ORDO AB CHAO

ORDO AB CHAO

(sulla Evoluzione)

Al fine di agire consapevolmente per il domani è necessario conoscere il cammino che l’uomo ha percorso, per scoprire quali siano le leggi che hanno guidato il processo evolutivo e la direzione che esso ha seguito. Conosciute quelle leggi, compresa la direzione evolutiva della vita universale, l’individuo può guardareal futuro con sicurezza, applicando le prime ed ,operando attivamente per accelerare la realizzazione dell’altra. Con i mezzi, che l’esperienza delle generazioni e l’investigazione della natura gli mettono a disposizione, egli può inoltrarsi coscientemente sulla strada dell’evoluzione umana, evitando gli ostacoli frapposti dall’ignoranza e dalle passioni egoistiche.

Bisogna restituirsi a se stessi, scoprire quali siano effettivamente le proprie forze, sapere utilizzare la propria volontà, liberata dai desideri e dalle passioni, per un’opera di revisione dei più alti valori umani, al di là di ogni preconcetto politico e religioso. Le autorità religiose e politiche non assolvono la loro missione naturale: invece di indicare quali siano i mezzi per liberare l’umanità dalle più elementari necessità della vita, al fine di instaurare qui sulla terra la fratellanza universale, esse agiscono in maniera da determinare il più pericoloso disorientamento delle coscienze, nel momento in cui la scienza sperimentale si avvia alla conquista sempre più ampia delle leggi naturali, preparando fra l’altro terribili mezzi di distruzione.

Ora, tali conquiste del pensiero, che potrebbero e dovrebbero essere applicate unicamente al miglioramento della condizione umana, richiedono sempre più urgentemente che l’individuo si emancipi dai condizionamenti passionali, per porsi in grado di utilizzare la sua scienza e la sua forza a beneficio di tutti.

La scienza dell’evoluzione umana, che è tramandata nella dottrina massonica, permette di precorrere le fasi del progresso naturale ed ha le sue leggi nelle leggi stesse del generale processo evolutivo della natura universale: questa scienza, che conferisce all’uomo la chiave della sua essenza, che lo rende cosciente della sua struttura reale, delle sue facoltà e dei suoi fini, altro non è che un mezzo per accelerare l’evoluzione dell’individuo e, di riflesso, della collettività. Se non si comprende profondamente l’idea evolutiva, è impossibile afferrare le leggi che regolano il cammino progressivo, che l’uomo deve percorrere, per giungere all’Oriente luminoso in un meccanismo di autodeterminazione voluta e cosciente.

Concentriamo ora l’attenzione sulla storia della vita che si presenta ai nostri occhi come una evoluzione continua che accomuna il mondo organico a quello inorganico. Nell’evoluzione vi è un ordine progressivo fra materia, vita e mente. Il salto dall’inorganico all’organico è prodotto da un lungo progresso graduale che sfocia in un’alterazione dell’equilibrio preesistente: si forma così un nuovo equilibrio in cui si affermano nuove qualità e possibilità di azione. Le diverse maniere di combinazione degli impulsi che si incidono sulla materia sono la causa delle mutazioni. Un altro grande salto, dopo quello che portò alla formazione della materia organica, fu quello dell’umanizzazione; cosicché il nostro sguardo spazia dall’estrema semplicità degli elementari di segno opposto, positivi e negativi, che si attraggono e si integrano in unità organizzate sempre più complesse dai corpi semplici ai corpi composti con masse molecolari in progressivo aumento, fino ad arrivare a quel limite oltre il quale appare ciò che comunemente si definisce come ” vita “.

L’universo si presenta, dunque, come energia in trasformazione continua verso stati di organizzazione sempre più complessa.

La fase relativamente recente dell’evoluzione è riflessa nello sviluppo del sistema nervoso negli esseri viventi. La materia vivente presenta un aumento ed un perfezionamento continuo del sistema nervoso, dalla comparsa dei primi gangli fino alla formazione di un centro cerebrale la quale procede di pari passo con lo sviluppo di una progressiva complessità degli istinti.

