grado di Apprendista: tacere per apprendere.

            Il silenzio dei desideri si addice al grado di Compagno: sacrificio e rinuncia in favore del prossimo.

            Il silenzio della mente è l’Arte del Maestro Massone: è la libertà spirituale che permette l’evoluzione illimitata verso la Conoscenza.

Sempre parafrasando il suddetto pensatore, ma espresso con parole massoniche, la sintesi potrebbe suonare così: non parlando, non desiderando e non pensando si raggiunge il vero Silenzio interiore, il quale permette all’iniziato di percepire la voce del G:.A:.D:.U:. e, infine, di intuire la Verità.

            Per quanto attiene il Silenzio la Massoneria insegna soprattutto l’arte del tacere, dell’ascolto e della totale liberazione interiore; la ricettività per il trascendente corrisponde al grado di tale libertà.

Riferendosi sicuramente a tutti i livelli del silenzio, fisico e spirituale, Pitagora ci ha lasciato questa raccomandazione: “Ciò che vuoi dire deve essere migliore del silenzio; altrimenti taci!”.

Ma il Silenzio può incutere anche paura, esso permette l’ascolto della propria coscienza.

Felice chi ascolta il Silenzio con serenità …

            Spero che queste mie parole possano stimolare in ciascuno di voi la riflessione su un Tema così importante per il Massone.

                         G. T.                                                                                                        

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