Il differenziarsi e l’affinarsi della funzione della sostanza nervosa, gli istinti che si fanno più complessi, il succedersi di forme sempre più evolute di cerebralità, sono tutti fenomeni che conferiscono un particolare significato all’evoluzione della vita, mostrando come essa non si compia a caso, ma seguendo una direzione e una finalità precise, verso il progressivo aumento di una interiorità. Sicché la semplice constatazione che nell’uomo esista una dimensione interiore implica che nell’intera gamma degli esseri debba riconoscersi, in misure sia pure infinitesimali, questa stessa proprietà. Ora, dal momento che la storia dell’evoluzione si muove verso una progressiva individuazione di questa interiorità, dagli esseri più elementari ai più complessi, dobbiamo dedurre che non vi è interruzione tra le forme più grossolane di materia-energia e la mente umana e che la conquista della riflessione cosciente da parte dell’uomo è un prodotto ed una fase del processo evolutivo della natura.

Dalla forza bruta ai primi bagliori dell’ingegno, dagli animali preistorici all’uomo, il dominio della Terra è passato nelle mani dell’essere che aveva più sviluppata dentro di sé questa interiorità. Ma il cammino si protrae ancor più, indefinitamente, verso un futuro che non ha fine.

Intanto l’anima dell’uomo proietta la sua ombra sull’intero globo terrestre: la sua materia sottile e mobile è uno strumento potentissimo nelle mani di quell’essere che, grazie ad essa, si avvia a divenire il re dell’universo.

L’anima è lo stato più evoluto della materia e costituisce la parte più perfetta della specie umana dopo un’evoluzione di miliardi di anni: è la lastra sensibilissima ed impressionabilissima su cui sono confluite tutte le incisioni dei corpi, determinando l’evoluzione delle sensazioni in forme più ricche ed affinate. Dalla formazione della Terra a quella dell’anima, la trasmutazione della materia in energia sempre più sottile rappresenta la tessitura dell’intero processo evolutivo. Ma tale trasmutazione non ha termine: lo psichismo umano continua ad evolversi incessantemente e con ritmo accelerato, arricchendosi e potenziandosi mediante l’uso delle forze naturali e l’affinamento della sensibilità.

A mano a mano che l’umanità procede nel suo cammino, aumentano parallelamente e di riflesso le esigenze di stati di equilibrio sempre nuovi fra bene e male, gioia e dolore, vita e morte. La sensibilità, affinandosi, diventa sempre più esigente. Dalla caverna alla metropoli, dal coito bestiale all’amore idealizzato e generoso, l’evoluzione presenta un analogo sviluppo, in ogni campo, di questa unica realtà: la spinta della necessità, impulso inconscio verso il meglio, ha fatto avanzare l’uomo in una ricerca continua di nuovi equilibri; e questa ricerca si riflette nell’affinamento del mondo interiore umano. Ad una esigenza ne succede un’altra di ordine meno grossolano, poiché ad ogni desiderio appagato fa seguito un’aspirazione nuova.

Dagli studi sul magnetismo animale a quelli sui fenomeni paranormali e alle ricerche psicologiche, nell’epoca moderna si è venuti via via constatando l’esistenza di forze prima ignorate e di un’altra vita all’interno dell’uomo. Se da millenni le religioni parlano dell’anima, solo oggi un largo strato di umanità sta divenendo cosciente, al di là di ogni fede, della realtà. interiore.

Infatti le leggi dell’anima, patrimonio degli antichi sacerdozi, sono ora oggetto della comune investigazione scientifica.

Lo psichismo non si esaurisce nella sola parte cosciente, ma è costituito da un fondo inesplorato infinitamente più vasto. Quest’immenso serbatoio, in cui sono incise tutte le impressioni, le idee, le forme cadute nell’oblio, rappresenta la grande massa psichica prodotta dalla materia in evoluzione. Come in ogni cellula è inciso un codice che ne determina funzioni ed attività (DNA) così in ogni organismo complesso esiste una materia sottilissima che tutto registra e trasmette e che, in virtù delle sue potentienergie trasformatrici, è un’attiva produttrice di fenomeni. Gli scienziati dirigono da tempo le loro ricerche sul vasto campo dei fenomeni paranormali e cercano di scoprire in quale maniera il cervello umano riesca a produrre un fattore, tuttora sconosciuto, dotato di una forza e di una finalità proprie.

Attraverso il cammino naturale delle nascite e delle morti la materia animica ha finito col costituire una personalità completa all’interno dell’uomo; completa, perché essa vede e sente, al pari del corpo fisico con i suoi cinque sensi; riceve e trasmette immagini ed impressioni; conserva incise, occultate alla coscienza per un tempo indeterminato, forme o idee che non cessano di influire sulla condotta di vita; interferisce nello stato di veglia e svela i suoi contenuti nel sogno. Repressa, inibita dall’uomo ragionante, essa riaffiora in mille maniere e in modo inaspettato, spezzando, spesso gravemente, l’equilibrio superficiale che questi si è fabbricato, condizionato dall’educazione e dal costume di un’epoca e di un ambiente. Ciò che la scienza deve ancora scoprire – e che è un insegnamento fondamentale della dottrina massonica, non teorico od astratto, ma pratico e sperimentabile – è proprio che nell’abisso di questo mondo interiore, occulto, parla una voce che trascende ogni epoca ed ogni ambiente: ” fui, sum, ero “.

Esiste dunque un particolare stato dell’intelligenza umana, che gli antichi chiamarono Thot, Nebo, Hermes, Mercurio e i cristiani Spirito Santo, le cui leggi l’uomo deve arrivare a scoprire. E’ infatti, in questo stato che l’intelligenza si tramuta in forza e agisce dando vita ai più vari fenomeni che la scienza non è ancora in grado di spiegare. A mano a mano che questo stato si consolida e si fissa in lui, l’uomo vede il mondo interiore ed esteriore in dimensioni del tutto nuove, poiché tutte le incrostazioni e le sovrastrutture dell’ambiente cadono progressivamente. Il ” nosce te ipsum. ” può allora diventare una realtà che tramuta la mente umana nella forza più potente che l’uomo abbia mai posseduto.

Riassumiamo i seguenti punti fermi:

  1. l’esistenza di una vita interiore che l’uomo per gran parte ignora;
  2. la quantità energetica dello psichismo, che si riflette in una vasta gamma di fenomeni ancora per la massima parte inesplorati;
  3. un dinamismo psichico orientato finalisticamente verso stadi sempre superiori di conoscenza.

Questo ultimo punto appare la logica conseguenza dell’idea evolutiva: esiste un processo unico, le cui origini si perdono nei tempi, che constatiamo nella sua fase di sviluppo attuale e che non cessa di bruciare le tappe del suo cammino in noi e fuori di noi con un ritmo sempre più accelerato. Davanti ai nostri occhi il mondo si trasforma: gli orizzonti della scienza si allargano smisuratamente e la nostra esperienza può compiersi oltre i confini dello stesso globo terrestre; gli orizzonti della storia abbracciano in una forma sempre più unitaria tutti i popoli della Terra. Anche dentro di noi qualcosa di grande sta avvenendo, alle soglie – come siamo – della scoperta di una nuova dimensione interiore: un fondo di energie, che s’inoltra fino alle sorgenti stesse della vita, attende che la specie più evoluta del mondo vivente, questo ” miraculum magnum ” che è l’uomo, s’incammini nella nuova fase dell’evoluzione verso la creazione, libera e cosciente, dell’umanità futura.

Il motto della Massoneria universale è ” Ordo ab chao ” e noi lo abbiamo scelto come titolo di questo secondo numero dei ” Quaderni del Rito ” perché risponde in pieno all’idea che volevamo svolgere e divulgare. All’ordine esteriore del mondo visibile, costruito via via dall’uomo con l’investigazione della natura e la trasformazione dell’ambiente, corrisponde un ordine interiore, vale a dire una conoscenza progressiva ed una progressiva possibilità di dominio della materia psichica. Allargare l’ordine mentale nella zona di ombra del nostro essere, ancora per massima parte inesplorata, significa applicare ulteriormente la legge espressa nell’ “Ordo ab chao”. In quest’opera si esplica l’attività creatrice dell’uomo, poiché creare è dare forma, ordinare, e la scoperta di leggi ancora ignote è fonte di nuovo potere. L’acquisizione di ogni nuova conoscenza corrisponde ad un allargamento del dominio della volontà. Al caos interiore l’uomo deve sostituire l’ordine: in tal modo egli potrà eliminare gradualmente la necessità esteriore ed interiore inconscia divenendo egli stesso il creatore del suo essere e del mondo che lo circonda.

Una cosa è certa: il godimento della vita non appaga più l’uomo evoluto, se è ristretto all’ordine dei bisogni materiali; una insoddisfazione costante e crescente stimola l’individuo verso qualcosa che va sempre oltre; l’uomo si fa più esigente a mano a mano che sperimenta e conosce; la caduta di tante inibizioni millenarie non ha aperto le porte della felicità; l’anima richiede un cibo più ricco.

Oggi l’uomo è in grado di affrontare la sua grande avventura interiore poiché ha acquistato una più larga cognizione della sua natura. Così ha iniziato a fidarsi delle sue sole forze, poiché ha capito che nessuno può aiutarlo, se non si aiuta egli stesso; ha intuito che la responsabilità dei suoi atti ricade unicamente su di sé.

L’infanzia dell’umanità sta per concludersi e, per alcuni, già si è conclusa. La figura di un padre onnipotente e previdente, ente personale che premia o castiga, non soddisfa più l’intelletto: essa ci appare a volte come una rinuncia alla nostra sete di sapere, che si arresta di fronte all’ignoto, a volte come il rifugio verso il quale ci sospinge la paura della morte.

L’idea di un ordine progressivo tra materia, vita e mente ci propone un universo in continua evoluzione nelle sue parti, in cui tutto è materia in trasformazione. Materia e psiche costituiscono un tutto unico e, quindi, bene e male, cielo e terra non sono che aspetti diversi di una unica energia che si trasmuta: le forze sono materia; la luce è materia; l’elettricità è materia; il pensiero è materia; la simpatia è materia; l’odio è materia; l’amore, dalle sue forme più rozze e bestiali fino a quelle più pure e generose è materia. L’idea evolutiva porta implicita in sé l’ipotesi di un superumano nell’umano, di un superpersonale nel personale, di un infinito nel finito, nella intuizione di una unica legge che abbraccia, in un equilibrio costante, tutti gli aspetti dell’essere e tutti i piani dell’esistenza.

Questa legge universale si presenta come una necessità che spinge ogni cosa al suo fine naturale: la storia dell’evoluzione ci dice come la riproduzione della cellula non avvenga che per necessità, perché, se non si dividesse in due, essa non potrebbe sopravvivere oltre un certo limite alla sua attività; e ci dice pure come l’associazione delle particelle viventi in organismi sempre più complessi sia anch’essa un prodotto della necessità, affinché l’espansione della vita proceda in nuclei sempre più autonomi e differenziati.

La stessa varietà delle esperienze, i tentativi apparentemente falliti, non sono determinati dal caso: se in superficie non è possibile scorgere un ordine in questa materia che lotta, si divide, si divora, in profondità si riconosce l’efficacia dell’energia vitale che spinge l’essere, continuamente, ai limiti delle sue possibilità, sotto lo stimolo costante di una necessità esterna cui nulla si è potuto sottrarre fino alla emersione della specie umana. Non che l’uomo possa violare la legge unica dell’universo, il dio delle tradizioni religiose, ma può tramutarla da una necessità inconscia, quale essa è nel regno naturale, in una volontà libera e cosciente, mediante quella possibilità interiore che in lui si è venuta creando, in una forma sempre più netta, per progressiva sublimazione della materia.

Tramutare questo pensiero in azione, tradurre in fatto questa nuova parte della legge universale, trasformarsi, affrancati dalla necessità esterna ed inconscia, in soggetti coscienti e liberi dell’opera evolutrice, questo è l’obbiettivo, la nuova idea da trasfondere nelle giovani generazioni per aprire la loro mente e convogliare le loro forze alla realizzazione di un fine superiore. Le grandi religioni, gli ordini iniziatici, la Massoneria non hanno mai avuto altro fine che questo: l’avvento del regno divino è una espressione simbolica che vuole indicare all’uomo la possibilità che egli ha di trasformarsi in un creatore, padrone del proprio destino, costruttore di un universo in cui sia legge la sua volontà, nella misura in cui riesca ad incarnare la legge una, unico artefice, unico Architetto dell’Universo.

Per realizzare quest’opera occorre che si stabilisca un diverso rapporto tra la realtà interiore e l’ambiente che condiziona pensieri, parole ed azioni: un rapporto rovesciato per cui è appunto questa realtà interiore che condiziona a sua volta e dirige l’essere umano e l’ambiente in cui vive.

Per fare ciò l’uomo deve conquistare il potere della psiche sulla materia, un segreto iniziatico che può trovare, sperimentalmente, chi abbia il coraggio di liberarsi dall’ignoranza umana e da tutti i condizionamenti del mondo che ci circonda. Noi dobbiamo quindi liberarci di tutto ciò che di artificiale si è accumulato intorno al nucleo più profondo dell’essere attraverso quel processo che la scienza massonica insegna nel suo simbolismo e nei suoi rituali.

Alle continue sollecitazioni, ai continui impulsi che si incidono sul nostro essere e che, nel loro vario modo di combinarsi possono finire col modificare, in tutta la scala dei viventi, certe direzioni preordinate, il Fratello sarà in grado di sostituire impulsi e sollecitazioni provenienti dalla sua intelligenza cosciente, vale a dire da quella parte più profonda del suo essere che affiora mano a mano che viene denudata dalla mente e dal corpo contemporanei. Ripetendo più e più volte tale nuovo tipo di incisione, che si va a riflettere sulla sua unità fisiopsichica, egli potrà riuscire a conquistare un effettivo potere della sua intelligenza sull’intero suo essere.

Il processo evolutivo non sarà più il prodotto di una necessità inconscia e degli influssi esterni, ma sarà guidato dalla interiorità dell’uomo, il quale avrà, così, perfezionato l’opera della Natura, mediante un’Arte che è l’essenza della scienza tramandata dagli antichi sacerdoti e dagli autentici ordini iniziatici. Emersa in maniera sempre più evidente la forza dello spirito, èinevitabile che l’essere più evoluto la usi per perfezionare le produzioni istintive della natura. Tale intervento dell’Arte umana sull’opera della Natura, incidendosi nella stessa direzione evolutiva della legge universale, può risparmiare all’umanità intera pericolose battute di arresto o l’esplosione della violenza fratricida, additando alla sua coscienza il suo destino progressivo e la strada per compierlo.

Concludendo, tenga ben fermi il Fratello, i seguenti punti:

  1. L’evoluzione sua non è che parte dell’evoluzione collettiva ed universale, perché la spinta verso il meglio, che lo porta ad operare nella nostra Fratellanza, non è che un momento della generale spinta insita nell’intera massa di materia-energia in continua trasformazione verso forme sempre superiori di esistenza.
  2. Il suo attuale stato non è che il frutto del lavoro di innumerevoli generazioni tese verso la realizzazione, cosciente o no, di valori universali che l’uomo, nella sua esperienza evolutiva, è venuto via via scoprendo ed incarnando.
  3. Il suo essere attuale, nel suo insieme non è che il prodotto, a sua volta, della materia vivente che ,è andata evolvendosi attraverso il cammino naturale delle nascite e delle morti, dietro lo stimolo della necessità, dagli stati di organizzazione più primitivi e rudimentali in forme sempre più complesse e differenziate.
  4. Il suo essere interiore non è altro che il risultato dello stesso processo evolutivo ed un germe che va nutrito affinché venga alla Luce, al fine di rischiarare il cammino futuro liberando l’uomo dai condizionamenti e dai convenzionalismi che limitano la sua potenza ed offuscano la sua intelligenza.
  5. Esiste una via pratica, che la Massoneria indica nei suoi simboli, per accelerare l’evoluzione; è questa la Grande Opera che gli iniziati di tutti i tempi hanno tramandato sotto forme simboliche che possono essere svelate dalle menti più preparate e mature a beneficio di tutta l’umanità.

Chi non si sente in armonia con questi obbiettivi, chi non vuole dedicarsi a questa opera di riforma delle coscienze, chi si ritiene scisso dalla società umana in cui vive, non è ancora maturo per partecipare attivamente alla realizzazione del programma massonico; chi, invece, comprende profondamente la verità dell’idea evolutiva, riconoscendosi parte di un tutto, cellula di un organismo complesso in trasformazione verso stadi sempre superiori di equilibrio, può arrivare a trasformare la necessità – in libertà.

Roma, marzo 1970

GIOVANNI PICA 33

Sovrano Gran Commendatore

(I Quaderni del Rito n. 2 – Rito Scozzese Antico ed Accettato)

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